Capitolo 11 (Paura)

146 8 0
                                    


Cristel Pov's

Arrivammo fuori il locale e Marco pacheggió la sua macchina.

Venne ad aprirmi la portiera e ci avviammo verso l'entrata.

Iniziai a pensare: a quella fottuta festa ci sarebbe stato sicuramente Zayn accompagnato da Samanta.

Involontariamente sul mio volto si formò un'espressione schifata.

《Che succede?》Rise.

《Ah nulla,pensavo che li dentro ci saranno sicuramente Zayn e Samanta e la cosa mi disgusta》

Marco rise ancora.

《Oh maddai andiamo, ci sono io con te》Fece il finto offeso.

》Oh si certo,mi sento al sicuro ora》Risi.

《Ehi..》Disse tirandomi una pacca sulla spalla.

《Scherzavo》

Lo abbracciai.

Entrammo in quella fottutissima discoteca e iniziammo a farci strada tra i corpi dei ragazzi ubriachi e sudati.

Marco cinse la mia vita con un suo braccio ed insieme ci avviammo al bar.

《Allora,tu cosa prendi? 》

《Una Vodka alla pesca grazie》

《Due Vodka alla pesca》Disse rivolgendosi al barista.

《Sai..》Continuò.

《Sono felice che tu abbia accettato di venire qui con me》

Mi prese la mano e piccoli brividi attraversarono tutta la mia schiena. Cosa cazzo mi succedeva?

《Io sono contenta di essere qui con te》

Qualcuno ruppe il nostro momento e no cazzo.

Non ora,non questa sera,non quando non era nei miei pensieri.

Quella voce potevo riconoscerla tra tante.

《Wooah ma guarda un pò chi abbiamo qui, gli sfigati》Disse.ghignando.

Mi voltai lentamente verso di lui e notai le sue mani intracciate a quelle di Samanta. Due pugnalate al cuore.

Ricacciai indietro le lacrime che minacciavano di uscire e guardai Marco.

《Wooah ma guarda chi abbiamo qui,lo stronzo accompagnato dalla sua puttanella》Imitai la sua voce.

Marco rise.

《Si da il caso che la puttanella è molto meglio di te》

Impugnò i suoi occhi nei miei.

Spostai lo sguardo altrove e alzandomi dallo sgabello iniziai a farmi spazio tra i ragazzi per la.seconda volta in quella serata ma questa volta verso l'uscita.

Tutto ciò era troppo per me.

Uscii fuori e il vento colpì la mia pelle inumidita dalle lacrime.

Iniziai a correre volendo arrivare immediatamente a casa.

Avevo la vista offuscata ma poco importava.

Durante la mia corsa verso casa una mano afferrò il mio piccolo polso e mi trascinò in un vicolo buio,troppo buio.

Cercai di urlare ma costui mi tappò la bocca con una mano.

Altri brividi lungo la schiene, ma stavolta di paura.

Volevo scappare,andare a casa,ma il mio corpo si era fottutamente immobilizzato.

Sentivo il respiro di questa misteriosa persona sul mio collo e incoscientemente iniziai a tremare.

《Ama ragazza,ama.E se ti diranno che amare il peccato, ama il peccato e sarai innocente》

Lasciò il mio polso e iniziai a correre più velocemente di prima non capendo ancora il senso di quelle parole.

Piangevo eccome se piangevo.

《Cristel》

Marco.

Non mi fermai.

《Cristel ti prego fermati》

《Perché dovrei? 》Urlai.

《Perché ti amo Cristel. Darei la vita pur di sentirmi dire che mi ami,pensa: la mia vita per una tua bugia》Urlò anche lui.

《Non posso》Dissi in un sussurro.

Cominciai a correre ancora una volta.

Ero un disastro,un fottuto disastro.

HEILAAAAA PIPOOOL,ECCOMI DI NUOVO QUI.

SIETE SORPRESE? FATEMI SAPERE.

A DOMANI.

BACI BACI.

ARY.

"Ovunque. ..Ma con te."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora