EPILOGO: Casa Dolce Casa

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"3 anni dopo"

*Payton Pov*

"Non essere impulsiva" mi ripeto mentre inizio a respirare profondamente. Non posso dare un altro falso allarme. Mi alzo lentamente dal lettone dove Aiden dorme completamente rilassato, scendo le scale lentamente, guardando le foto appese alla parete accompagnarmi fino al piano terra. Tutti momenti trascorsi con il mio dolce marito. Mi affaccio in cucina e scaldo un bicchiere di latte. Siedo alla tavola dove appena pochi giorni fa abbiamo festeggiato tutti assieme il Ringraziamento.

Il mio posto nel mondo. Mi carezzo la pancia, mentre un'altra contrazione mi toglie il fiato. Faccio correre la mente a tutti gli avvenimenti degli ultimi anni. Da quel colpo di fulmine in quella spiaggia cristallina, in cui i nostri occhi si sono incontrati per la prima volta. Da quei giorni passati a calpestare l'erba del campo da gioco. Da quando ho capito che è giusto andare contro le regole se ne vale la pena. Lasciarsi è stata una follia, che nessuno di noi ha intenzione di ripetere. Da quei giorni passati nella grande mela. Fino a quel giorno, in cui avvolta in un abito bianco ho attraversato la navata per trovarmi finalmente al suo fianco, legati da un vincolo eterno. L'Amore. Aiden si stropiccia gli occhi appoggiato allo stipite della porta, riportandomi alla realtà. << Hey >> Lo saluto, conscia di averlo nuovamente svegliato. Si avvicina baciandomi la fronte. << Hey >> ricambia legando i nostri sguardi, per poi posare un bacio sul mio ventre rotondo. << Hai proprio deciso di non dare tregua alla tua mamma, eh?! >> domanda alla creatura che cresce dentro me, frutto del nostro amore. << Ha preso tutto dal papà! >> ghigno. Le sue labbra scivolano sulle mie, facendomi dimenticare tutto, le gambe gonfie, le occhiaie profonde, la costante voglia di qualsiasi tipo di cibo esistente in questo universo. <<Mi aiuti ad alzarmi? Torniamo a letto, domani devi alzarti presto. >> dico sentendo che si è calmato/a. Annuisce << Mi prendo io cura di voi >> Quelle parole mi scaldano il cuore. Da quando abbiamo scoperto di aspettare un bambino/a ogni momento insieme lo abbiamo sfruttato per preparare la cameretta e tutte le cose che ci sarebbero servite. Eppure Aiden non ha mai dato per scontato quel Noi. Non faccio in tempo a fare il primo gradino che sento il pigiama bagnarsi. << Aiden >> lo avviso spaventata ed elettrizzata allo stesso tempo. Si volta all'istante. << Mi si sono rotte le acque! >> strabuzza gli occhi e mi fa sedere sullo scalino. Nel giro di due secondi corre su a prendere la borsa che da giorni è pronta ai piedi del letto. Bussa frettoloso alla porta della camera degli ospiti. <<Muoversi! >> Ringhia. Carica la macchina, mentre un Joe palesemente assonato mi raggiunge aiutandomi a raggiungere l'auto, già in moto davanti l'entrata. Alyssa ci raggiunge avvolta nella felpa di mio fratello. Da una settimana si alternano per non farci mancare aiuti di qualsiasi tipo. Un gridolino mi sfugge quando una delle contrazioni più forte degli ultimi giorni mi scuote. Aiden mi guarda allarmato. Lo tranquillizzo con un rapido sguardo. "Ce la posso fare" mi ripeto respirando profondamente. Sento Joe avvisare i nostri genitori dell'imminente arrivo del loro primo nipotino/a.

* Aiden Pov*

Payton mi stringe la mano. È esausta, ma appena sentiamo quel pianto tutto scompare. Un fagottino le viene posato sul petto, vicino al cuore ed entrambi rimaniamo incantati nel vederlo chetarsi al contatto con la sua pelle. << Aiden >> sussurra con le lacrime a rigarle il volto. << Congratulazioni Signori Taylor, è una splendida bambina >> I miei occhi sono velati e velocemente gli asciugo. Un'infermiera si avvicina e prende la neonata, la seguo per farle il primo bagnetto. Non la perdo di vista un'attimo. Piange. << È normale? >> chiedo preoccupato all'infermiera. << Si, è il trauma iniziale. >> la prepara e appena è pronta me la sistema tra le braccia. << Wow >> Questa piccola creatura ha già stregato il mio cuore. È così leggera, fragile che ho quasi timore di ferirla. Raggiungo Payton che ci osserva con occhi stanchi, ma colmi di gioia. << Sei stata bravissima Amore >> appoggio la piccola fra le sue braccia e le lascio un casto bacio sulle labbra. << Grazie >> mi sussurra con gli occhi colmi di nostra figlia. Rimaniamo li ad assaporare questo momento. << Dobbiamo darle un nome >> Fino ad ora non sapevamo se sarebbe stata maschio o femmina e avevamo pertanto preparato due alternative. Ma vedendola ora, qualcosa scatta in me. Un'alternativa che non avevamo considerato. << Che ne pensi di Olivia? >> domando. Mi guarda stupita. Poi fa scorrere lo sguardo su quella dolce creatura che in braccio a lei si è calmata. << Direi che è perfetto >> I suoi occhi si legano ai miei, colmi di amore. Lascio un bacio ad entrambe prima di uscire dalla stanza e andare a dare il lieto annuncio ai nostri parenti accorsi nel pieno della notte.

Casa dolce casa. Faccio attenzione nel posare l'ovetto dove Olivia è addormentata. La prendo in braccio, quasi come se fosse di vetro e la trasferisco nella culla dove starà decisamente più comoda. Le sue manine si stringono e poi si riaprono. Rimango incantato a guardarla finchè non mi accorgo di Payton poggiata allo stipite della porta intenta a guardarci. << È una meraviglia >> affermo andandole incontro. La prendo in braccio strappandole un gridolino e la distendo sul nostro letto, proprio accanto alla culla. << Dovete riposare, è stata una giornata intensa! >> Catturo ogni possibile protesta in un bacio e corro giù a preparare una tisana. Il luccichio della fede cattura il mio sguardo mentre preparo due tazze. Due anni che siamo marito e moglie, ma sembra solo ieri che ha accettato di rendermi l'uomo più felice della terra sposandomi. Quando l'ho vista avanzare in quell'abito il cuore ha iniziato una corsa senza precedenti, irradiandosi con potenza in tutto il corpo, rimbombandomi fin nelle orecchie. Ma appena le nostre dita si sono incrociate, tutto si è cristallizzato, un senso di pace mi ha invaso. Il mio posto nel mondo. Salgo le scale fino alla nostra camera con il vassoio in mano. Vederla addormentata mi strappa un sorriso. Appoggio il vassoio sul comodino stendendomi poi dietro di lei, facendo combaciare la sua schiena al mio petto. << Aiden? >> sussurra << Per sempre >> le bacio i capelli e ci concediamo entrambi un meritato riposo, almeno finchè un pianto non ci sveglierà.

***

Buona fine e Buon 2019 a tutti voi!

Grazie di cuore per aver seguito la storia di Aiden e Payton. Spero di avervi regalato qualche emozione, cercherò di migliorare e spero di tornare con nuovi racconti.

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Buone feste!

Baci

Pink_ Flower96


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