V - Perché vuoi salvare gli altri?

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Sai, non so dirti cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, da quale parte stare o cosa sia il bene o cosa sia il male. Non sono Dio, non ho le capacità di giudicare una persona, io sono l'ultima ruota del carro e credimi giudicare non fa parte del mio essere.

Sono il primo ad aver sbagliato e non posso far altro che accertare ciò, ma questo ultimo sbaglio, il suicidio, mi permetterà di salvare la vita di molte altre persone. Se solo avessi le capacità di scrivere anche in una maniera migliore questo diario lo farei, ma non ne sono capace limito a sporcare queste dannate pagine con dello stupido inchiostro, per poi ricopiare come se fosse un compito in classe.

Più che compito in classe, questa la definirei la relazione della mia vita, di come sia andato tutto, dal primo giorno fino ad oggi. Ma tu che sei li seduta su quella sedia, distesa sul tuo divano o rannicchiata sul tuo letto, non fai altro che giudicarmi. 

Tu pensi di essere potente, tu credi di poter decretare quali siano le cose giuste che io compio e quali siano sbagliate. No. Credimi, tu non hai fatto altro che abbandonarmi al mio destino e se io sono arrivato a questo punto è perché tu hai deciso che io arrivassi a ciò. Questa non è la mia vendetta, no credimi, non ti torcerei nemmeno un capello a differenza di tutte le persone che ci sono state prima di me, vorrei solo salvare qualcuno e magari quel qualcuno sei proprio te. Vorrei essere in grado anche di salvare me stesso, ma questa barca ormai va a rotoli io non so come fare dannazione! 

Tu in questo momento, probabilmente, stai ridendo, oppure stai ascoltando tutte le canzoni che ti ho dedicato e forse scoppierai a piangere quando il notaio ti porterà la versione originale del mio diario, la versione che ho scritto apposta per te. Eppure questo forse non ti basterà, perché agli esseri umani non basta mai nulla, forse sei come tutte le altre persone e ti ho solo sopravalutata, forse sei lì a ridere di me, della mia morte o del mio essere.  

Volevo un abbraccio nei momenti più cupi della mia vita, volevo che ascoltassi i miei silenzi, che asciugassi le mie lacrime, che mi chiedessi "Fammi ascoltare la tua musica"! Invece no, ti sei spenta, te ne sei andata, mi hai lasciato da solo in quella piazza che puzza di hashish. 

Mi scoppia la testa, ho pianto troppo, ti lascio con questo silenzio, l'unico che mi terrà per sempre compagnia.

L'ultimo respiro - La felicità non ci salveràDove le storie prendono vita. Scoprilo ora