Il giorno dopo mi svegliai sorridendo. Non avendo il turno di mattina avrei potuto dormire tranquillamente , dato che la notte prima non avevo chiuso occhio. Guardai la sveglia che segnava le 13:30 e sbadigliai stiracchiandomi . Mi alzai dal letto e andai in bagno. Spalancai gli occhi alla vista del mio riflesso allo specchio: capelli arruffati , occhiaie , occhi gonfi e un enorme macchia violacea sul collo . Portai istintivamente le dita a sfiorare quel lembo di pelle che la notte precedente era stato torturato. Alle 5 del mattino, prima di crollare nel letto , non feci caso al succhiotto dalle grandi dimensioni essendo sfinita dall'avventura notturna.
<Io lo uccido> pensai deglutendo al ricordo delle sue labbra sul mio collo.
"E adesso come ci vado a lavoro con questo" feci una smorfia. Decisi che ci avrei pensato dopo e scesi per mangiare qualcosa dato che il mio stomaco protestò più di una volta. Il campanello della porta suonò interrompendo la catena dei miei pensieri. Andai ad aprire non pensando al fatto che non avevo coperto il segno che Taehyung mi aveva lasciato. Mi ritrovai davanti una Jennie sorridente , che cambiò subito espressione non appena vide cosa avevo sul collo. Spalancò gli occhi e un'espressione stupita le si dipinse sul volto. Non appena realizzai a cosa fosse dovuta , portai la mano a coprire il collo,cercando di nascondere ciò che oramai era stato svelato .
"Mi Sun!" disse scioccata per poi sorridere maliziosamente, scostando la mia mano.
" Non è assolutamente quello che pensi" dissi in fretta .
"La mia migliore amica ha fatto ses-" le tappai la bocca con la mano guardandomi intorno per assicurarmi che nessuno avesse sentito dato che gridò come una pazza. La trascinai in casa e richiusi la porta dietro le mie spalle poggiando la schiena su di essa e sospirando di sollievo .
" Adesso tu mi devi spiegare cosa avete combinato !" disse ghignando maliziosamente .
"Non abbiamo combinato un bel niente ! Mi ha solo fatto questo !" dissi indicando la macchia violacea. Jennie mi osservò minuziosamente per capire se stessi mentendo , ma non trovò traccia di bugia nel mio volto.
"Va bene ti credo" disse rilassandosi .
" Ciò non significa che scamperai dal mio interrogatorio, lo sai vero?" disse assottigliando gli occhi a mandorla e puntandomi l'indice contro con fare minaccioso. Sbuffai e le iniziai a raccontare la bellissima notte che passai insieme al ragazzo di cui mi ero innamorata .Mi ascoltò in silenzio, guardando attentamente ogni mia espressione mentre parlavo di lui, la mia notte stellata. Jennie era sempre stata brava ad ascoltare , sapeva rimanere in silenzio e assorbire ogni informazione le dessi.
"Ti sei innamorata di lui, non è così Mi Sun?"chiese dopo che finì il discorso .
Sospirai per poi sorridere.
"Se mi sono innamorata? No affatto , penso di esserlo sempre stata." risposi sorridendo .
"Penso di essermi innamorata di lui la prima volta che l'ho visto , quando si sedette di fronte a me con quel sorriso quadrato. Eppure me ne sono resa conto soltanto ieri, guardandolo puntare il dito contro le stelle e ridere come un bambino. "
dissi guardando la mia migliore amica difronte a me . Sorrise abbracciandomi forte
"La mia piccola Mi Sun si è innamorata" disse accarezzandomi la testa
"Se ti farà soffrire se la dovrà vedere con me" disse sollevando un pugno per aria con un espressione corrugata sul volto. Scoppiai a ridere a quella visione abbracciandola ancora più forte. Dopo mezz'ora Jennie se ne andò ed io rimasi sola nel silenzio della casa . Cominciai a pensare a Taehyung : da quando era entrato nella mia vita i miei pensieri erano tutti rivolti a lui , mi aveva incasinato la testa e anche tanto.
Scossi il capo per tentare di farlo uscire dalla mia testa ma oramai era entrato anche nel mio cuore .
Sbuffai e salii le scale entrando poi nel piccolo bagno per tentare di coprire il succhiotto con il fondotinta . Dopo un po' di tentativi ci riuscì anche abbastanza bene così inizia a prepararmi per andare a lavoro. Dopo un' ora ero già fuori casa diretta verso la biblioteca . Il tempo passò velocemente e arrivò l'orario di chiusura . Una volta uscita dal l'edificio il telefono cominciò a squillare. Lessi il nome di mia madre sullo schermo e accettai la chiamata portandomi il cellulare all'orecchio
"Mamma! " risposi sorridendo, felice di sentirla .
"Mi Sun ..." il suo tono basso di voce mi fece preoccupare .
"Mamma cosa è successo?" le chiesi allarmata
" Mi Sun ... tuo padre è uscito dalla prigione ... e vuole vederti. È in Corea , non so come abbia fatto a trovarci ." mi fermai di colpo e la mia espressione si fece buia. Spalancai leggermente gli occhi .
"C-cosa? Q-questo non è possibile" dissi con voce tremante e con gli occhi lucidi .
" Mi dispiace tesoro , mi ha chiamato e gli ho detto che non avresti voluto vederlo e di non farsi vedere neanche più da me . Ma ha insistito e poi mi ha chiuso il telefono in faccia. Stai attenta per favore" disse con voce tremante anche lei.
"Si" risposi fredda.
"Ciao Tesoro" disse con la preoccupazione nella voce
"Ciao" risposi per poi attaccare.Rimasi immobile.
Una goccia d'acqua cadde sulla mia guancia e fu seguita da molte altre non appena iniziò a diluviare. Inizia a piangere e le mie lacrime salate si mischiarono alla pioggia . Iniziai a correre a perdi fiato fino a raggiungere casa di Taehyung. Il cancello era aperto entrai e raggiunsi la porta sulla quale bussai ripetutamente ,presa da un attacco di panico.
"Taehyung!" urlai . Dopo pochi secondi la porta si aprì rivelandomi un Taehyung con un'espressione confusa che si tramutò in una preoccupata non appena mi vide in quelle condizioni.
" Sun cosa è successo ?" chiese preoccupato . Scoppiai a piangere ancora più forte e mi buttai tra le sue braccia bagnandolo tutto .Dopo lo shock iniziale mi abbracciò anche lui e iniziò ad accarezzarmi i capelli bagnati , sussurrandomi parole dolci all'orecchio. Restammo così per un po' e poi mi staccai da lui .
"Scusa" gli dissi abbassando lo sguardo .
"Non dirlo neanche per scherzo Sun " disse chiudendo la porta .
"Ti do dei vestiti asciutti , puoi farti una doccia" disse sparendo in camera sua e tronando con una sua felpa e dei vecchi pantaloni di una tuta.
"Il bagno è la seconda stanza a destra" disse indicandomi la stanza . Mi tolsi le scarpe e mi diressi dove Tae mi aveva indicato . Chiusi la porta dietro di me e sospirai cercando di non farmi prendere da un'altro attacco di panico . Feci una doccia veloce e mi cambiai indossando la tuta e la felpa . Quest'ultima aveva il suo odore addosso e ciò mi fece rilassare . Uscì dal bagno e mi diressi verso il salone dove trovai Taehyung con una tazza in mano intento a poggiarla sul tavolino di fronte al divano . Si girò verso di me sorridendomi.
" Ti ho preparato un tè" disse con il suo sorriso quadrato.
"Grazie" risposi sorridendo a mala pena.
Mi avvicinai .
"Siediti pure sul divano vado a prendere una coperta" disse andando di nuovo in camera . Mi sedetti e presi la tazza di tè tra le mani riscaldandole . Dopo poco il castano torno con una coperta che mi avvolse attorno alle spalle . Si sedette di fronte me guardandomi bere dalla tazza. Il silenzio invase la stanza .
"Hai voglia di parlarne?" domandò guardandomi negli occhi . Lo guardai e abbassai lo sguardo.
"Puoi dirmi tutto , lo sai Sun?" una lacrima solcò la mia guancia e si andò a schiantare sul tessuto della tuta grigia, seguita da molte altre. Il pittore se ne accorse e si precipitò accanto a me .
"Hey" disse abbracciandomi. Fu in quel momento che iniziai a singhiozzare e lui mi strinse ancora più forte a se, accarezzandomi la schiena.
"Va tutto bene" sollevò il mio viso pieno di lacrime salate sorridendo.
"Va tutto bene , ci sono io con te" disse asciugando le goccioline di acqua salata sulle mie gote. Lo guardai con occhi lucidi e mi calmai. Smisi di piangere e portai le mie braccia attorno al suo collo stringendolo forte a me. Inalai il suo profumo e sorrisi. Era incredibile l'effetto che mi faceva quel ragazzo.
"Grazie" gli sussurrai . Portò le sue braccia intorno ai miei fianchi e mi strinse a se per poi allontanarsi e stamparmi un bacio sulla fronte .
"Raccontami" disse accarezzandomi i capelli .
" Mio padre... lui è...è uscito dal carcere e adesso vuole vedermi . È qui in Corea ." dissi guardandolo negli occhi .
" Non ho tratti orientali perché il mio vero padre è italiano. Faceva del male alla mamma e aveva problemi con l'alcol . Così un giorno , quando provò a fare del male anche a me , la mamma riuscì a denunciarlo e finì in carcere.Dopo che fu arrestato mamma incontrò il signore Park , se ne innamorò e ci trasferimmo qui con lui . Adesso che ha scontato la sua pena ci ha rintracciate e vuole vedermi, ma io non voglio farlo" abbassai lo sguardo e sospirai , sentendomi libera dal peso sul petto che mi opprimeva. Rimase in silenzio per tutto il tempo ascoltandomi .
"È giusto che tu non voglia vederlo , hai paura che vi possa fare del male di nuovo . Ma ti posso giurare che finché sarò al tuo fianco non gli permetterò di toccarti neanche con un dito" disse guardandomi negli occhi e accarezzandomi elle guance con il pollice .
"Grazie" dissi sorridendo
" Di niente Sun" sorrise anche lui . Ci guardammo negli occhi e lui si avvicinò poggiando le sue labbra sulle mie in un veloce bacio casto. Mi sorrise e giurai di voler rimanere così per sempre .
"Hai fame?" chiese dopo aver sentito il mio stomaco brontolare.
"Un po'" risposi imbarazzata . Lui ridacchiò e si alzò dal divano prendendomi per il polso e trascinandomi in cucina .
"Ramen?" chiese sorridendo entusiasta .
" Ramen" risposi ridacchiando .
Preparò la cena e dopo poco eravamo a tavola a gustarci un buon pasto caldo. Una volta finto di mangiare lo aiutai a sparecchiare e a lavare i piatti . Mentre insaponava per sbaglio gli fini un po' di schiuma sulla guancia . Scoppiai a ridere e il castano mi guardò confuso .
" Hai un po' di schiuma qui" riposi passando il pollice nel punto insaponato . Rimase a guardarmi con un sorrisino dipinto sul volto e poi si avvicinò , prese un po' di schiuma e me la mise sulla punta del naso
"Hey"esclamai .Lui scoppiò a ridere contagiando anche me . In quel momento , guardati da fuori potevamo sembrare due scemi e in fondo lo eravamo. Quando smettemmo di ridere lui mi guardò intensamente.
"Sei bella quando ridi " disse con quel suo sguardo profondo nel quale mi sarei persa molto volentieri.
"Anche tu . Anzi direi che sei bellissimo sempre ." risposi guadandolo negli occhi con un coraggio mai visto prima . Sorrise e si asciugò le mani .
"Grazie" disse leggermente imbarazzato .
"Di niente oppa " riposi con un sorrisino. A quelle parole si immobilizzò e il suo volto cambiò espressione .
"Come mi hai chiamato?" disse con voce roca .
"Oppa" risposi deglutendo. Cominciò ad avvicinarsi lentamente guardandomi intensamente dal l'alto al basso ed io cominciai a indietreggiare istintivamente , finendo con le spalle contro il muro. Si avvicinò fino a schiacciare il suo corpo sul mio con un ghigno sul volto.Mise le sue braccia ai lati della mia testa facendomi rabbrividire. Il suo odore inebriò i miei sensi e le sue labbra raggiunsero il mio orecchio.
"Non farlo più piccola , non ti conviene" disse con voce profonda e roca. Sentii le gambe cedere ma mi fu impossibile cadere perché il corpo del castano mi sorreggeva. Deglutii e mi morsi il labbro.
"Va bene ...oppa" rabbrividì quando il ghigno si allargò sul suo volto .
"Lo hai voluto tu Mi Sun" sussurrò . In un attimo le sue labbra furono sulle mie .Mi prese i polsi e li bloccò al muro , schiacciandosi ancora di più contro il mio corpo. Con la lingua chiese il permesso ed io glielo diedi . Le nostre lingue iniziarono a giocare tra di loro facendomi perdere la testa. Le mie dita finirono trai capelli del castano stringendoli. Quando si staccò mi morse il labbro . Gemetti a quel gesto e il pittore mi guardò con un ghigno. Si avvicinò al mio collo respirando su di esso è procurandomi mille brividi lungo la schiena. Iniziò a lasciare baci caldi su di esso , mordicchiando qualche lembo di pelle che divenne violaceo. Stava dipingendo la tela bianca del mio collo con il suo marchio , e mi piaceva da morire. Presi il suo volto tra le mani avvicinandolo al mio e baciandolo come se ne dipendesse la mia vita, e forse in quel momento era davvero così. Le sue mani si spostarono dai miei polsi ai miei fianchi, che strinse con fare possessivo facendo incontrare i nostri bacini. Gemetti tra le sue labbra e dal sorrisetto che fece potei capire che ne fu soddisfatto. Dai fianchi le mani del pittore raggiunsero la mia schiena che percorse fino ad arrivare alla parte più bassa di essa. Esitò avvicinandole ai miei glutei e ,non avendo ricevuto protesta,le strinse attorno ad essi. Allacciai le braccia attorno al suo collo ,stringendolo a me. Ad interrompere il silenzio della stanza vi era solo il suono delle nostre labbra che si incontravano e delle nostre lingue che giocavano a rincorrersi. Con uno scatto agile fece allacciare le mie gambe al suo bacino e mentre le nostre labbra si muovevano le une sulle altre , mi portò nella sua stanza, adagiandomi delicatamente sul materasso e mettendosi a cavalcioni sul mio corpo. Le sue dita iniziarono a percorrere ogni centimetro del mio viso per poi scendere lungo il collo pieno di suoi marchi fino ad arrivare ai miei seni. Mi guardò come per chiedere il permesso e io annuì .
"Puoi toccarmi Tae , anzi direi che dovresti proprio farlo" dissi guardandolo intensamente. Sorrise e mi tolse la felpa che mi aveva prestato. Rimase per pochi secondi ad osservarmi e io divenni rossa dal l'imbarazzo. Sorrise e riprese il suo percorso lì dove lo aveva interrotto passando le sue dita lunghe sui miei seni ricoperti dal reggiseno. Iniziò a lasciare baci umidi sulla parte scoperta facendomi reclinare la testa. Sospirai per la piacevole sensazione. Il castano decise di togliere quel pezzo di stoffa che ricopriva la mia pelle e rabbrividì dal l'imbarazzo. Sorrise ancora.
"Sei davvero bella" disse tornando a lasciare baci sui mie seni ormai scoperti .Gemetti quando li morse leggermente.Poi scese sulla mia pancia facendogli una pernacchia sopra e facendomi ridere per il solletico. Ridacchiò anche lui.In quel momento afferrai i lembi della sua felpa e gliela tolsi osservando il suo bellissimo fisico e facendolo poi stendere completamente su di me.
"Mi sentivo troppo nuda" alzai le spalle e lui ridacchiò baciandomi la punta del naso.Poi si avvicinò al mio orecchio .
" Voglio farti rilassare stasera, me lo permetterai?" disse guardandomi negli occhi . Annuì non capendo dove volesse arrivare. Lo scoprii poco dopo quando la sua mano mi accarezzò la pancia fino ad arrivare al mio basso ventre. Mi guardò per chiedermi il permesso e quando capì , annuì imbarazzata. Le sue lunghe dita fredde si infilarono sotto le mie mutandine e raggiunsero la mia intimità , facendomi trattenere il respiro al contatto.
" Respira Sun, rilassati" mi sussurrò con voce roca e profonda. Così feci e il castano iniziò a compiere movimenti circolari facendomi gemere.
Dopo pochi minuti in cui mi stavo abituando il pittore inserì un dito facendomi sussultare e muovere irrequieta.
"Shh rilassati , è tutto okay " disse accarezzandomi i capelli . Mi rilassai completamente . Il castano iniziò a muovere il dito lentamente per poi aumentare il ritmo e aggiungere un'altro .Il piacere pervase il mio corpo e la mia mente e iniziai a gemere ripetitivamente . Quando arrivò a toccare un punto in particolare cacciai un urletto , che lui coprì con le sue labbra sorridendo. Dopo qualche minuto raggiunsi l'apice e lui tirò fuori le dita osservandomi soddisfatto. Si abbassò e mi riempì di baci il volto e io ridacchiai avvicinandolo a me e baciandolo. Mi rivestii e lo fece anche lui.
" Dovrei tornare a casa , domani devo andare a lavoro presto" dissi guardandolo imbarazzata .
"Ti accompagno" disse sorridendomi .
" Grazie e scusami " dissi abbassando lo sguardo.
"Stai scherzando Sun? Non ti devi scusare di niente! Mi è piaciuto passare del tempo con te " disse ghignando . Gli colpii la spalla e lui scoppiò a ridere. Mi accompagnò a casa con la macchina . Una volta arrivati di fronte all'edificio uscì da veicolo e mi aprì la portiera .
"Prego principessa" disse con una voce strana inchinandosi goffamente. Scoppiai a ridere .
"La ringrazio mio cavaliere" ridacchiai .Corse ad abbracciarmi e lo strinsi forte inalando il suo profumo.
"Grazie Tae" gli dissi sorridendo . Mi accarezzò le guance e mi posizionò un casto bacio sulle labbra.
"Di niente Sun" sorrise. Gli accarezzai il viso e lui chiuse gli occhi per poi prendere la mia mano e baciarla. Sorrisi .
" Ci vediamo domani all'art caffè?" domando speranzoso .
"si certo" risposi entusiasta.
"Allora a domani Mi Sun!" disse entrando in macchina e partendo .
" A domani Kim Taehyung " sussurrai sorridendo.
~Angolo autrice~
Eccomi sono tornata!! Scusate l'attesa ma è stata dura scrivere questo capitolo. Spero che vi sia piaciuto. Un bacio 💋
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Falling in love in a coffe shop [K.th]
FanfictionMi Sun è una ragazza ama passare il tempo all'art caffè .Cosa succede quando un ragazzo un po' strano si siede davanti a lei? Dal capitolo 1 "Comunque non mi sono presentato scusami. Sono Taehyung, Kim Taehyung " disse porgendomi la mano. La strins...