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EVELINA POV'S

Questo giorno che tanto ho aspettato finalmente è arrivato e non sono felice, di più..

È un emozione che non si può descrivere, quando hai al petto tuo figlio, ti accorgi che lui è diventato tutto il tuo mondo, la tua gioia più importante.

Sorrido mentre dò la mano a Nathan, che è entrato in sala parto nell'ultima ora dalla nascita.

Ho vicino a me due persone che amo e per nulla al mondo le farò soffrire, tanto meno abbandonare.

Ma il mio sorriso scompare quando i dottori prendono velocemente con una certa urgenza mio figlio e lo portano chissà dov'è!?

D.= Stia tranquilla, lo stiamo portando
       a fare delle analisi

Cerca di tranquillizzarmi, ma non sono affatto tranquilla, perché se succedono cose come questi, vuol dire che il bambino non è in buona salute!

E non voglio assolutamente questo!

Io= ma sta bene!?

D.= Le spiegherò tutto quando
        avremmo capito la ragione del
        malessere del bambino

Chiudo gli occhi, è stato una cosa veloce, neanche un minuto nel mio petto e me l'hanno già portato via..

Intanto Nathan mi rassicura con dei sorrisi che raccontano tutto il suo amore.

Evidentemente ha perso le parole...!
...

Sono passate più di 3 ore.

Sono seduta nel letto dell'ospedale mentre agito la gamba in segno di ansia e stress.

Perché non mi dicono niente!?

Che fine anno fatto!?

Dov'è il mio bambino!?

Mi alzo, guardo oltre il finestrino, la strada è deserta..come se il mondo avesse smesso di funzionare..almeno per me!

Mi giro di scatto quando vedo Alexa con in mano dei fiori e un pacco regalo sul ciglio della porta e finalmente vedo una persona che non mi ha mai abbandonato, anzi mi ha sempre aiutato nei momenti di estremo aiuto.

A.= Posso entrare!?

Io= ovvio..vieni qua

La abbraccio trovando quel conforto che mi mancava molto!

A.= Questi sono per te.. aprili quando
        vuoi

Io= grazie Ale..non dovevi!

A.= Certo che dovevo!
       Oggi è un giorno importantissimo
       per la mia best e io divento ziaa

Sorrido

Io= peccato che me l'hanno portato
       via..

Ed ecco che il mio sorriso sparisce, ma credo che ogni mamma si sentirebbe morire se le portassero via il proprio bambino!

A.= Tranquilla Eve, lo stanno
        visitando..
        È in buone mani!
        Ah..ee prima ho fatto sosta a casa
        tua e ti preso le analisi..che hai
        fatto durante la gravidanza

Io= oh sì.. grazie Ale...come farei senza
       di te!?

A.= Figurati!

Entrambe ci giriamo verso la porta, quando una dottoressa di bassa statura bussa alla porta e sorride gentilmente, per poi entrare nella stanza.

D.= Suo figlio ora sta bene, l'abbiamo
       messo in un incubatrice.
       Ha avuto difficoltà nel respirare,
       per questo l'abbiamo portato via
       d'urgenza.
       Abbiamo fatto varie analisi dove
       abbiamo scoperto che ha un
       piccolo forellino nel cuore che
       non gli permette di respirare
       normalmente.
       Per questo lo terremo qui almeno
       per un mese, per avere tutto
       sotto controllo!

Io= ma... è grave!?

D.= Beh per ora deve rimanere
        assolutamente in ospedale, poi
        si vedrà..
        Vuole vederlo!?

Io= si assolutamente!

D.= Ok..mi segua

Con molta calma arriviamo nella sala neonatale (neonatologia) dove all'interno ci sono vari bambini che dormono in queste incubatrici e sono semplicemente bellissimi.

Fisso quello che è il mio bambino, indossa una piccola tutina azzurra, al polso ha un braccialetto con su dei numeri e dei tubi sono attaccati in varie parti del corpo per facilitare la respirazione.

È semplicemente bellissimo..

Quanto vorrei tenerlo in braccio, sentire il suo calore nel mio petto, accarezzargli le sue piccole manine..

Io= ci scusi... c'è qualcosa che non mi
       quadra sulla gravidanza!

Dico solo ora..

D.= Dica

Io= io non ero ancora arrivata al 9°
       mese!!
    
D.= Oh sì...suo figlio è settimino e pesa
       2kg tondi tondi.
       Prima di farlo nascere è stata
       portata in urgenza al pronto
       soccorso e lì l'abbiamo aiutata.
       In quel momento non era molto
       lucida, la caduta le aveva fatto
       prendere una botta troppo forte
       causandole uno shock!
       Ma ora sia lei che il bambino state
       bene, ed è questo l'importante!

Io= grazie mille

Ritorno nella mia stanza accompagnata dall'infermeria assorta dai miei pensieri e dubbi.

Jonathan..

Ricordo perfettamente il suo stato di ansia nel vedermi per la millesima volta per terra e il tono con cui ha parlato al 112, era una voce tremolante, aveva paura e potevo capirlo benissimo.

Anche se non provavo dei sentimenti per lui, in tutto questo tempo ho potuto conoscere un Jonathan maturo, con i piedi per terra, premusorso e conoscevo benissimo ogni suo modo di fare!

Quando iniziava a parlare e non riusciva più a smettere voleva dire che era contento, felice..mentre quando si isolava e non parlava con nessuno, era triste!

Adoravo vederlo cucinare per me quando non avevo più le forze per farlo, adoravo vederlo leggere libri sui bambini per imparare di più su di loro..voleva essere un padre e io non ho fatto altro che farlo soffrire e illuderlo!

Aveva un sogno...ora non più...ed è soltanto colpa mia.

Non lo amo è vero, ma so che lo voglio assolutamente accanto a me, è un amico fondamente per me, quel ragazzo vale oro e dove tutti questi sacrifici che ha fatto, non posso farlo andare via così!

Sento che deve rimanere mio amico più di ogni altra cosa, ma non ho modo di parlargli e quando ne avrò la possibilità, spero non sia troppo tardi!

Ringrazio l'infermiera per avermi aiutata a sdraiarmi nel letto e il mio sguardo ora è rivolto alla finestra, dove il cielo è di uno splendido azzurro chiaro..

Chissà che ore saranno..!

     
       

Non Chiamarmi AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora