Prologo

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Prologo.

"Krystal, se non ti svegli immediatamente vado io a fare il servizio fotografico con Styles!" esclama la ragazza accanto a me.

"Mmh." cerco le coperte per coprirmi di più.

"Che razza di risposta è 'mmh' ? Krys, veramente alzati. Tra dieci minuti passa Dan a prenderti." al nome del mio autista mi alzo velocemente e butto il piumone per terra.

"Oh porca puttana, solo dieci minuti?" chiedo iniziando ad entrare in bagno per la doccia.

"Ooh, sì. Ti ho chiamata tesoro, ma non ti volevi alzare!" si difende la rossa.

"Hai ragione, è colpa mia." inizio a fare una doccia veloce, senza lavare i capelli naturalmente.

"Dimmi un po'. Com'è questo capo della Styles Enterprises?" Chiedo alla ragazza.

Esco velocemente dalla doccia, ed inizio ad asciugarmi per poi indossare l'intimo.

"Ha tipo ventiquattro anni, ed è davvero sexy." disse sottolineando il 'davvero'.

"Mmh... L'hai mai incontrato? Di presenza intendo?"

"No, purtroppo. Anche se vorrei rimediare." disse per poi sospirare, sconfitta.

"Andiamo non può essere così bello che sei così dispiaciuta di non averlo mai incontrato." dissi, uscendo dal bagno ed iniziando a vestirmi.

"Oh, sì che lo è. È bello da farti star male, Krys. E se lo dico dopo averlo visto da una fottuta foto, pensa di persona. Credo che non riuscirei a spiccicar parola." affermò con aria sognante.

"Allora il sexy capo dev'essere davvero, appunto, sexy."

Stavolta stavo truccandomi.

bellissimo, Krystal." disse correggendomi, con lo stesso tono che avessero usato i professori se avessi sbagliato una verifica a scuola.

"Come vuoi."

"Come vuoi? Voglio vedere che brutta figura farai oggi, al servizio fotografico con lui! Credimi, non riuscirai a togliere lo sguardo dai suoi occhi." continuò convinta.

"Okay, ma adesso vado, Ann. Ti faccio sapere come andrà il servizio con il Mr Sexy Styles" dissi facendole l'occhiolino.

"D'accordo, d'accordo, vai. Ti voglio bene, Anderson."

"Aw. Che tenera!" risi. "Anch'io Jackson." dissi poi.

***

"Vogue?" chiesi al receptionist dell'hotel dove avremmo tenuto il servizio.

"Il servizio f-fotografico?" mi chiese il ragazzo. Doveva essere nuovo, perché sembrava insicuro.

"Che altro sennò?" chiesi retorica.

Il ragazzo arrossì e mi indicò le istruzioni per raggiungere la sala conferenze del posto.

Bussai, e mi vennero ad aprire immediatamente.

"Krystal, grazie al cielo sei qui!" mi abbracciò Rebecca, la direttrice della Vogue.

Avevamo lavorato insieme molte volte, ed eravamo diventate molto amiche; anche fuori dall'ambito lavorativo.

"Ciao, Rebecca. Sono in ritardo?"

Mi guardai intorno. Era tutto esattamente come lo ricordavo: pareti e soffitto bianco, pavimento di parquet, attrezzature per set fotografici. Nulla di diverso.

"Oh, no. Non tu."

"In che senso? Dov'è il famoso Styles?" dissi, sottolineando il 'famoso'.

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