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Un mese dopo io suo mancato matrimonio Emma era sicura di essere riuscita a capire in pieno la donna che passava con lei giorno e notte.

Era incredibile e Emma lo sapeva. Si credeva la più forte del mondo, però poi non si piaceva mai; non si perdonava mai gli sbagli, si guardava con uno sguardo severo, come se per se stessa non fosse mai abbastanza.

Era orgogliosa, cinica, bipolare, aveva quell'ironia cattiva che tagliava le persone in due, il cuore certe volte sembrava che lo avesse perso. Si faceva odiare, se voleva ci riusciva, era un gioco da ragazzi per lei, ma sapeva anche farsi amare da morire, sapeva farsi consumare perché lei dava l'anima e pretendeva altrettanto. Le piaceva la schiettezza, la sincerità, e le piacevano le persone che dicevano le cose in faccia e che la difendevano alle spalle.

Era fatta per stare con i più coraggiosi, non era fatta per chiunque. Era per quelli che non hanno paura a farsi del male, quelli che davanti ad una come lei invece di andarsene le prendevano la mano, pur sapendo il loro rischio.

Regina era terrorizzata all'idea di dover passare la sua intera vita con Emma. Avevo paura, che il suo umore dipendesse da qualcuno.

Non si fidava, no. Non riusciva piú, ci provava, si sforzava ma ogni volta c'era una  parte dentro se che si faceva prepotente, faceva sentire la sua voce, rabbiosa che inveiva come una belva.

Quella che non voleva saperne di fidarsi piú, quella che si frenava dall'amare ancora qualcuno. E come si potrebbe mai dar torto a quella voce, quando ti hanno guardato negli occhi giurandoti il falso?

Quando col tuo cuore a pezzi ci hanno fatto omini di carta? Quella voce era sempre più impetuosa della sua voglia di amare, perchè ormai aveva imparato a proteggersi.

E lei le dava retta. É solo che cosí non si vive totalmente. Non viveva totalmente. Voleva che tacesse, che guardando altri occhi le dicesse "è tutto okay, puoi fidarti".

Niente ansie o paure di sbagliare ancora. Voleva che amare ancora fosse facile senza l'ansia di poter, da un momento all'altro, crollare.

Ci aveva pensato e ripensato a se quella fosse proprio la cosa giusta da fare, ma era giunta alla conclusione che lo fosse.

"Emma, vieni qui, devo dirti una cosa."

Emma raggiunse la regina al centro della sua stanza. Quel giorno aveva in programma una battuta di caccia con il padre e non era per nulla elegante.

Dopo la notte appena trascorsa non aveva ancora avuto modo di fermarsi due minuti per dare un bacio all'amata, quindi colse l'attimo. Baciò prima lei e poi si chinò a baciarle il ventre tondo.

"Buongiorno Regina, dimmi tutto."

Regina per tutta risposta strinse con il braccio la vita della bionda e le due donne si ritrovarono magicamente nelle segrete, dove la loro storia era iniziata. Emma era stordita e guardava Regina con aria interrogativa e arrabbiata:

"Devi dirmelo quando fai queste cose e soprattutto, il bambino, la magia gli fa male."

Regina sorrise intenerita dalla preoccupazione di Emma verso Henry. Aveva di fronte una delle due persone che più amava su questa terra, mentre dentro aveva l'altra. Cosa poteva volere di più?

"Ci siamo incontrate, proprio qui. Presi la tua mano e mentre mi aspettavo che mi aiutassi ad alzarmi, mi teletrasportasti nelle tue stanze, esattamente come ho fatto io ora. Chi mi conosce, sa che solitamente non prendo per mano sconosciuti, ma, io penso che la mia anima sapesse qualcosa, qualcosa che il mio corpo e la mia mente ancora non sapevano. Sapeva che le nostre mani, erano destinate a tenersi l'un l'altra. Senza paura e per sempre. Per questo, non mi e' mai sembrato come se stessi cominciando a conoscerti, e' sempre sembrato come se ti stessi ricordando. Come se, qualsiasi vita io e te avessimo vissuto, abbiamo scelto di tornare, e trovarci e innamorarci da capo. Ancora e ancora, per tutta l'eternità. E mi sento davvero fortunata ad averti trovata così in questa vita, anche se tardi, perchè tutto quello che voglio fare, tutto, tutto quello che ho sempre voluto fare, è trascorrere la mia vita amando te. Quindi, Emma, mia fantastica amica, mio unico vero amore. Sposami."

Le guance di Emma divennero rosso fuoco e guardò il pavimento, incapace di incrociare gli occhi della mora, ma quando si decise a guardarla fece una scelta:

"No, non voglio."

"Come no?"

"Vuoi sposarmi?"

Regina era confusa, non capiva bene dove Emma volesse andare a parare ma decise di stare al gioco per soddisfare la vena infantile della bionda:

"Sì"

"Va bene sposiamoci"

Emma guardò gli occhi furenti di Regina, che finalmente aveva capito lo scherzo crudele della principessa.

"No adesso non voglio più"

"Visto? Ti mettevo alla prova"

"Gne"

A Regina scappò quel verso infantile che fece sorgere sul viso di Emma uno dei sorrisi più sinceri che avesse mai fatto.

"Chiedimelo di nuovo"

"Vuoi sposarmi?"

"Resterai sveglia con me quando di notte non riuscirò a dormire?"

"Sì, anche se dovresti essere tu a star sveglia insieme a nostro figlio."

Emma guardò Regina sgranando gli occhi. L'aveva veramente chiamato loro figlio. Il cuore le batteva a mille, ma doveva continuare il suo discorso.

"Mi lascerai andare a cacciare quando ne ho voglia?"

"Verrò con te."

"Mi sopporterai quando mi arrabbierò perché non mangi tutti quei cibi che chiami porcherie?"

"Sì. Ma continuerò a non mangiarli lo stesso."

"Quando sarò di buon umore e saltellerò in giro per il castello come una stupida sarai felice con me?"

Regina rise sconfitta dalle domande banali e contemporaneamente profonde di Emma. Si stava divertendo veramente:

"Ti dirò che sei incorreggibile, pricipessa ma sarò più felice di te"

"E quando sarò triste?"

"Ti farò ridere"

"Mi dirai sempre tutto anche le cose più insignificanti?­"

"Ahh principessa, niente è insignificante"

"Mi aiuterai a scegliere i vestiti?"

"Va bene"

Regina stava cominciando a spazientirsi, quando finalmente Emma ne ebbe abbastanza del suo gioco:

"Chiedimelo di nuovo Regina"

"Vuoi sposarmi Principessa?"

"Voglio sposarti"

Emma abbracciò Regina, poggiando una mano sulla sua pancia. Gli abbracci sono la cosa più bella di tutte. Mentre abbracci qualcuno puoi sentire il battito del suo cuore, per un momento tutto sembra così calmo e ti senti come se niente e nessuno potesse farti del male.

Breath my soulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora