Sai vorrei essere lì, vorrei essere con te per poter ascoltare quello che tu provi. Vorrei essere capace di poterti aiutare ed invece, mi sento inutile, mi sento un piccolo bambino che vorrebbe fare in modo di far felice la propria mamma solo che non ne è capace. Io sono lo stesso con te, sono debole, fragile sono uno specchio che rischia di infrangersi fra un momento all'altro. Rimarrei in silenzio, a guardarti, ad ascoltare i tuoi battiti ed invece sono nella stanza del mio stupido appartamento, solo, solo come sono sempre stato fino a quando non ci sei stata te.
Sono debole, probabilmente più debole di quanto tu creda, però non mi importa delle mie fragilità, le metterò da parte tranquilla e sarò al tuo fianco fino a quando non mi caccerai, fino a quando non mi dirai "Senti, Shinichi, lasciami perdere, non voglio più che tu mi sia vicina". Sarà doloroso quel momento ma lo accetterò è la tua vita ed io non potrei mai in nessuno modo condizionarla. Io ti amo, non lo nego, l'ho compreso forse in parte troppo tardi, forse solo nel momento in cui hai detto di volerti allontanare ho compreso quello che io provavo nei tuoi confronti.
Sai, si dice che il valore di una persona lo si conosce solo quando la si perde, ed io sono qui adesso seduto su questa sedia, con una biro in mano e con l'altra asciugo le mie lacrime, sembra banale ma vorrei non crollare ora. Sono proprio sul divano su cui mi hai abbracciato l'ultima volta, sto cercando di rivivere ogni momento, come se mi fossi abituato della tua quotidianità ed ora solo alla sua ricerca.
Vorrei urlarti contro tutto il male, ma allo stesso tempo vorrei stringerti forte perché non ne sono capace, non sarei capace di sfiorarti con un dito, immagina se dovessi in qualche modo ferirti. Morirei pur di farti felice, anche se uno come me può trasmetterti molto poco. L'altro giorno mi hanno chiesto quale fosse il regalo più bello che tu mi avessi fatto da quando ci siamo conosciuti, io ho risposto che mi hai regalato il mio sorriso. Mi hai fatto sorridere nonostante stessi crollando, e lo so che il palazzo che ti eri costruita si stava man mano sgretolando. Ho provato a sostenerlo insieme a te ma non ne sono stato capace, ci è crollato sulle spalle ed io non sono stato capace di difenderti.
Cosa ci resta adesso, solo macerie, macerie su cui ricostruire il nulla. Mi sento debole, mi sto addormentando sulla scrivania ormai bagnata dalle mie innumerevoli gocce di pianto, non importa, io resterò qui e quando avrai bisogno del mio aiuto, sarò al tuo fianco. Tu cercami nel tuo cuore, è proprio lì che io rimarrò. Sarò in silenzio e non farò rumore, ed ogni volta che qualcuno vorrà pugnalarti, io userò il mio corpo come scudo perché ti amo.
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L'ultimo respiro - La felicità non ci salverà
RandomRiuscireste mai a descrivere la felicità? Non credo, anzi sono certo che la risposta sarà un "No" secco. Basta questo per comprendere l'entità di questo "libro". La vita di un ragazzo, definito diverso da un sistema che in realtà non lo comprende, l...