Pomeriggio

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Io: "Mi chiamo Stella"

Lucas: "Okay Stella. Ora devo andare, ma tu vedi di medicarti!"

Mi guarda, sorride e se ne va.

Ma come è fatto questo Lucas?

È alto qualche centimetro più di me e io sono nella media, ha i capelli marroni e gli occhi lo stesso. Ha un bel fisico, o almeno dal mio punto di vista ci tiene ad averlo. È evidente che si allena più spesso che può. È carino, ma avrei bisogno di sperimentare il suo carattere, perché giudicare dall'apparenza, MAI. Probabilmente sto andando anche troppo avanti. È palese che non ci parleremo più, mi ha solo chiesto di medicarmi, non di uscire.

Ad ogni modo, prendo la granita e torno dai miei. Vedo che l'ombrellone di Lucas se ne sta a qualche metro lontano dal mio, ma non deve importarmi: mi ha chiesto di medicarmi, non di uscire.

Continuo ad ascoltare la poca musica che mi ritrovo sul telefono.
Arriva l'ora di andare via dalla spiaggia e ad essere sincera, un po' mi dispiace, ci stavo così bene.

Ad ogni modo, devo ricordare di medicarmi.

Arrivata a casa mi faccio la doccia, e mentre aspetto che la cena sia pronta, chiamo la mia migliore amica: Alessia.

Alessia: "Ehy bella donna!"

Io: "Bella? Non troppo."

Scoppiamo in una fragorosa risata.

Alessia: "Ad ogni modo, Miss infelicità, come sta andando la tua vacanza?"

Io: "A primo impatto direi di merda."

Alessia: "Mh, spiegati meglio.."

Io: "Ho già fatto due figure di merda, di cui una tanto grave da coprirsi gli occhi quando passi accanto alla gente"

Alessia scoppia a ridere

Alessia: "Narrami!"

Io: "Iniziamo con quella sconvolgente. Sono inciampata nella sedia di uno sconosciuto per colpa di due bambocci. Ah si! E ho fatto ridere mezza spiaggia!"

Alessia: "Sto morendo dal ridere. Certo che sei proprio sfigata."

Io: "Per non parlare del fatto che non mi ero accorta di essermi fatta male ad un ginocchio e un ragazzo me lo ha fatto notare rendendomi la vita più imbarazzante."

Alessia: "UN RAGAZZO!?"

Io: "Alessia ti prego, non iniz..."

Alessia: "INCREDIBILE. Spero davvero che non sia come il tuo ex"

Io: "Alessia, mi ha solo chiesto cosa avevo fatto."

Alessia: "Ah..."

La telefonata si conclude di lì a breve. La cena non è delle migliori, ma la buona notizia è che domani mangeremo la pizza.

Prima di andare a dormire guardo fuori dalla finestra. Forse l'estate non è iniziata come vorrei, assolutamente no. Ho fatto due figuracce assurde e anche se la persone se ne saranno già dimenticate, io non riesco ancora a guardarmi in faccia. Speriamo nel domani.

La mattina seguente

Sono ormai in spiaggia da dieci minuti. La noia già si fa sentire e non è buon segno. Provo ad ascoltare la musica, ma nulla riesce a togliere la mia mente da quella monotonia. Ad un certo punto qualcosa irrompe la mia tranquillità: un pallone ha colpito la mia sedia. Mi volto e vedo che è Lucas che sta giocando con il suo gruppo di amici a pallavolo.

Lucas: "Non volevo. Scusami Stellina"

Arrossisco.

Io: "Non fa nulla, non preoccuparti"

Si volta e torna a giocare con i suoi amici.

Ben presto giunge il momento nel quale devo andare a casa. Mentre riordino le mie cose sento un litigio in lontananza, è Lucas. A quanto comprendo, sua madre non lo vuole mandare a fare un qualcosa insieme ai suoi amici. Beh almeno lui aveva l'opportunità di fare qualcosa.

Il pomeriggio non si fa attendere e in men che non si dica sono di nuovo in spiaggia. Beh, che dire? Circostanze più noiose della mattina. Ad un certo punto qualcuno mi chiama.

Lucas: "STELLA!"

Io: "Ehy Lucas"

Lucas: "Stai per fare qualcosa di emozionante?"

Io: "Ehm no, perché?"

Lucas: "Allora che ne dici di andare a fare una passeggiata? Giusto un'ora e poi..."

Il ragazzo con il quale avevo fatto una delle mie più grandi figure di merda mi aveva appena chiesto di trascorrere il pomeriggio insieme a lui. Mentre continua a parlare inizio a pensare che forse, quest'estate, non sarà poi così male.

Sorrido e annuisco.

Mentre camminiamo, parliamo del più e del meno.

Lucas: "Quindi, quanti anni hai?"

Io: "Sedici, tu?"

Lucas: "Anche io. Non mi sembri una tipa dalle tante parole"

Io: "Scusami, io devo solo abituarmi... Non mi capita spesso di..."

Lucas: "Va bene Stellina"

Inizio ad odiarlo. Sembra che mi chiami così perché sa che mi piace e vuole mettermi in imbarazzo. Ad ogni modo... Non mi sto affezionando, giuro... forse.

Torniamo indietro dalla nostra passeggiata ridendo. Il nostro dialogo si era fatto più vivace e abbandonarlo così mi dispiace un po'.

Prima di andare via, mi guarda un istante.

Lucas: "Allora a domani?"

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