Sono le 8:00 del mattino.
Non mi serve la sveglia per saperlo, basta sentire il papà di Robb che gira per casa gridando il suo nome per farci alzare da letto.Lui si alza quasi subito dopo avermi lasciato un tenero bacio sulle labbra.
Come un fulmine a ciel sereno mi ricordo che tra poco meno di due ore dovrò salire su quel treno ed affrontare cinque ore di viaggio.
Mi sento come se mi avessero incollata a letto con la colla, schiacciata da un enorme peso che mi impedisce di alzarmi.
Chiudo gli occhi per un momento e richiamo alla mente tutti i motivi per cui ho deciso di iniziare questo viaggio: il primo fra tutti è far sapere a Robb che tutti gli sforzi che abbiamo fatto per un anno e mezzo non sono vani, in secondo piano c'è la mia voglia di sentirmi una persona normale che sale su un treno e se ne va in vacanza con gli amici.
Mi alzo facendo appello a tutte le mie forze, vado in bagno e mi vesto.
Manca un'ora alla partenza.
Le valigie sono già all'ingresso, io e Robb siamo pronti mancano solo i suoi che hanno deciso di accompagnarci per poi andare a fare la spesa.
L'ansia mi sta divorando.
Inizio a camminare su e giù per la stanza mangiandomi le unghie ma nulla serve a calmarmi e a levarmi di dosso tutta questa tensione.
È ora di andare.
Appena metto piede fuori dal portone e l'aria fresca mi investe inizio a stare meglio, il peso che sentivo sul petto si è alleggerito.
Carichiamo le valigie e andiamo verso la stazione.
Siamo i primi ad arrivare quindi ne approfittiamo per fare i biglietti d'andata.
Manca mezz'ora alla partenza e i nostri amici non arrivano.
Lauren ci avvisa che arriverà con cinque minuti di ritardo perché si è fermata a comparare dei panini per lei e Lucas per pranzo...beh qualche minuto di ritardo da parte di Lauren ce li aspettavamo.
Telefoniamo a Lucas, risponde sua madre in tutta tranquillità e ci dice che devono ancora partire da casa.Non posso crederci...
Io e Robb ci siamo alzati e fatto tutto in fretta per essere puntuali e loro invece arrivano quando gli pare...a saperlo ce la saremo presa comoda anche noi.
Il primo ad arrivare è Lucas e va subito a fare il biglietto, ormai mancano poco più di 10 minuti all'arrivo del treno.
Poco dopo arriva Lauren, fa il biglietto ed andiamo sul binario.
Mi sento tranquilla per adesso.
Poi vedo il treno avvicinarsi e l'ansia salire.
C'è un sacco di gente ed infatti finiamo nell'ultimo vagone a due posti di distanza.
Appena le porte del treno si chiudono io mi sento chiudere insieme a loro.
Il cuore inizia ad accelerare il battito.
L'aria inizia a mancarmi come se mi venisse succhiata via.Robb cerca in ogni modo di parlarmi e farmi ridere fino a che, dopo circa 20 minuti di viaggio, non sento più alcuna ansia.
Quando poi, qualche posto più giù, qualcuno decide di aprire i finestrini mi sento ancora meglio.A Parma abbiamo il primo cambio fino a Bologna ed un'oretta di tempo per pranzare e prendere un caffè.
Ci infiliamo nel sotto passaggio perché fuori fa davvero davvero freddo.Io non mangio, non riesco a mandare giù nulla, il mio stomaco è completamente chiuso.
Mentre gli altri mangiano parliamo del piano per i prossimi giorni, menù compresi.
Sembra tutto perfettamente organizzato per filo e per segno.
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Il viaggio #watty2019
General FictionAndrea ha 21 anni, soffre di attacchi di panico e di una particolare fobia che non le permette di salire su un treno. Ora sta per compiere un viaggio, non sa come andrà ne tanto meno come affrontare tutte le sue paure, sa solo di volerci provare. "Q...