26 dicembre 2018

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Ciao, io sono Andrea, ho 20 anni e sono una ragazza semplice dai gusti semplici.
No, non è vero, non sono per niente semplice anzi sono talmente complicata che a confronto risolvere il cubo di Rubik è uno scherzetto.

Sono appena rientrata dal Natale a casa di mio padre e mia nonna paterna, forse uno dei pochi natali trascorsi insieme a lui da che ho memoria; non abbiamo fatto niente di eccezionale, anzi abbiamo solo pranzato insieme con i fantastici ravioli al ragù della nonna e il pollo.

Mi ha regalato un libro: "cose che nessuno sa" di Alessandro d'Avenia, un autore che io adoro perché i suoi libri sono pieni di verità e ti emozionano sempre.

Papà sa che amo i libri anche se mi vede davvero davvero poco.
Mai avuto un rapporto normale con lui.

Comunque oggi, 26 dicembre, dovrei passarlo al ristorante con il resto della mia famiglia ovvero: le zie sorelle di mia madre con i rispettivi mariti e cugini, mia madre e il suo compagno, mia nonna, mio fratello e il mio cuginetto.

Dovremmo essere al ristorante a l'una, quindi dovrei dormire ed alzarmi ad un orario decente per prepararmi; ma io sono Andrea e quando mai faccio la cosa giusta? Ho passato la notte, o meglio fino alle 3:00, a leggere storie su Wattpad.

Il fatto è che io amo le storie, i libri e la musica; mi ci perdo e con esso anche la cognizione del tempo, sono il mio rifugio e quando ci entro dentro non vorrei uscirne mai.

Sono le 10:00 del mattino e mia nonna già inizia a chiamarmi dalle scale, penso ad un modo per spegnerla ma purtroppo mia nonna non è una sveglia.
Poi mi ricordo che a mezzogiorno dobbiamo essere al ristorante e allora mi affretto ad alzarmi, corro in bagno, accendo lo scaldino per far scaldare la stanza e inizio a scegliere i vestiti da mettere.

Apro l'armadio e subito parte la paranoia del 'che cosa mi metto?'; il mio armadio è pieno di roba eppure non so mai cosa mettere e alla fin fine scelgo sempre le stesse cose.
Alla fine opto per un semplice maglione color crema, dei jeans e degli stivali neri a tacco alto.

Faccio partire la playlist dal mio telefono e mi infilo sotto il getto dell'acqua calda che di mattina è un toccasana.
Finita la doccia inizio a truccarmi: metto un ombretto color rosa chiaro, una linea di eye-liner e del mascara; niente rossetto perché le mie labbra mi piacciono così al naturale.
Come tocco finale metto il profumo che mi ha regalato il mio ragazzo Robb lo scorso Natale.
Pettino i miei capelli e gli do la loro piega naturale con il diffusore perché io sono ricciolina e se lo asciugassi senza diventerei un leone e i capelli ricadrebbero giù lisci.

Ultimo controllo.
Sono pronta per uscire ed andare da mia zia.
Da casa di mia zia al ristorante ci sono circa dieci minuti di macchina.
Quando siamo arrivati tutti gli altri invitati erano già lì.
Mia zia porge un pacco a me, a mio fratello e al miocuginetto: nel loro ci sono due pistole e un fucile giocattolo mentre nel mio un libro "L'amica geniale", impazzisco di gioia.

A volte può sembrare che per me un libro sia solo un oggetto da aggiungere alla mia collezione ma non è così.
Per me ogni libro è come un prezioso gioiello, è un viaggio il terre mai viste che posso solo sognare ma che, mentre leggo, sono ben chiari e delineati davanti ai miei occhi.
Ogni libro mi lascia dentro qualcosa, mi insegna qualcosa.
Ricordo ogni storia ed ogni libro che leggo e amo quando qualcuno mi chiede di raccontargli una storia perché sento di raccontare anche un po' di me.

Quando entriamo nel ristorante l'antipasto è già in tavola, a me non piace quasi nulla tranne il prosciutto: ho un rapporto un po' strano con il cibo ma questa è un altra storia.

Il viaggio #watty2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora