Erano nati durante una notte buia due bambini, un maschio ed una femmina.
Non avevano nome, non esistevano.
❝𝖯𝗈𝗇𝖾𝗇𝖽𝗈 𝗅𝖾 𝗆𝖺𝗇𝗂 𝖿𝗈𝗋𝗍𝖾𝗆𝖾𝗇𝗍𝖾 𝗌𝗎𝗅𝗅𝖾 𝗈𝗋𝖾𝖼𝖼𝗁𝗂𝖾, 𝖿𝖺𝖼𝖾𝗏𝖺 𝖼𝗂ò 𝖼𝗁𝖾 𝗊𝗎𝖺𝗅𝗌𝗂𝖺𝗌𝗂 𝖺𝗅𝗍𝗋𝖺 𝗉𝖾�...
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« Signorino Huang, cosa preferisce scrivere sulla lapide? » chiese un uomo sulla quarantina, che si trovava proprio di fianco a RenJun. « I-io? » Ricevette un semplice annuire. Era lì al posto di Jae Min, giusto per fargli un favore. Non era uscito di casa sin da quel giorno e Ren Jun aveva paura anche solo a bussare a quella porta lignea, la quale gli appariva così debole e disperata che ve a paura di poterla sfondare con un misero e vano sfiorare.
Ci fu un silenzio insormontabile. Le foglie parlavano agli alberi e forse erano finite col sussurrare qualcosa al sedicenne seduto di fronte a uomini vestiti di bianco. La quiete venne rotta nel momento in cui il ragazzoparlò.
« 语笑嫣然(yu xiao yanran) »
Aveva letto questa frase in un libro che gli aveva prestato Jae Min; era sottolineata ed alcune note incomprensibili contornavano la pagina giallastra. Magari l'amico aveva completamente dimenticato di aver lasciato scritto qualcosa di così importante su quella carta.