"And I could live, I could die | Hanging on the words you say | And I've been known to give my all | Sitting back, looking at | Every mess that I've made"
Ed Sheeran. Dive
Appartamento di Amelia, St. Petersburgh Pl, Londra, 10 settembre
Ore 8:23 AM
Amelia allungò la mano ad afferrare la tazza, bevendo un sorso dell'infuso alla menta contenuto al suo interno. Infusi alla mente e mocaccino, erano quelle le due cose che beveva ogni volta che si metteva a lavorare. In verità la sua bevanda preferita rimaneva quella alla menta, ma da quando lavorava fuori casa, nei caffè soprattutto, aveva anche iniziato a fare ampio uso di sostanze a base di caffeina. Si passò una mano fra i capelli, dopodiché guardò il lavoro che stazionava sullo schermo del portatile nel suo insieme. Era la grafica di Penelope. A differenza di tutte le altre, Ewan le aveva dato completa libertà per quel lavoro, come fosse stato certo che qualsiasi risultato ottenuto dalla ragazza sarebbe stato perfetto. La cosa aveva messo addosso ad Amelia una pressione ineguagliabile, soprattutto dopo la telefonata che aveva ricevuto il giorno prima da Edward, proprio mentre gli Shards suonavano una versione acustica di quella canzone. Il manager della band l'aveva chiamata solo per darle notizia ufficiale di quanto Ewan le aveva anticipato poche ore prima. Tuttavia, nella conversazione che ne era seguita, alla ragazza era parso di leggere un lieve insoddisfazione per il dilatarsi delle tempistiche di consegna. In verità Amelia si sentiva a un ottimo punto, così come Ewan e Jacob, ma forse Edward voleva un lavoro che fosse più veloce. Lei non ne aveva parlato con il cantante. Aveva deciso di dedicare ogni ritaglio del proprio tempo al disegno, rinunciando anche a qualche ora di sonno, come aveva fatto per alcune delle poche commissioni che le avevano dato speranza negli anni precedenti. Nonostante un inizio titubante, il cosiddetto "panico da foglio bianco", la ragazza era riuscita a dare vita a un disegno di tutto rispetto per la canzone di Penelope e lo aveva fatto cercando di rappresentare ogni emozione, perfino quella più insignificante, che provava quando ascoltava quella canzone.
Il cellulare che aveva accanto al pc trillò, l'icona di un nuovo messaggio WhatsApp apparve sullo schermo. Era Pani.
Ricordati di chi è stato a rispondere alla telefonata di Jacob mentre tu eri sotto la doccia.
Amelia rise. Aveva raccontato tutto quello che era successo negli ultimi due giorni alla migliore amica e questa sembrava non avere voglia di smettere di parlare della questione. Anche quella mattina Pani aveva tirato di nuovo in ballo l'argomento, senza apparente motivo, e avevano iniziato a discutere della cosa nonostante Amelia tentasse in ogni modo di zittire la coinquilina. Pani era la cosa che più le mancava di Glasgow; stare lontana da lei un altro mese le dispiaceva, tuttavia l'amica le aveva garantito che ne valeva la pena. "Parliamo degli Shards" le aveva detto, consapevole di quanto Amelia amasse la band - ora anche più di prima.
Amelia non rispose al messaggio, posò il telefono con lo schermo rivolto al tavolo e diede una nuova occhiata al disegno che ancora dominava lo schermo del portatile. Eseguì solo un altro paio di righe sulla tavoletta grafica prima che il suo smartphone suonasse di nuovo. Diede una rapida occhiata alla notifica della chat, convinta fosse Pani che non ne voleva sapere di venire ignorata, ma si sbagliava, il messaggio era di Ewan. Fu semplice e diretto, rispecchiando alla perfezione il suo stile.
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Amelia's scribble
RomanceTutto ha inizio con un disegno. Perché è proprio un disegno quello che si trova Ewan, cantante degli Shards, nella tasca dei pantaloni al termine di un concerto. Due figure ben rappresentate su carta, lui e una ragazza e nessun indizio per risalire...