III - Hai mai amato?

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Ascoltami, cos'è l'amore per te? Io non riesco a dare una definizione completa, anzi anche neanche una minima. Però devo ammettere che alcuni comportamenti, alcuni modi di fare possono essere intravisti come un concetto relativo d'amore. Io, però, non riesco a capire cosa ci sia realmente dietro a tutto questo. Quindi non so dirti se realmente io abbia mai amato qualcuno ma per la definizione della terminologia amore d'altri io ho provato qualcosa. 

Ora come ora, mi sono spento e non posso provare più nulla (sia perché sono defunto, sia perché sono privo di vita interiore ormai da anni), però nel momento in cui io scrivo questo diario credetemi, provo rammarico. Non lo provo tanto per me, per quello che ho trascorso o quello che ci sarà dopo, provo rammarico per l'uomo e per la sua tremenda ed immensa stupidità. 

Sai cosa ti dico in maniera semplice e molto comprensibile? Se l'uomo fosse stato empatico, questo mondo funzionerebbe in una maniera eccezionale. Se ognuno riuscisse a comprendere l'altro io sarei ancora vivo, tu non leggeresti questo diario, non ci sarebbero state molte guerre e ci sarebbe stato molto meno egoismo. 

Da quel poco che riesco comprendere però, l'empatia è una dote destinata a pochi. Pochi riescono a guardare negli occhi  le persone e riuscire a comprendere cosa stiano provando in quel preciso momento. Per chi ha a propria disposizione questa abilità, da una parte è gratificante perché sei in grado di comprendere tutto ciò che ti circonda, dall'altro provi un profondo senso di oppressione perché non riesci a far nulla. Ti senti un piccino che lotta contro dei giganti eppure, vorresti dare molto di più di quello che effettivamente dai.

Però torniamo al concetto principale, ho mai amato? Si, ve lo dico gridando si ho amato, e credo di amare ancora, sai chi amo? Amo a te che sta leggendo questo diario e stai provando a capirmi, stai provando a studiarmi e stai cercando nella tua parte più profonda di ricambiare la follia del mio amore. Eppure tale follia ti diverte, ti ci vedo coinvolta. E' uno strano ballo quello che stiamo intraprendendo e tu sei il metronomo dei nostri passi. 

Questo diario, come questa stupida danza, si sta svolgendo passo dopo passo e tu che cerchi di dettare le regole in maniera trasversale, mi rendi folle. Sei quella stupida e dannata canzone che canticchio ormai da anni eppure quando ne ho necessità non ricordo mai il titolo, sei quella magia che mi fa sentire a casa ogni volta che sei con me. Sei la seconda parte di questo film che è stato tremendamente noioso nella sua prima metà. Tu sei tutto questo, tutto quello che un folle come me ha sempre cercato. 

Non ho ancora compreso chi o cosa tu sia, cosa tu voglia fare di me e del mio diario, del mio essere e del mio futuro, ma di una cosa è ne sono ormai certo e lieto, tu sei l'amore. Anche se non so di preciso cosa esso sia.

Stringimi forte perché fuori fa freddo.

L'ultimo respiro - La felicità non ci salveràDove le storie prendono vita. Scoprilo ora