Vladimir

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Pov. Alexis
Mi incamminai verso l'ospedale pensando alle condizioni di Vivian. Avevo sempre sperato che si svegliasse il più presto possibile. Intravidi il cancello che conduceva ad un cortile, subito prima dell'ospedale. Appena lo oltrepassai vidi due bambini che stavano cercando di arrampicarsi su un albero per prendere il loro pallone da calcio, che era finito su un ramo molto alto. Nel mentre un ragazzo su una sedia a rotelle e con i capelli blu, stava assistendo alla scena preoccupato. Io mi incamminai velocemente verso di loro.
Bambino 1: " È inutile, è troppo in alto..."
Bambino 2: " Non prenderemo più il nostro pallone..." disse avvilito.
Io: " Ehi, non vi preoccupate, ve lo prendo io!" Dissi facendo uno dei miei rari sorrisi.
Mi arrampicai nonostante fosse pericoloso, presi il pallone e scesi. Gli feci qualche palleggio e poi glielo ridiedi.
Bambino 1: " Grazie mille!" Disse il bambino sorridendo ammirato. Io ricambiai il sorriso e feci un cenno con la mano ed i bambini si allontanarono felici, scherzando tra loro.
??: " Ti potevi fare molto male, era pericoloso." Mi disse il ragazzo dai capelli blu. Ad occhio e croce aveva la stessa età di Vivian.
Io: " Meglio io che loro." Dissi io accennando un sorriso e guardando il luogo in cui stavano giocando i bambini.
Il ragazzo sorrise sinceramente ammirato.
Vladimir: " Mi chiamo Vladimir Blade." Disse lui tendendomi la mano.
Blade? Forse era parente di quel Victor.
Io: " Io sono Alexis, Alexis Blaze." Dissi stringendogli la mano.
Infermiera Cammy: " Vladimir forza devi rientrare!" Disse sorridendo e rientrando dentro l'edificio.
Vladimir: " Che peccato devo rientrare." Disse un po' avvilito.
Io: " Tranquillo devo entrare pure io."
Percorremmo tutto il cortile ed entrammo in ospedale. Mentre stavamo andando verso la sua stanza mi chiese una cosa che mi spiazzò.
Vladimir: " Perché sei venuta qui? Intendo sei venuta qui a trovare qualcuno?"
Io: " Si... sono venuta qui a trovare mia sorella maggiore, Vivian Blaze."
Lui annui.
Vladimir: " Che le è successo?"
Io: " Be un paio di anni fa, quando avevo solo 9 anni, io e Vivian stavamo tornando da scuola. Io attraversai la strada senza guardare ed una macchina stava venendo verso di me ma lei prontamente mi spinse via. Io non mi feci niente ma Vivian..." Mi fermai un attimo con un groppo in gola.
Lui annui silenzioso e subito dopo arrivammo davanti alla porta della sua stanza.
Io: " Vladimir, mi ha fatto piacere conoscerti. Ora vado, tanto la camera di mia sorella è qui accanto."
Vladimir: " Anche per me è stato un piacere conoscerti!" Disse sorridendo. Stava per entrare ma io lo chiamai.
Io: " Ehi Vladimir, se ti va, posso venirti a trovare. Vengo qui ogni giorno."
Vladimir sorrise ed annui contento.
Vladimir: " Grazie, non sai quanto sono felice! Mi sento molto solo anche se a volte mi viene a trovare mio fratello Victor. Adesso avrò più compagnia!"
Allora avevo ragione che Victor era il fratello di Vladimir.
Io: " Victor Blade...?"
Lui annui.
Vladimir: " Perché lo conosci?" Disse curioso ma anche un po' triste.
Io: " Be, si. Io faccio parte del club di calcio della Raimon, come giocatrice. Lui fa parte del Quinto Settore ed oggi abbiamo disputato la partita contro la sua squadra, I Cavalieri Oscuri. Ci stavano massacrando ma poi il Capitano della nostra squadra, Riccardo di Rigo, ha evocato uno spirito guerriero e i Cavalieri Oscuri si sono ritirati. "
Vladimir: " Oh, Victor..."
Lui si intristì ed io mi sentii malissimo per lui.
Io: " Scusa Vladimir, non volevo renderti triste."
Lui scosse la testa e poi sorrise.
Vladimir: " Non ti preoccupare, tutto apposto! Ok ci vediamo domani allora!"
Io: " A domani." Dissi facendo un cenno con la mano.
Entrai nella stanza accanto e vidi mia sorella stesa sul letto. I suoi lunghi capelli castani (più lunghi dei miei), erano sciolti, come sempre. Mi mancavano tanto i suoi occhi verdi e il suo carattere. Vivian era molto estroversa e simpatica (come nostra madre), al contrario di me che sono fredda, ma simpatica (come nostro padre). Mi avvicinai al suo letto e le diedi un bacio sulla testa.
Io: " Vivian, svegliati presto ti prego." Dissi appoggiando la mia mano sulla sua guancia. Poi mi voltai, ritornai alla porta e le rivolsi un ultimo sguardo. Poi uscii dalla camera quando...
??: " Tu che ci fai qui?" Una voce attirò la mia attenzione.
Io mi voltai e vidi Victor Blade.
Io: " Non sono affari tuoi, Blade." Dissi freddamente camminando con le mani nelle tasche dei jeans verdi (Alexis è vestita come Axel Blaze in Inazuma Eleven).
Uscii dall'ospedale e mi diressi verso casa.

Pov. Victor
Quando Alexis se ne andò io mi avvicinai alla porta della stanza dalla quale lei era uscita. Guardai il nome che c'era scritto sopra: Vivian Blaze.

Pov. Alexis
Arrivai a casa, mi cambiai ed andai a dormire. Che giornata faticosa.



Spazio autrice
Ciao inazumiani⚽️. Come state? Dopo taaaanto tempo ho aggiornato anche se non mi sento tanto bene😜. Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Se si commentate.
                                                               Ciao!

Grazie Porcospino // Victor BladeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora