Mamma: "HAI INTENZIONE DI SVEGLIARTI OPPURE NO?"
Non so perché sente questo incessante bisogno di urlarmi le cose. Non sono stupida.
Io: "Mamma, dammi un attimo."
Guardo il soffitto e ripenso alla sera passata. Penso di non essere mai stata tanto contenta in vita mia.
Mamma: "TI VUOI SBRIGARE?"
Io: "VA BENE."
E adesso inizia a farmi arrabbiare sul serio.
Mi dirigo verso la cucina, ma mi accorgo di non avere fame. Non vedo l'ora di vedere Lucas. Mi metto l'unico costume che è rimasto nel cassetto e penso a quanto vorrei essere già in spiaggia.
Corro per le scale della mia casa per arrivare davanti al cancello e uscirne fuori impaziente.
Arrivo in spiaggia e dopo aver messo a terra la sdraio, mi guardo intorno con un sorriso idiota sulla faccia, fino a quando non vedo Lucas in lontananza. Voglio correre. Voglio raggiungerlo... ma lo spettacolo che mi attende non è dei migliori.
È davanti ai miei occhi, che sta abbracciando una ragazza.
Deglutisco a fatica, le mie gambe tremano, voglio tornare indietro.
Mi volto fin quando non vedo che sono arrivati i miei.
Una volta salutati, cerco di dar vita ad una conversazione con loro, ma quell'immagine non vuole andarsene della mia mente.
Forse era solo una parente, forse era solo una persona che conosceva da tanto. Forse sono solo un'idiota. Magari durante la giornata mi rivolgerà parola.
Aspetto impazientemente di andare a casa per il pranzo, ma il tempo sembra essersi fermato. Un minuto sembra equivalere ad un'ora.
Dopo tanta impazienza arriva il momento che credevo di attendere da un infinità di giorni.
Torno a casa per pranzo e dopo aver contestato che, stare a fissare il piatto senza mangiare, sarebbe stato inutile, decido di andare in camera mia.
Mi sento tristemente vuota. Non capisco perché mi abbia fatto così male. Infondo poteva essere semplicemente un'amica. Perché avrebbe dovuto essere qualcosa in più?
Durante il pomeriggio mi vorrei rifiutare di andare in spiaggia, ma so che non avrebbe senso... però... non avrebbe senso nemmeno starmene seduta con gli occhi al cielo facendo finta che quello che mi sta intorno non esista.
Decido di andare a malincuore.
Appena arrivata, vedo che Lucas è con lei ed il gruppo dei suoi amici.
Penso che oltre alla tristezza, dentro di me ci sia anche molta rabbia. Ma non sono arrabbiata perché ho visto Lucas abbracciare un'altra ragazza. Sono arrabbiata perché mi sento impotente. Mi sento impotente sia nei suoi confronti, che nei miei. Non valgo un granché nella sua vita e tutto ciò che avevo pensato era stato solo frutto della mia immaginazione, ma non finisce qui. Non sono nemmeno in grado di capire la situazione per il meglio. Magari era solo un'amica che non vedeva da tanto.
Ed è così che iniziano nuovamente i film mentali.
Se me ne scomparissi per tantissimo tempo per poi tornarmene indietro, mi abbraccerebbe in quel modo?
Scoppio a ridere rendendomi conto della mia bipolarità. Mi sento abbastanza ridicola.
Lucas è andato a fare una passeggiata e devo ammettere che però, nonostante tutti i litigi con me stessa, mi sento inquietata.
Cazzo.
Non mi ero resa conto di essere stata così in fissa con una persona conosciuta solo per colpa di una figura di merda.
Ridicolo, ma allo stesso tempo interessante.
Vorrei sapere cosa stia facendo adesso. Vorrei essere a ridere con lui. Non ho il coraggio di dirglielo, ma solo perché so che non ricambia, e non posso rischiare di rovinare il bel rapporto che è nato tra me e lui.
Eccolo che torna.
E' sempre con lei.
Mi accorgo che mi scende una lacrima e che lui mi ha notata.
Non ci penso due volte.
Mi alzo dalla sdraio e me ne vado.
Non vedo l'ora di scapparmene da qui.
Io: "Me ne vado a casa, non mi sento bene."
Mamma: "Cos'hai?"
Non rispondo nemmeno e sono giunta ormai sulla strada per casa.
Salgo le scale correndo.
Apro la porta freneticamente.
Il mio respiro diventa davvero affannoso, mi chiudo in bagno e scoppio in lacrime. E' un pianto disperato. Non la voglio vivere questa situazione. Io lo so che non è una sua parente. Lo so. Me lo sento e lo so. Ne ho paura. Piango sempre di più, fino a quando do spazio alla mia voce che si muta in un grido liberatorio.
Mi accorgo che è finalmente tutto okay.
Fisso seriamente la mia immagine riflessa sullo specchio.
E' tutto ok.
Decido di tornare in spiaggia.
Vedo Lucas che se ne sta andando.
Voglio salutarlo, ma so che non devo.
Ho aperto frettolosamente la porta di casa mia per poter piangere per lui.
Impossibile.
Lui è impossibile.
Lo guardo mentre se ne va.
Mamma: "Tutto ok?"
Sento il freddo percorrermi le vene.
Io: "Mai stata meglio."
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Davanti al mare
عاطفيةX: Scusa, cosa vorrebbe dire? Io: Che ti ho mentito. Che ti amo da troppo tempo e tu non lo sai.