Capitolo 9

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Capitolo nove.

Erano passati tre giorni, ed avevamo visitato tutta Miami, sentendoci come due turisti in giro per il mondo per la prima volta.

Oggi dobbiamo partire per Los Angeles.

È davvero stancante, ma LA è davvero un bel posto.

Dopo, abbiamo deciso di andare a fare una vacanza; una vacanza per come si deve.

Ancora non abbiamo deciso dove andare di preciso; ma abbiamo quattro giorni per pensarci, e il suo pilota può portarci ovunque.

Adesso sono tipo le due del mattino; ed Harry sta dormendo accanto a me.

Io sto semplicemente pensando, a lui.

È così dannatamente bello guardarlo dormire.

Le sue labbra rosee sono leggermente dischiuse, i ricci castani gli cadono disordinatamente sul viso mentre i suoi bellissimi occhi verdi, che tanto amo, sono chiusi in un espressione rilassata.

Indossa una t-shirt e dei pantaloni di una tuta.

Ha le braccia intorno alla mia vita, e mi stringe quasi possessivamente a se.

Sono passate circa due settimane da quando ci siamo ritrovati; dopo cinque anni.

Prima di rivederlo, non avevo seriamente mai realizzato di amarlo ancora; nonostante divertiti occhi verdi, è disordinati ricci scuri si insinuassero sempre, in un modo o nell'altro, nei miei sogni; o addirittura nei miei pensieri.

Pensavo fosse semplicemente perché mi mancasse, ma ora ho capito di non aver mai smesso di amare quest'uomo.

Entrambi abbiamo realizzato molto nella vita, e sono sicura che se avessi avuto una madre, sarebbe stata fiera di me; almeno tanto quanto Anne è fiera di Harry.

Senza volerlo, inizio ad addormentarmi; con immagini di me e lui in giro per Miami, ad amarci come non avevamo mai fatto in vita nostra.

***

"Krys, svegliati." sussurra una voce accanto a me, per l'ennesima volta.

Era ancora tutto buio intorno a noi.

"Che-- che ore sono?" chiedo, assonnata.

"Non importa. Vestiti, veloce."

"Harry, dico davvero, io--" provo a parlare, ma mi interrompe.

"So cosa vuoi dire-- mi dispiace, ma no. Non ti farò restare a dormire, ho una sorpresa per te." esaudisce, deciso.

Biascico suoni certamente non umani, ed Harry ridacchia.

"D'accordo." borbotto, alzandomi.

Ho ancora sonno, tanto sonno, perciò indosso qualcosa a caso dalla valigia.

Poi mi guardo allo specchio, per vedere che ho combinato.

Jeans alla caviglia, con degli stivaletti bassi. Ho una felpa addosso poi, che penso sia di Harry; ma non gli do tanto peso.

Un filo di eye-liner e di mascara.

Arriccio leggermente le punte dei miei capelli, e decido che sono pronta.

Proprio quando sto per parlare, Harry mi batte sul tempo. "Pronta?" chiede.

"Sì." dico, sbadigliando rumorosamente.

Fa una piccola risata, e mi acciglio. "non ridere di me, non è educato."

"Come vuoi, Krystal. Ora andiamo che se no, facciamo tardi." mi risponde, scuotendo la testa.

Lo seguo in auto e ad un certo punto mi obbliga a chiedere gli occhi.

Lo faccio, lamentandomi del fatto che potrebbe volermi uccidere, o violentare; e mi risponde ridendo che non è niente che non abbiamo già fatto.

Ad un certo punto la macchina si ferma, e la sua portiera si apre e chiude velocemente.

Mi acciglio. "Harry? Sei sceso? Dove s--"

Si apre la mia portiera.

"Prendi la mia mano, ma non aprire gli occhi. Per favore."

Faccio a tastoni l'aria, cercando la sua mano, che poi trovo ed afferro.

"Okay, scendi dall'auto." istruisce. Mi limito a seguire le sue istruzioni.

"Adesso, cammina insieme a me; e basta."

Intreccia le sue dita alle mie, e camminiamo un po'.

"Puoi aprire gli occhi; siamo arrivati appena in tempo."

Apro gli occhi e mi trovo in spiaggia; davanti a me, l'alba.

"Harry! Mi hai portato a vedere l'alba a Miami! In spiaggia! Oh mio dio, grazie grazie grazie." parlo a raffica, attorcigliando le mie braccia suo collo e sommergendolo con un abbraccio.

Ricambia subito, per l'ennesima volta ridacchiando.

"Quindi ti piace?" ammicca.

Che stupido.

"Certo!" sorrido, e ricambia.

"Per migliorare la cosa, ho portato questo." sorride ancora, porgendomi un sacchetto.

Lo apro, e trovo due cornetti caldi.

"Oh mio dio-- Harry, è meraviglioso. Sediamoci, avanti!" lo tiro, iniziando a correre per sedermi in un punto indefinito sulla spiaggia; guardando davanti a me l'alba ed addentando il cornetto.

"Buono, huh?" chiede, mangiando il suo.

"Buoniffimo." affermo, con la bocca piena.

"Non ti hanno infegnafo che non fi manfia con la bocca piena?" chiede, anche lui con il cornetto ancora in bocca.

"Pefché, tu che ftai fafendo?" mastico.

Deglutisce, il suo pomo d'Adamo fa su e giù.

"Dettagli."

Passiamo tutta la mattinata a mare, ridendo e scherzando.

Poi, quando decidiamo che è meglio partire per Los Angeles, perché al pomeriggio ha una riunione, sono le otto e mezza del mattino.

N/A:

Ecco il nono capitolo!

Non mi sembra vero, già qui sono arrivata!

Spero che vi piacciano i capitoli, e mi scuso per non aver aggiornato ne ieri, ne sabato, ma sono stata davvero molto impegnata.

Che ne dite della sorpresa che Harry ha fatto per Krystal?

Io lo trovo romantico!

A presto, grazie per tutti i voti, continuate cosi!

Un abbraccio.

xx

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