Gwylim è in quel periodo del mese ed il suo ragazzo fa lo stronzo

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Ho fatto un casino ma non me ne pento. Lo so che ho fatto un casino però Frank sembra davvero simpatico, ed è decisamente carino, anche se io amo Gwyl, no? Ho ovviamente chimica due ore oggi e scommetto che sarà fin troppo imbarazzante. Frank sa che io sono fidanzato ma di certo non pensa che io stia con il nostro professore. Lo vedo prima di entrare, sta con Lily che si sta sforzando più di tutti a farselo piacere, visto che vorrebbe solo dargli un pugno in faccia. Vado da loro e poco dopo ci raggiungono anche Cam e Luke. Di Delilah neanche l'ombra, il che è piuttosto strano dato che è la classica secchiona che non manca mai, una volta è venuta persino con la febbre. Entriamo tutti assieme e ci fermiamo quando notiamo un gruppo di persone davanti all'armadietto di Frank. Appena lo vedono scompaiono tutti e possiamo finalmente vedere come mai era così affollato. C'è una scritta rosa "Frocio" in stampatello maiuscolo. È qualcosa che nemmeno io avevo provato fino ad ora. Frank prende i suoi libri e lo sbatte con forza. È incazzato e si vede, anche io lo sarei. Sappiamo già chi è stato, non ci sono dubbi. Provo a calmarlo ma so che non è facile per lui accettarlo, ha bisogno di un po' di tempo per sè ora. Camminiamo a mo' di scudo protettivo assieme a lui fino alla famigerata aula 409. Lui si siede in fondo, non proprio vicino a me e Luke. Gwylim entra ed anche lui sembra più incazzato che mai. Sbatte un libro sulla cattedra. È sempre dolce con i suoi alunni, è l'unico professore in grado di capirci un po' di più. Inizia a spiegare e per una volta tanto mi sforzo di seguire per bene, giusto per non farlo arrabbiare più di quanto già non lo sia. Chiama alla lavagna Mary che a mio parere sapeva poco o niente, potevo fare una figura migliore io, ma comunque le da una B. La lezione viene interrotta da qualcuno che bussa alla porta. È Delilah che ha le guance rosse ed i capelli in disordine, forse ha corso, e non è affatto da lei fare attività fisica a meno che non sia necessario. Gwylim la fa entrare e lei siede nel posto vuoto accanto a me. Le chiedo cosa c'è che non va ma rimanda a dopo le spiegazioni e chiede ad una ragazza lì vicino gli appunti segnati fin'ora. Dopo 20 minuti la campanella suona e mi avvio verso letteratura. Frank ha matematica con Mark e Tom, i suoi vecchi amici. Spero solo che non gli facciano niente. Ci rivediamo alla quarta ora quando abbiamo di nuovo chimica e sembra che la tensione possa essere tagliato con un un coltello da burro. Gwylim sembrerebbe voler stare da qualsiasi altra parte che non sia qui e devo dire che anche Frank non sembra da meno. Devo dirgli che quel bacio è stato un errore ma questo non è il momento. Ha già troppi pensieri per la testa. Però dovrei anche parlare con Gwylim. Quindi appena inizia la pausa pranzo mi dirigo nell'aula 206 dove lui aveva lezione finora. Chiudo la porta a chiave e gli chiedo che cosa è successo. "Niente, non è successo niente." ma gli si legge in faccia che sta mentendo "Gwylim, sai che puoi dirmi cos'hai fatto? E' da un po' che non parliamo per bene. Mi manchi, sai?" confesso io sincero, l'ultima volta che siamo usciti è stata una settimana fa e da lì in poi mi sembra così distante. So che Frank non gli va a genio, anche a Lily non piace ma comunque si sforza di fare la carina per me. "Ti ho detto che non ho fatto nulla Joe, okay? E vedo quanto ti manco." conclude con stizza "Senti se sei incazzato con me, dimmelo." rispondo io altrettanto infastidito "Non ce l'ho con te. A Bristol stanno accendendo un po' di cose che non dovrebbero succedere. E sono piuttosto agitato per questo motivo, tutto qui." dice lui affranto "Potrei sapere che cosa è capitato? Se non vuoi dirmelo va bene sono solo curioso." aggiungo in fretta "Preferirei non dirtelo per ora, è un casino talmente grande che neppure io, coinvolto nella situazione, non ho capito gran che. Te le spiegherò quando ne saprò di più a riguardo." sono sicuro che invece lui sa cosa sta accadendo a Bristol, non voglio pressarlo più di tanto però vorrei davvero sapere che diamine ha fatto di così grave da rispondere male a chiunque gli rivolga la parola "Uhm, okay, quindi non vuoi proprio dirmi come mai ogni giorno, da una settimana, non mi rivolgi la parola se non per dieci minuti? Perché a me interessa davvero molto. Però ehi, io sono solo il tuo ragazzo eh, puoi anche trascurarmi se vuoi." so che non dovrei fare così ma devo capire perché si sta comportando in questo modo ultimamente. "Joe, non fare il bambino, non voglio trascurarti e mi dispiace se lo sto facendo ma devi capire - " "Perché devo sempre essere io a capire gli altri? Sbaglio o sei tu l'adulto tra i due? Non dovrebbe essere il contrario?" "Ah, per una volta che io ti chiedo di capirmi tu fai pure lo stronzo? Grazie mille Joe!" adesso siamo entrambi incazzati e questo non è di certo il nostro primo litigio ma è quello più acceso fin'adesso. La discussione si fa sempre più forte finché non pronuncio una frase della quale mi pento subito dopo "Beh, sai che c'è, perché non la smettiamo?" "Che cazzo stai dicendo Joe? Non sarai mica serio?" "Sono serissimo, dovremmo chiuderla qui. Non è la nostra prima discussione e se continuiamo così non sarà di certo l'ultima. Faremmo meglio a lasciarci subito." ho gli occhi lucidi mentre lo dico ma sto cercando di non piangere "La pensi davvero così? Se questo è quello che vuoi allora va bene. Mi sono ripromesso che ti avrei reso felice e se questo ti renderà felice, okay." gli do un bacio lento ed è uno di quei baci che ti lascia l'amaro in bocca, perché so che sarà l'ultimo tra i tanti. Corro fuori e lascio finalmente le lacrime scorrermi sul volto. L'amore è come uno schiaffo: inaspettato e doloroso.

And Love Dares YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora