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Attorno a se nessun rumore.
Pace.
Vuoto.
Il suo respiro regolare.
Dopo che il verde si era chiuso la porta alle spalle, lasciandola sola, il silenzio era stato il suo unico compagno.
Solo allora Ryse potè elaborare il tutto.
Avrebbe dovuto coinvivere con due individui bizzarri per il resto della sua vita?
Perchè gli sembravano così familiari?
Perchè si era buttata a capofitto in quell'assurda situazione?
Perchè si fidava di loro?
Mille mila pensieri le frullavano per la testa, provocandole spiacevole nausea e male umore al bassovente.
Erano le otto e un quarto di mattina, o almeno così poteva notare leggendo l'ora dall'orologio posto a fianco della porta della sua nuova stanza.
Era un maestoso orologio alto un pò più di lei, uno di quelli a pendolo, di quelli antichi, intarsiati in legno pregiato con virtuosismi artistici che facevano invidia alle decorazioni del resto del palazzo.
Se ne stava li, a far ondeggiare il suo lucente pendolo, dietro una porta di vetro, con nobile distacco, sprecandosi solo una volta ogni ora per rintoccare con la sua voce austera.
Sembrava saggio e pieno di storie, con delle parole in lingua estranea incise sopra il disco delle ore, ormai sbiadite e invecchiate.
Ora che ci fece caso si ricordò che ne aveva già visto uno identico a quello nel suo passato.
Rammendava e rammendava, portandosi entrambe le mani alla testa per il dolore che tali pensieri stranamente le provocavano, senza giungere però a una conclusione.
Non aveva grandi ricordi del suo trascorso.
Il vecchio orfanatrofio femminile era la sua unica certezza.
Non aveva famiglia, nessuno che avrebbe pianto la sua morte...
Con quel idea in testa mosse i primi passi nella spaziosa camera donatagi da quei buffi personaggi.
Passo dopo passo vagava ed esplorava quel luogo nuovo camminando sulla candida moquette indaco.
Ogni oggetto le ricordava qualcosa, ma non riusciva a mettere a fuoco cosa.
Scostò le pesanti tende ricamate che oscuravano la luce di una finestra trovandosi piacevolmente sorpresa nell'imbattersi invece in una porta di vetro, che conduceva a un enorme balcone esterno che non aveva notato prima.
Uscì e rimase sbalordita.

The sons of satan (ao no exorcist/ blue exorcist)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora