Lo guardavo mentre dormiva.
Aveva un viso angelico,una piuma gli solleticava l'incubo del collo,aveva la bocca socchiusa e i capelli scompigliati.
Cercando di non far rumore andai a farmi un doccia per poi indossare un pantalone della Kappa con una maglietta nera infilata nel pantalone.
Misi le solite Dottor. Martens nere e quando uscì dal bagno trovai Filippo aspettarmi con la colazione.
-mentre eri in bagno sono andato a prendere la colazione.-
Sorrisi.
-oh grazie mille.Non ho voluto svegliarti perché dormivi beatamente.-
-tranquilla.-
Parlò con il cornetto in bocca e questo mi fece ridere.
-vuoi fare tanto la femminuccia educata e poi parli con la bocca aperta.-
Dissi ironica con un sorriso in volto.
Si bloccò a guardarmi prima di avvertirmi di correre.
Scesi dal letto di scorsa percorrendo tutta la stanza inseguita da lui.
-no Filooooooo.-
Urlai quando lo vidi poco distante da me.
Poco dopo mi arresi buttandomi sul divanetto.
Quando vide la situazione corse a farmi il solletico.
-Filo...haha...ti prego..haha...non è vero sei bellissimo ahaha.-
Ormai sapevo benissimo cosa dire per farlo smettere.
Sorrise prima di buttarsi per terra.
-sono cambiato da quando ti ho conosciuta.Sono più sereno,con più voglia di affrontare una giornata e con la forza di essere sempre presente per le persone che amo.-
Disse con lo sguardo rivolto verso il soffitto.
Aveva lo sguardo perso ma sereno.
-anche io.Prima l'unica cosa di cui mi fidavo oltre ad essere Emma era la musica,adesso ho capito che non bisogna esser sempre chiusi.-
Gli sorrisi.

-Ti porto al Louvre.-
Incominciai a saltellare per tutta Parigi.
Non amavo alla follia i musei ma vedere un quadro italiano in uno francese molto prestigioso mi rendeva felice.
Sorrise.
Entrammo nell'edificio a forma di triangolo dopo aver camminato osservando ogni vetrina.
Tutto era al proprio posto,le guardie erano immobili proprio come quelle della regina Elisabetta.

Gli presi la mano e lo trascinai davanti al quadro che tanto aspettavamo di vedere.
Cacciò il cellulare dalla tasca e proprio mentre stava per scattare la foto lo fermai.
-non puoi fare foto.-
Dissi indicando il cartellino con scritto
"Vous ne pouvez pas prendre de photos."
*non si possono fare foto.*
La fece lo stesso e poco dopo ci venne incontro una guardia.
Prima che arrivasse vicino a noi Fil mi prese per mano e iniziammo a correre.
Arrivammo fuori e dopo di che camminammo velocemente verso l'albergo.
-scusami Sole ma mi è partito il dito.-
Mi partì una risata liberatoria.
-macchè ridevo pure mentre correvo.-

"Vienimi a prendere al più presto perché qui diluvia,ti stringo forte tra le labbra non aver paura."
Cantò guardandomi.
Era un poeta.
Sapevo come farmi piangere anche con una semplice frase.
Lo abbracciai senza dir nulla.
-ancora devo scrivere qualcos'altro ma penso che uscirà qualcosa di carino.-
-carino?!Sarà stupendo!-
Gli urlai alzandogli le labbra in un sorriso con gli indici.
Sorrise davvero e dopo aver parlato tanto decidemmo di iniziare una nuova serie su Netflix.
-questa!-
Urlai indicando lo schermo che mostrava la copertina di Casa Di Carta.
Guardammo circa cinque puntate prima di addormentarci abbracciato l'uno all'altro.

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Scusate se è corto,sorry.🙏🏻
Come state?
Stiamo aumentando di giorno in giorno,vi amo.
Vi ricordo di seguirmi sulla mia fp Instagram su Filo @_lepiumedifilippo_
❌❌❌❌❌
Detto questa vi mando un bacione,bye guys.
Stay tuned.🌹

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 08, 2019 ⏰

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