"E' davvero lei quindi? E' lei che mi fa provare questo?! Le profezie non sbaglivano..." Pensava i ragazzo nella sua mente per poi rimettersi seduto composto e con lo sguardo perso nel vuoto.
Ryse era stordita quel semplice tocco le aveva mandato il cervello in pappa.
Ma a ricondurla con i piedi per terra fu il tonfo che si sentì sul tettuccio della limousine.
Visibilmente scossa fu compito di Mephisto tranquillizzarla.
«Tranquilla è solo mio fratello minore Amaimon che, come me, vuole fare la tua conoscenza» Gli disse calmo mentre apriva il finestrino sul soffitto dell'auto e faceva entrare uno strano individuo.
«Sei salato sulla mia auto in corsa?» Chiese Mephisto alla figura appena "salita" a bordo della limousine.
«Si. Perchè?» Rispose ingenuemente il ragazzo.
«Sei un pazzo! Spero tu non mi abbia strisciato l'auto» Lo rimproverò Mephisto iniziando una lite noiosissima con il nuovo arrivato.
Intanto mentre i due, a quanto pare, fratelli bisticciavano Ryse potè prendersi alcuni minuti per ammirare il nuovo ragazzo.
Ne osservo ogni particolare, dal colore tenue della carnagione al colore più evidente dei capelli verdi. Gli occhi erano azzurri, un bellissimo azzurro e parevano quasi surreali da quanto erano belli. Il suo abbigliamento come quello del fratello era discutibile.
Una cosa si notava particolarmente, era più giovane di Mephisto e come il fratello il suo fare misterioso l'attirava non poco.
Indossava una lunga camicia marrone che terminava con due lunghe punte, un gilet beage, dei pantaloni anch'essi marroni ma con dei poins e una cravatta a righe bianche e gialle.
Era caduta in un circo?!
Era così distratta nei suoi pensieri che non si era accorta che i due avevano smesso con il breve litigio e che ora avevano entrambe gli occhi su di lei.
Lo sguardo del verde era curioso, come se non avesse mai visto un essere umano mentre quello del viola era più rilassato e tranquillo.
«E così lei e davvero Ryse?» Domandò all'improvviso il verde portandosi un lecca lecca alla bocca e facendo cessare il silenzio imbarazzante che si stava creando.
«Penso di si, non l'ho ancora testato, ma ha chiamato il mio numero chiedendo aiuto e dicendo che di chiamava Ryse Miyoshi, quindi non penso ci sia stato un errore.» Rispose Mephisto lisciandosi il pizzetto.
«Miyoshi? Che cognome ridicolo le hanno scelto in quel angusto luogo» Esclamò ridendo di gusto e battendo ripetutamente la mano sulla spalla del fratello che di rimando gli laciò uno sguardo truce.
Scelto?... Effettivamente i tutori dell'orfanatrofio le avevano comunicato che al suo arrivo aveva con se solo un bigliettino con il nome, non avevano accennato anche a un cognome, ma questo come facevano a saperlo?.
«Io...» Tentennò lei a corto di parole incontrando il suo sguardo incuriosito, il verde si aspetta davvero che lei dicesse qualcosa?
Lui la osservò a lungo, le labbra che gli si schiusero e formarono un sorriso.
Ryse ricambiò imbarazzata indecisa sul da farsi quando a rompere il silenzio questa volta fu Mephisto.
«Per ora quello che devi sapere è che ti stiamo portando alla True cross, una città scuola di cui io sono il preside dove svolgerai i corsi; li resterai tuttavia sotto il nostro totale controllo perchè dobbiamo assicurarci la tua totale incolumità, questo vuol dire che io e Amaimon ci alterneremo nel venirti a prendere e nell'accompagnarti a lezione, potremmo anche decidere di venire direttamente con te o di controllarti tramite altri mezzi. Oltre a questo tu non potrai dormire in un dormitorio come fanno gli studenti normalmente, ma dovrai abitare con me e mio fratello nel mio castello, in cima alla true cross, fidati ti sentirai subito a casa. Se ti chiedi perchè facciamo tutto questo è per controllarti e proteggerti da gente di cui non possiamo ancora dirti il nome.»
«Io...non ho capito nulla, ma non importa a me basta che non mi facciate più tornare in quel posto orribile.» Ammette, inizialmente scherzando per poi incupirsi e abbassare lo sguardo sul pavimento dell'auto man mano che terminava la frase.
Questo cambio improvviso di umore fece sbalordire i due fratelli non noti alle emozioni umane.
«Nessuno ti farà più del male.» Sussurrò in modo pacato Amaimon sedendosi accanto a lei seguito poi da Mephisto che si sedette nel lato opposto sempre affianco alla ragazza che tra un sbadigio e un'altro si addormentò sulla spalla del minore.
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The sons of satan (ao no exorcist/ blue exorcist)
FanfictionDopo la battaglia tra esorcisti e satana che aveva quasi distrutto la True Cross un nuovo male colpisce l'umanità. Il mondo è, ancora una volta, in pericolo. Esorcista o demone? Solo te puoi decidere cosa essere. Un nuovo arrivo sconvolgerà le vite...