PROLOGO

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La battaglia finale con la regina stava per cominciare. Biancaneve e il Principe azzurro avevano richiesto alla despota di fare uno sconto magico che comprendeva solo due individui: la regina avrebbe combattuto per il suo regno e Blue per il regno del Nord.

Regina era estremamente sicura di sé, sapeva benissimo che sarebbe riuscita a sconfiggere con facilità la fata turchina e la proposta mossa dai regnanti del Nord le era sembrata anche abbastanza ragionevole; dopo aver sconfitto il folletto con le ali i soldati le sarebbero serviti tutti per assediare e prendere il controllo del regno del Nord.

Il vestirsi comoda non faceva affatto parte dello stile di Regina che anche quel giorno, come tutti i giorni da quando aveva sposato quell' imbecille del re Leopold, indossava un vestito largo e ingombrante. La preziosa stoffa merlettata nera le  ricadeva alla perfezione sul corpo formoso.  Indossava gioielli pesanti, fatti da diamanti talmente grandi con i quali avrebbe tranquillamente potuto sfamare l'intero popolo per anni.

Reggeva tra le mani un ombrello di pizzo, per coprire e proteggere la sua candida pelle dal sole che picchiava alto nel cielo.

Dal canto suo, Blue, sembrava minuscola in confronto alla malvagia sovrana. Regina la guardava sfoggiando uno dei suoi migliori e perfidi sorrisi. Sorrisi che le dipingevano il volto di una sadica gioia. 

La fata non era d'accordo con il piano dei sovrani perché sapeva che la regina dell' Ovest non avrebbe mai risparmiato nessuno,  ma si sarebbe sacrificata volentieri per la speranza, tanto professata dalla regina del Nord.

Biancaneve e il Principe James sapevano benissimo che la regina avrebbe vinto: era più forte e aveva un esercito più numeroso del loro. Avevano deciso, quindi, di mandare la fata turchina a sfidarla: anche in quel caso avrebbero perso, ma l'esercito e il popolo non sarebbero stati massacrati, o almeno speravano.

James e Biancaneve non avevano chiuso occhio quella notte, così come loro figlia Emma. L'erede al trono non aveva intenzione di lasciar vincere la regina e quella notte aveva camminato avanti e indietro nel castello, comprendo la sua estensione circa dieci volte, nella speranza di trovare una soluzione, ma non ci era riuscita.

Tutti temevano la regina cattiva e il reame che la donna avrebbe instaurato, ma quel giorno, sul campo di battaglia, accadde qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato.

Blue e la Strega stavano combattendo:  violenti palle di fuoco partivano dalle mani della mora e venivano schivate dalla fata con non poca difficoltà. Accadde poi all'improvviso che il fuoco che ardeva nel petto della regina si spense, perché le sue mani non producevano più alcuna fiamma.

La fata turchina sorpresa dalla situazione ne approfittò e racchiuse il corpo della regina malvagia con un aura di magia blu, che la privò dei suoi poteri. Subito dei cavalieri reali, dall'armatura bianca e rossa si precipitarono verso la donna, che lanciava sguardi disperati prima alle sue mani, poi a Biancaneve e sua figlia, che avevano assistito alla scena dal bordo del campo di battaglia.

Regina sapeva benissimo perché la magia le fosse scomparsa, ma non diede segno a nessuno di essere a conoscenza del suo problema.

Blue guardò gli occhi della regina cattiva rigati di sfumature di sorpresa e timore, in un attimo seppe che quello che era successo non era accaduto sotto la consapevolezza della regina.

Su questo si sbagliava, ma la paura negli occhi della dona era vera. Aveva combattuto per anni contro quella bambina viziata di Biancaneve e quell' idiota che la bambina, diventata ormai donna, aveva sposato e aveva fatto tanti sforzi per vedersi in catene, trascinata verso il palazzo dove avrebbe sicuramente perso la vita in una sadica esecuzione.

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