Addio

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Jacob

Devono obliviarmi.
Devono obliviarmi.
Devono obliviarmi.

Nemmeno conosco completamente il significato di queste parole, ma non posso fare altro che ripeterle nella mente, mentre tutti i miei castelli costruiti in aria si distruggono,
crollando nella realtà.

La realtà è che non vedrò mai più la magia, le magnifiche creature, la bellezza di questo mondo parallelo. Non potrò più ammirare i meravigliosi incantesimi o dar da mangiare ai Mooncalf. Non potrò mai più ascoltare storie intrise di magia da Tina, aiutare Newt con i suoi animali o parlare con Queenie. Non importava di cosa parlassimo, bastava parlare. Anzi, pensare e ricevere risposte da Queenie. Tutto ciò che volevo era restare al suo fianco, imparare la politica magica e gli incantesimi, cucinare lo strudel e chiacchierare all'ombra di un albero a Central Park.

Ma ora tutto ciò sta crollando.

Sento il suono leggero delle gocce di pioggia che si infrangono sull'asfalto, mentre conduco gli altri su per le scale della metropolitana.
Le strade sono quasi deserte, a parte per qualche poliziotto magico in giro a sistemare i palazzi o cambiare le foto sui giornali.

Mentre guardo la pioggia, sento Quennie che mi tira delicatamente per il cappotto. Mi giro verso di lei.
"Ehi. Ehi, è la cosa migliore."
Cerco di essere positivo. Fallisco miseramente.
"Dai... Io in fondo non sarei nemmeno dovuto essere qui."
Queenie mi guarda, con il bellissimo viso pieno di sofferenza, gli occhi ricolmi di lacrime. Dietro di lei, anche Newt e Tina sono molto tristi.

"Non avrei dovuto sapere niente di niente. Lo sanno tutti che Newt mi ha fatto restare perché... Ehi, Newt, perché mi hai fatto restare?" Sono veramente confuso. Non ha molto senso. Non ero utile per la ricerca alle creature magiche, anzi probabilmente impicciavo, ed ero solo un No-Mag che non c'entrava nulla.
"Perché mi piaci. Perché tu sei mio amico."
So che non gli viene facile esprimersi così. E questo basta a commuovermi.
"E non dimenticherò quanto mi hai aiutato, Jacob."
Sono ufficialmente vinto dall'emozione.

"Oh!"
Queenie sale un gradino e mi viene vicina, cercando di tirarmi su il morale: "Io vengo con te. E ce ne andremo, da qualche altra parte. Vedi... io non lo troverei mai un altro come te."
"Ce ne sono milioni come me." dico tristemente.
"No! No. Ce n'è solo uno come te."

Non ce la faccio. Il dolore è insopportabile.
"Devo andare ora."
Mi giro verso la pioggia e cerco di asciugarmi gli occhi.
Newt mi si avvicina.
"JACOB!"
Cerco di sorridere.
"Sto bene, sto bene... Sto bene. In fondo è un po' come svegliarsi, no?" dico io.

Per un momento cerco di imprimermi nella mente tutti i momenti felici che ho passato con loro. Sono troppi. Allora guardo un ultima volta il viso di Queenie, per poi indietreggiare verso la pioggia battente.
Rivolgo il viso al cielo e apro le braccia, lasciando scorrere le gocce sul mio corpo e sui miei vestiti.
Cerco di ricordare: l'incontro in banca, il mio Occamy, la valigia, la cena a casa di Tina, lo strudel, la prigione e la fuga, l'Obscuria o come si chiama.

In particolare, tento di imprimere il ricordo di Queenie che mi sfiora il viso, mentre leggeva i miei pensieri e memorie sulla guerra.
Ci provo, cerco di non lasciarlo sfuggire...

Sento una carezza. Ci sto riuscendo, sto ricordando! Ma poi sento anche delle labbra morbide sulle mie. Questo non c'era nel ricordo.
Capisco che è Queenie. Mi bacia con dolcezza e tenerezza, stringendomi piano.

Vorrei che questo momento perfetto di prolungasse per sempre.

Ma non può durare.

Infine si stacca lentamente.
Continua a piovere e sento la pioggia azzupparmi il cappotto e le scarpe, che all'improvviso si riempiono d'acqua.

Cosa dovevo ricordare? Probabilmente un ombrello.

Apro gli occhi. Sono davanti a una pensilina che porta alla metropolitana di New York.
Ma perché mi trovo qui? Non lo so.
Boh, sarà meglio tornare a casa.








Ciao a tutti! Spero che anche questa scena vi sia piaciuta. Mi dispiace che sia venuta corta.
Vorrei scrivere anche la scena della cena a casa Goldstein e quando ritrovano Dougal il Demigaise e l'Occamy.
Se avete altre idee, per favore fatemelo sapere!
~Kate

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