La cena

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Tina

Ma perché mi sono dovuta immischiare in questo casino? Perché sono un'Auror... Ah no, neanche questo sono. Ora faccio solo parte del Ministero della magia.

Adoravo il mio lavoro. Sentivo come se stessi facendo qualcosa di buono. Inoltre ero orgogliosa di farlo, perché ero tra i più giovani ad avere ottenuto quell'impiego.
Ed ora sono nell'Ufficio permessi per
bacchette magiche...

È il crepuscolo. Io e il signor Scamander teniamo in piedi il No-Mag, sperando che non caschi. Li sto portando a casa mia. Lo so, lo so, ma è l'unico modo per tenere d'occhio questo tizio inglese e non fargli causare altri danni. Ne ha già fatti abbastanza, direi.

"Qui a destra..." indico loro.
Il No-Mag ha dei conati di vomito. Come mi aspettavo, il morso ha avuto effetti più gravi di quelli che pensava il signor Scamander.
Li porto dietro un grande camion gru, per spiare l'entrata di casa. Ok, non c'è nessuno. Grazie al cielo.

"Okay - prima di entrare - non dovrei portare uomini dentro casa."
Se lo scopre la signora Esposito come minimo devo trovare un altro appartamento. Ed è stato difficile trovarne un'altro dopo i vari incidenti che abbiamo avuto con i precedenti. Perché Queenie si ostina a voler imparare a cucinare praticamente tutto? Basta un hotdog...

"In tal caso il signor Kowalski e il troveremo un'altra sistemazione." dice l'inglese, tirando piano il No-Mag per un braccio.
"Non ci provi!" lo fermo io. Li trascino rapidamente verso casa.
"Attenzione..."

Apro in fretta la porta e la richiudo alle loro spalle, poi cominciamo a salire le scale, in punta di piedi.
Arriviamo al pianerottolo e sento una voce che mi fa gelare il sangue.

"Sei tu, Tina?"
"Sì, signora Esposito." dico io, con un groppo in gola.
"Sei sola?"
"Sono sempre sola, signora Esposito."
Il signor Scamander si gira appena, come a chiedermi il permesso di muoversi.
Permesso assoldato.

Apro la porta di casa. Mi piace molto. È piccola e povera, ma per me è sempre casa. Si sente la musica fuoriuscire da una piccola radio vicina al ferro da stiro. Sparpagliati in giro ci sono alcune riviste, come L'amica della strega, Chiacchere fra streghe e Trasfigurazione Oggi. Davanti al fuoco, sullo stenitoio che ruota traballando sulle sue gambe di legno c'è... Buon Lewis! La biancheria! Corro a prenderla e nasconderla alla vista del mago inglese e del signor Kowalski. Non mi piace che le mie cose personali vengano viste da sconosciuti.

Queenie sta controllando un vestito infilato in un manichino da sarto. E... Santo cielo, è in sottoveste! Il No-Mag l'ha vista, e la guarda strabiliato. Invece Scamander non ci fa neanche caso. Sta sbirciando fuori da una finestra.

"Teenie... Porti uomini in casa?" mi chiede stupita Queenie.
Mi sento in dovere di presentarla. "Signori, questa è mia sorella. Ti metti qualcosa addosso, Queenie?"
"Oh, certo." risponde lei, imperturbabile. Visto che legge nel pensiero conosce già le opinioni altrui sul suo aspetto, e ormai non le importa più di tanto essere vista in quel modo.

Si infila il vestito che è sul manichino con un incantesimo, mentre il No-Mag la assiste sbigottito.
Continuo a rassettare la casa e a mettere in ordine.

"E quindi, chi sono?" chiede giustamente mia sorella, incuriosita.
"Questi è il signor Scamander. Ha commesso una seria infrazione allo Statuto Nazionale di Segretezza." spiego, ma allo stesso tempo rimproverando il mago.
"È un criminale?"
Perché sei colpita, Queenie? Non è una cosa positiva essere dei criminali. Bah.
"Ah-ah. E il signor Kowalski. Lui è un No-Mag."
Adesso si preoccupa. Non di avere un criminale in casa, ma un No-Mag.
"Un No-Mag? Tina, che stai combinando?"
"Sta male. È una lunga storia. Il signor Scamander ha perso qualcosa e io lo aiuto a ritrovarlo." continuo io.

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