66

1.9K 54 4
                                    

I.= 3° piano a destra, la numero 8

Ci dice un infermiera, dopo averle spiegato tutto.

Io e A.= Grazie, diciamo in coro.

Dopo aver preso l'ascensore, giriamo a destra e non ci fermiamo finché sulla porta di una camera vedo il numero 8.

Entro e come una pazza, vado ad abbracciare mia mamma.

È stesa sul letto, con il suo pigiama bianco e la flebo nel braccio.

Io= come mai la flebo!? Le chiedo

M.= Mi veniva da vomitare..
        Amoree...mi sei mancata molto!

Io= anche tu!

M.= Ciao Alash, come stai!?

A.= Bene signora, lei come sta!?

M.= Potrebbe andare meglio!

Io= mamma è Akash...non Alash!

A.= Non fa niente!

Sorride

M.= Oh scusami.. Akash...
        ...
        Non mi avete rotto la casa ieri,
        vero!?

Io= no, gli abbiamo solo dato fuoco!

Sgrana gli occhi incredula..

Io= ahaha stavo scherzando..!

M.= E i miei cuccioli!

Io= tranquilla...hanno mangiato tutti!

M.= Tutti tutti!??

Io= si...tutti..
...

Solo ora, mi accorgo che accanto a lei, c'è una signora anziana, stesa nel letto con il piede ingessato e pallida come un calorifero.

Io= che gli è successo!?

Sussurro a mia mamma

M.= È caduta dalla bici e si è rotto un
        piede!

Io= Aaa..
...

JONATHAN POV'S

Svegliati coglionee!!

Urla quella scema di mia sorella.

V.= Devi andare a scuola!!

J.= Porca puttana!!
      ...esci dalla mia camera!!

V.= No!

Di colpo mi alzo dal letto, la prendo per il polso e subito la spingo fuori sbattendo la porta come un matto.

Dopo aver sussurrato un "vaffanculo", mi stendo nel letto.

Ma dopo 10 minuti, ovviamente,  arriva mia mamma, che mi toglie il lenzuolo e apre le finestre della camera, facendo entrare il sole di luglio.

M.= Muoviti Jonathan!!
        Sai benissimo che sono capace di
        buttarti un secchio di acqua
        fredda addosso!

Senza pensarci due volte mi alzo.

Io= no, Grazie...non voglio ammalarmi

Le faccio un finto sorriso e mi dirigo in bagno.

Dopo 10 minuti esco dal bagno, e prendo dall'armadio dei vestiti a caso, ovvero, dei pantaloni della Juventus e una maglietta nera.

Scendo in salotto, mi metto le scarpe e dopo aver mandato a quel paese la "deficiente"...esco di casa.

Leggo il messaggio che mi è appena arrivato da Elena..

Non Chiamarmi AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora