II - Ti ricordi la prima volta?

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Ti ricordi la prima volta? Quale prima volta? La prima volta in cui ti sei sentito diverso, in cui hai compreso di essere differente da tutte le persone che erano intorno a te, quando parlavi e nessuno riusciva capire il senso delle tue parole, di essere unico. Si certo che me lo ricordo, non come se fosse ieri certo però credimi, mi è rimasto impresso nella mente. Ci sono vari episodi che mi hanno fatto comprendere di non essere come gli altri, ma all'età di dieci anni ne ebbi la conferma. 

Già a quell'età sapevo scrivere musica, o meglio sapevo scrivere "poesie" e ne dedicai una alla compagna di classe più bella. Lei apprezzò il gesto ed iniziò una "relazione" con me. Io avevo già compreso che quella sarebbe stata la mia arte da quel momento in poi, il mio modo di convincere le persone e il come rimanere impresso nella mente: tramite le parole. Si proprio quelle, io riesco a comprendere la gente, farmi comprendere solo quando io ne trovo la necessità e riesco a scrivere cose forti dietro a concetti scontati. 

E' banale, si certo, come è banale questo diario che tu leggerai solamente quando io sarò morto, ma è la mia volontà. Credo che non ci sia niente di più forte della volontà di una persona. Se egli desidera con il massimo delle proprie forze un determinato obbiettivo, tale obbiettivo sarà facilmente raggiungibile se solo egli stesso lo desiderasse con tutta la sua anima. 

No, non pensate che io sia un promotore di intelletto o di forza di volontà, questo è solo il mio diario, il mio stupido diario, quello che tu leggerai quando io non sarò più qui, non mi importa se tu desideri la verità, l'intelligenza o la forza di volontà, perché queste sono solo delle stupide pagine bianche riempite con l'inchiostro di una biro. Ho cercato e ho fugato nella mia vita alla ricerca della mia verità, non l'ho trovata leggendo alcuni libri di storia o poesie di Ungaretti, ho trovato la mia verità vivendo. Certo i libri, lo studio, la musica e il mio intelletto mi hanno aiutato nel mio percorso, ma credimi nulla è dettato al caso.

Tu sei qui, stai leggendo questo testo, non è perché qualcuno te lo impone con la forza ma per la tua triste volontà, spiegami cosa ti ha portato a leggere ciò? Cosa? No non avere timore di me, credimi, io forse non sono sano di mente ma tu sei sei qui un motivo ci sarà e io non ne sono ancora a conoscenza. Perché stai leggendo questo stupido diario? Mi fai ridere eppure non mi dai un giusta risposta. 

Ti prego rispondi. Ti ho detto RISPONDI dannazione! 

Il silenzio che qui intorno mentre tu leggi questo diario non è comprensibile, amo quando le voci della gente parlano di me, "è un malato, è uno schizofrenico, è solo un timido ubriaco", si certo hanno ragione forse, ma chi sta dettando questo silenzio? Lo sto dettando io mio caro, sono io che gestisco questo dannato gioco a cui stai partecipando. Tu non avere timore, io sono vicino a te, anche se non mi vedi.

Io ho fatto poche promesse nella vita, tu quante ne hai fatte? Dai, ti prego, rispondimi, si lo so che ne hai fatte troppe. E quante ne hai mantenute? Troppe poche! Ciò non fa di te un bugiardo ma un debole. Si lo so che stai pensando "Io debole? Sta parlando quello che non ha avuto la forza di andare avanti nella propria vita." Invece ti sbagli, perché grazie alla mia autodistruzione che tu sei arrivato qui a leggere questo diario, quindi il mio non è un atto di debolezza ma estrema volontà nel portare a termine un mio grandissimo obbiettivo.

Credimi, io non sono come tu credi, impapererai tante cose nel corso di questo percorso, io cercherò di dare il meglio di me ma tu, si tu...ti prego impegnati al massimo. Fai di tutto affinché quello che sia intorno a te non sia distrutto. Credo in te, uomo o donna che tu sia, che tu sia eterosessuale o no, qualunque sia il tuo orientamento politico, il futuro è nelle tue mani, ti prego fammi un favore...salva tutti coloro che puoi salvare, perché il loro tempo, come il tuo non è mai abbastanza.

Io ti sarò vicino, ti darò la mia forza. O almeno quello che ne resta.

L'ultimo respiro - La felicità non ci salveràDove le storie prendono vita. Scoprilo ora