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Alle nove, Lucas è veramente sotto casa mia. Pensavo che l'avesse detto per scherzo, invece eccolo lì. Mi vesto velocemente con dei pantaloncini, un top bianco e delle converse nere.

Appena scesa lo saluto.

Lucas: "Dove andiamo?"

Io: "Ti va una semplice passeggiata tra i negozi?"

Sorride e annuisce.

Ci incamminiamo parlando del più e del meno, ma fidatevi che non è noiso. Vedero sorridere per ogni cosa che dice è la mia gioia.

Lucas: "Fai sport?"

Io: "No, ma suono e canto:"

Lucas: "E cosa suoni?"

Io: "Chitarra."

Lucas: "Da quanto è che la suoni?"

Io: "Questo è il quinto anno e devo ammettere che suonarla mi fa sentire viva, e almeno per ora non penso di aver trovato altro che mi faccia sentire così."

Rido.

Ripensandoci, qualcosa che mi fa sentire viva, è lui: quando lo vedo, quando lo saluto, quando mi parla, quando mi guarda, quando sorride... Quando semplicemente il mio mondo si offusca per un attimo e vedo solo lui. Non capisco perché mi faccia questo effetto, so solo che fa male averlo qui accanto a me e non poterglielo dire, non poterglielo dimostrare in nessun modo per la paura di sbagliare qualcosa. Non voglio che questo bel rapporto vada distrutto per colpa di un amore non ricambiato. Lo amo troppo per dimostrarglielo. Strano, ma vero. Ormai si sa come la penso al riguardo. Non credo che lui provi niente per me. Dopo quel bacio sulla guancia, mi è crollato il mondo addosso. Sono una persona pessimista e il più delle volte serve solo a far male di più.

Sorride ed è fottutamente bello. Se è un sogno, non svegliatemi.

Arriviamo davanti al mio negozio preferito.

Io: "Ho una proposta che non ti piacerà."

Lucas: "Dimmi Stellina!"

Sorride. Lo amo.

Fisso il negozio di fronte a noi e lui capisce cosa intendo.

Io: "Entriamo?"

Afferma con un sorriso sarcasticamente schifato. Rido.

Cerco un qualcosa che potrebbe piacermi, fin quando il mio occhio cade su una felpa verde. Voglio provarmela.

Io: "Ti dispiace se me la provo un attimo?"

Lucas: "No, tranquilla."

Sorride e mi accompagna ai camerini.

Mi sta benissimo. Appena esco per vedere come sto, vedo che lui mi sta squadrando: che non gli piaccia questa felpa? Che gli piaccia?

Non lo so.

Me la levo e decido di comprarla; è davvero bella, credetemi.

Usciamo fuori dal negozio e dopo un altro po' di tempo usato per passeggiare, ci ritroviamo sul lungomare.

Lucas: "Allora, che ne pensi dei miei amici?"

Io: "Mi sembrano persone a posto."

Lucas: "Sono simpatici."

Io: "Si, ma per ora io non posso affermarlo con certezza. Non li conosco ancora abbastanza."

Lucas: "Immagino."

Ad un certo punto mi ritrovo a percorrere una strada mai percorsa, ma mi fido ciecamente di lui e dopo nemmeno cinque minuti ci ritroviamo a sedere su una panchina. Parliamo un po' della scuola, della musica che ci piace ascoltare e tanto altro.

Quando parla delle cose che gli piacciono davvero, i suoi occhi si illuminano in maniera diversa. Ogni volta che ci faccio caso, vorrei sapere se i suoi occhi brillerebbero anche quando parla di me. Ha il profumo della tranquillità, della sicurezza. Anche se fino a due giorni fa avessi avuto paura del buio, questa notte non può essere più luminosa con lui accanto. Non si tratta solo di amore. Sono proprio folle quando si tratta di lui, ma non ha colpe. Nessuno mi aveva attratto così. Molti sicuramente ci avevano provato, ma nessuno ci è mai riuscito in maniera così decisa e pungente. Vorrei abbracciarlo, ma so che non posso e anche se potessi, non lo farei. So che quando arriverà il momento di salutarci, ci diremo un semplice ciao accompagnato da un sorriso quando vorrei saltargli addosso per poi baciarlo. Penso che sia la persona più ammaliante mai incontrata.

Ormai è un po' che non ascolto cosa sta dicendo, ma vedo che sorride e penso che ormai abbiate capito quanto mi possa fare impazzire. Lo amo, lo amerò domani e chissà per quanto altro ancora. Se solo lo sapesse...

Torniamo indietro e una volta arrivati davanti a casa mia, mi contempla un attimo e mi dice:

Lucas: "Grazie della serata!"

Io: "Grazie a te, la serata non sarebbe nata se non fosse stato grazie a te."

Lucas: "Comunque sei simpatica. Mi sono divertito."

Non so perché quelle parole mi sorprendono così tanto. Per come sono fatta, dovrei sentirmi offesa per avermi detto che sono solo simpatica, ma mi sento veramente a mio agio adesso. E' una persona davvero fantastica e non smetterò mai dirlo.

Io: "E' già mezzanotte?!"

Lucas: "Eh già."

Abbiamo un attimo di silenzio.

Lucas: "Ho una proposta."

Io: "Dimmi."

Lucas: "Non hai un'ora precisa per rientrare vero?"

Io: "No, perché?"

Lucas: "Allora andiamo. Ti porto sulla spiaggia a vedere le stelle:"

Vorrei che questa notte non finisse più.

Davanti al mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora