Alla ricerca di Tina

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Scena Crimini di Grindelwald.
Buona lettura!

Newt

Io e Jacob stiamo camminando in silenzio, diretti verso Beachy Head.
Intorno a noi c'è un senso di quiete che però non riesce ad entrare nel mio animo, pensieroso e turbolento.

All'improvviso mi sorge un dubbio alla mente. E se...
"Jacob, l'uomo che si vede con Tina..." comincio incerto.
"Tranquillo, rivedrà te e rivedrà noi quattro tutti insieme e sarà come a New York un'altra volta, non preoccuparti." mi conforta.

"Sì, ma è un Auror, ha detto Queenie."
E quindi sicuramente migliore di me, più coraggioso di me, più bravo di me... e più simile a lei di me.

"Sì, è un Auror, e allora? Non preoccuparti." ripete, cercando di rassicurarmi. Un po' funziona. Un po' no.

Continuiamo a camminare. Chissà come sarà il nostro incontro. Dopotutto, non ci vediamo da un anno. A parte alcune lettere preziose che ci siamo scambiati non ci siamo più visti o parlati. Come dovrei comportarmi? Da... amico?

"Secondo te che dovrei dirle se la vedessi?"

Sicuramente Jacob saprà qualcosa. In fondo, lui ha Queenie. Anche se adesso è arrabbiata, sono fatti per stare insieme. Come uno Snaso e i gioielli, gli ippogrifi e i furetti, Tina e...

"Oh, beh... Sono cose che non si pianificano. È meglio dire quello che ci viene in mente al momento." afferma Jacob.

Tina è... non basta dire che è bella. Lei è di più, molto di più. È unica.

(LaMelody_Gryffindor 😏)

I capelli ondulati, la pelle chiara, i suoi adorabili pantaloni a palazzo che le ricadono sulle gambe magre. Il cappotto scuro, la solita camicetta, il ciondolo dorato appeso al collo con delicatezza.

E quegli occhi. Castano scuro, misterioso, profondo, caldo. Molte persone pensano che siano banali, perché è il colore più diffuso, ma ne esistono di tutte le sfumature. Chiari, tendenti al nocciola, al verde, al nero. E lei li ha scuri, penetranti e freddi o dolci e morbidi, teneri e accoglienti.

Di solito guardare negli occhi le persone mi spaventa. Perché ci si possono trovare troppi aspetti delle persone, capire troppo, percepire di più di ciò che vorrei. E non voglio che gli altri guardino nei miei trovando l'insicurezza, la paura, l'affetto speciale che nutro per le mie creature, insomma solo... me.

Ma nei suoi occhi potrei perdermi. Sono come un labirinto, ogni svolta una nuova scoperta, perché lei è sorprendente, imprevedibile e nascosta, preziosa e brillante, come una pietra di inestimabile valore, scintillante alla luce del suo sorriso. È piena di diverse sfaccettature, ognuna nuova e differente, piena di novità.

I suoi occhi hanno questo effetto, questa magia, incredibilmente superiore agli incantesimi. Possono rapirti, mostrarti mondi nuovi e meravigliosi, trasportati col pensiero nei luoghi più desiderati del nostro cuore, come due piccoli Specchi delle Brame. Ma io riesco a vedere solo lei.

Ecco. L'ho detto. L'ho ammesso.

Mi manca.

L'unica cosa che ora voglio è trovarla. Osservarla camminare con le mani in tasca, i capelli al vento, le guance rosee dal freddo dell'inverno.

E poi ricordo. Quel particolare che trovo nei suoi occhi, come una fiamma ardente di coraggio nell'acqua oscura della paura e delle insicurezze, l'ho già vista. Dove...

"I suoi occhi sono... come quelli di una salamandra."

Continuo nostalgico a riportare alla mente ogni ricordo che ho di lei, ripensando alla foto che ho tasca. L'ho ritagliata da un giornale, dopo essere tornato a Londra. Parlava di lei. Io non riuscirei a smettere dopo aver cominciato. Ma evidentemente per gli altri non è così difficile, e le hanno dedicato solo una pagina.

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