Chapter 12

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La luce che penetrò dalla finestra dell'ospedale mi destò dal mio sonno. Sbadigliai e mi stiracchiai alzandomi da quella posizione scomoda, che mi aveva provocato un gran mal di schiena. Abbassai lo sguardo e notai la mia mano ancora stretta a quella del pittore steso sul lettino e mi si spezzò il cuore a quella vista. Iniziai a compiere movimenti circolari con il pollice, sul dorso della sua mano.
"Mi manchi" dissi con le lacrime agli occhi, i quali alzai verso l'alto per tentare di trattenerle. Lasciai la sua mano e mi alzai dirigendomi verso il  bagno della stanza d'ospedale in cui mi trovavo dalla sera precedente. Mi specchiai e quasi mi spaventai alla vista del mio aspetto pietoso. Passai una mano tra i capelli e tentai di respirare e di non collassare li sul pavimento. Mi appoggiai al lavandino per poi aprire il rubinetto e sciacquarmi il viso. Sospirai e mi asciugai con un asciugamano lì accanto. Tornai di là e mi sedetti nuovamente accanto al castano per poi perdermi a fissare un punto indefinito, incantata, fin quando la porta si spalancò e la figura di un dottore entrò nella stanza. Mi alzai di scatto.
"Buongiorno Signorina, stia tranquilla. Sono venuto per visitare il paziente e accertarmi che stia bene" disse l'uomo in camice bianco avvicinandosi al lettino e cominciando a controllare Taehyung. Dopo svariati minuti si voltò verso di me guardandomi.
"Signorina ,Taehyung hai dei valori troppo bassi potrebbe entrare in coma oppure svegliarsi." disse dispiaciuto.
"C-coma? I-io.." iniziai a piangere, singhiozzando e il dottore si avvicinò poggiandomi una mano sulla spalla.
"Mi dispiace. Faremo il possibile per poterlo salvare" disse sorridendo lievemente e andandosene. Rimasi immobile, come se fossi congelata, con il cuore spezzato. Non sarei sopravvissuta senza di lui, non sarei più riuscita a respirare perché lui è la mia aria. Non posso stare senza la mia notte stellata. In un secondo rividi tutti i momenti passati con lui, dalla prima volta in cui lo vidi all'art caffè ad adesso, steso in un lettino d'ospedale tra la vita e la morte, tutto per colpa mia. In quel momento, come se avesse percepito il mio dolore e fosse venuto ad assorbirne un po', entrò nella stanza il corvino. Gli sorrisi e gli feci un cenno con il capo in segno di saluto e lui fece lo stesso, per poi avvicinarsi e abbracciarmi forte. Lo strinsi più che potei mentre qualcosa che non pensavo potesse mai accadere si verificò proprio sotto i miei occhi. Yoongi aveva iniziato a singhiozzare sulla mia spalla, mentre mi stringeva a se talmente forte che quasi smisi di respirare. Per un attimo rimasi sorpresa ma poi iniziai ad accarezzargli i capelli lentamente, e si calmò pian piano tornando a respirare regolarmente.
"È il mio migliore amico, non posso perderlo" disse con voce spezzata.
"Lo so" risposi "Neanche io voglio perdere la persona di cui sono follemente innamorata." dissi sorridendo amaramente.
"Com'è stato?" domandò il corvino, lasciandomi perplessa.
"Com'è stato cosa?" domandai aggrottando le sopracciglia.
"Farci l'amore intendo." disse lasciandomi sorpresa. Ma poi realizzai che era Yoongi e che era anche molto intuitivo.
"Bellissimo. Il momento più bello della mia vita" sorrisi al ricordo di quella notte.
"E te? Com'è stato fare l'amore con Jimin?" chiesi curiosa.
"È stato come se finalmente dopo anni avessi trovato il pezzo del puzzle mancante. Mi sono sentito completo e al settimo cielo. Ho avuto paura all'inizio, quando mi sono innamorato di lui intendo. Non pensavo che mi potessero piacere i ragazzi oltre che le ragazze." disse ancora stretto a me. Rimasi sorpresa dalla rivelazione del corvino e arrossii al ricordo dei complimenti e delle occhiatine che Yoongi mi lanciava.
"Quindi sei bisex?" domandai.
" Direi più che non mi interessa il sesso della persona che amo. Questo l'ho realizzato con Jimin." disse sorridendo e allontanandosi dall'abbraccio. Sorrisi anche io e mi sedetti nuovamente sulla sedia.
"Dovresti andare a casa a riposarti,Mi Sun" disse il corvino guardandomi preoccupato. Scossi la testa e guardai in basso.
"No, non voglio" dissi guardando il castano.
"Non voglio lasciarlo" dissi stringendogli la mano.
"Mi Sun... tu devi andarti a riposare e cambiare starò io con lui e se ci sarà qualche novità ti avviserò immediatamente. Gli altri stanno arrivando e Jin ti accompagnerà a casa." disse deciso.
"Yoongi..." dissi con le lacrime agli occhi.
"Andrà tutto bene Sun" sorrise e mi diede un bacio sulla fronte, chinandosi dato che ero seduta. Annuii anche se non del tutto convinta e iniziai a recuperare le mie cose.
"Come tornerò in ospedale?" domandai incerta al corvino.
"Jin" disse con un'alzata di spalle che mi fece scoppiare a ridere. Rise anche lui.
"Sei molto più bella quando ridi Sun" sorrise e lo feci anche io.
"Anche tu Black" risposi facendogli l'occhiolino e sorprendendolo.
"Questo da te non me lo aspettavo Red" scosse la testa fingendo di essere deluso. Ridacchiai e scossi la testa anche io.
"Grazie Yoongi" dissi guardandolo negli occhi e sorridendo appena.
"Grazie a te, Sun" fece un cenno con la testa e in quell'istante entrarono gli altri ragazzi ai quali sorrisi leggermente. Jungkook si avvicinò lentamente a me e al lettino e mille lacrime cominciarono a scorrere sul suo viso. Mi si spezzò il cuore a quella vista e accarezzai il braccio del corvino cercando in qualche modo di dargli conforto. Si girò verso di me e mi abbracciò stringendomi tra le sue possenti braccia. Sorrisi e gli accarezzai i capelli di seta, scuri come la pece. Poco dopo si rialzò e si allontanò dal lettino ma non prima di avermi sorriso. Con passi lenti e indecisi Jin mi raggiunse e poggiò delicatamente una mano sulla mia spalla, quasi timoroso che se avesse esercitato più forza sarei crollata in mille pezzi. Alzai il capo e gli sorrisi lievemente per poi rivolgere lo sguardo verso Taehyung.
"Ci vediamo tra poco" sussurrai al castano anche se consapevole che non mi avrebbe risposto.
Uscii dalla stanza con Jin alle mie spalle, il quale mi scortò fino alla sua macchina. Una volta entrata nel veicolo mi misi la cinta e mi appoggiai al sedile sospirando. Quando salì anche il più grande e mise in motore la macchina un silenzio di tomba ci circondò.
"Lo so che è difficile Mi Sun. Lo è per tutti" disse Jin mantenendo lo sguardo sulla strada.
"Lo so. Ma non riesco a stargli lontano, neanche per poco tempo."
"Lo ami tanto, non è così?" disse sospirando e guardandomi con la coda dell'occhio.
"Si lo amo anche più di me stessa... e se lo dovessi perdere significherebbe che una parte di me se ne andrebbe con lui" risposi guardando il finestrino.
"Mi dispiace Sun"
"Anche a me, Jin" sospirai.
"Andrà tutto bene Sun, vedrai..." disse non appena arrivò davanti al cancello della mia casa. Annuii e scesi dalla macchina ringraziando il ragazzo castano.
"Sun!" mi richiamò poco prima che entrassi in casa.
"Riposati e quando sei pronta chiamami. Ti verrò a prendere."
"Grazie Jin" sorrisi debolmente e lo salutai con la mano entrando in salotto. Richiusi la porta e mi ci poggiai con la schiena. Sospirai e andai immediatamente in bagno a farmi una doccia. Dopo aver finito di fare tutto ed essermi riposata un po' chiamai Jin che dopo pochi minuti mi venne a prendere. Arrivammo all'ospedale per le 16:30 e mi precipitai subito verso la stanza numero 629. Quando entrai vidi Jimin affianco al letto del castano e gli altri in piedi accanto a lui. Non appena mi videro mi sorrisero debolmente e Jimin si alzò vendendomi ad abbracciare. Lo strinsi forte a me e quando ci staccammo guardai Yoongi sorridermi.
"Hey Black!" dissi facendogli un cenno con il capo.
"Red" rispose sorridendo per poi farmi l'occhiolino. Scossi la testa ridacchiando e mi avvicinai al lettino sedendomi sulla sedia accanto ad esso.
"Noi ce ne stiamo andando" disse Namjoon sorridendomi leggermente. Annuii ringraziandolo.
"Ciao Sun!" esclamò Hobi sorridente come al solito. Hoseok era così, cercava sempre di portare la luce anche nelle situazioni più buie.
"Ciao Hobi" ridacchiai e salutai i ragazzi con la mano mentre sparivano dietro la porta. Mi girai a guardare il pittore e gli afferrai la mano facendo intrecciare le nostre dita.
"Mi manchi Kim Taehyung. Mi manchi da morire. Mi manca il tuo sorriso quadrato, il tuo odore e il tuo fare da bambino. Mi manca il tuo entusiasmo, il modo in cui mi guardi quando mi dipingi, facendomi sentire nuda. Mi mancano i tuo bellissimi occhi in cui mi perdo ogni volta e le tue mani che stringono le mie, che vagano sul mio corpo. Mi mancano le tue labbra sulle mie e il loro sapore. Mi manca la mia notte stellata. Per favore torna da me." dissi e iniziai a piangere con il volto rivolto verso il materasso.Dopo qualche minuto mi alzai e mi diressi verso la porta
"Vado a prendere qualcosa da mangiare" dissi tirando sul con il naso e asciugandomi le lacrime con il dorso della mano. Proprio quando stavo per aprire la porta mi bloccai.
"Anche tu mi manchi tanto Mi Sun" gli occhi si riempirono di lacrime e mi girai lentamente per accertarmi di non aver avuto allucinazioni uditive. Fu allora che lo vidi sul quel lettino con gli occhi profondi che mi fissavano e un sorriso quadrato, il più bello che abbia mai visto, dipinto sul suo volto. Mi precipitai accanto a lui e lo strinsi delicatamente tra le mie braccia mentre fiumi d'acqua salata sgorgavano dai miei occhi inondando il castano.
"Pensavo che non ti saresti svegliato più." sospirai sollevata non appena mi allontanai da lui sedendomi sulla sedia accanto al lettino.
Mi guardò con un sorrisino malizioso che mi fece alquanto preoccupare.
"Davvero il mio sguardo ti fa sentire nuda?" disse con un ghigno, seppur debole, dipinto sul volto. Arrossii.
"M-ma t-tu hai sentito tutto?" domandai imbarazzata.
"Direi di sì" disse facendomi l'occhiolino
"Alla fine comunque ti ho vista nuda quindi non capisco perché arros-" lo interruppi.
"Yah Kim Taehyung !" dissi alzandomi velocemente dalla sedia, ancora più rossa se possibile. Lui ridacchiò e a quel suono rilassai completamente i muscoli, dapprima tesi come le corde di un violino. Scossi la testa e mi diressi verso la porta afferrando la maniglia e tirandola verso il basso.
"Dove vai?" domandò il pittore preoccupato e indebolito.
"A chiamare il dottore, torno subito" sorrisi per poi andare a cercare l'uomo dal camice bianco. Non appena lo informai del risveglio del pittore si precipitò nella sua stanza per visitarlo e io approfittai per chiamare Yoongi.
"Pronto?" rispose con voce roca e assonnata. Ridacchiai al pensiero che si fosse appena svegliato, o meglio che lo avessi svegliato proprio io.
"Tae si è svegliato, il dottore lo sta visitando" dissi felice. Dall'altra parte della cornetta sentii il corvino urlare la notizia e poi un gran trambusto e delle urla.
"Arriviamo." disse sbrigativo Yoongi per poi attaccare.
"Ciao anche a te..." sussurrai per poi alzare le spalle e posare il telefono nella tasca posteriore dei jeans. Sospirai e mi voltai in direzione della porta, dalla quale uscii il dottore sorridente.
"Signorina, il suo ragazzo si è ripreso abbastanza bene. Nonostante ciò dovrà rimanere ricoverato per alcuni giorni per degli accertamenti. Comunque è fuori pericolo e si riprenderà stia tranquilla." disse sorridendo. Sorrisi anche io e lo ringraziai.
"Posso tornare in stanza con lui?" domandai insicura.
"Certo" esclamò il dottore per poi salutarmi e percorrere il corridoio fino ad un'altra stanza. Io rientrai in quella di Taehyung e mi avvicinai al castano che nel frattempo si era alzato lo schienale del letto. Mi sorrise e il mondo parve riacquistare colore. Mi avvicinai e gli stampai un lieve bacio sulla fronte, ma quando feci per allontanarmi mi prese per il polso e mi fece ricadere sul lettino. Afferrò il mio volto con le sue grandi mani calde e lo avvicinò al suo facendo unire le nostre labbra. In quel preciso istante tornai a vivere e sorrisi nel bacio.
"Ti amo Mi Sun" disse guardandomi negli occhi e accarezzandomi con il pollice della mani destra la guancia e con l'altra portò una ciocca di capelli ribelli dietro l'orecchio.
"Ti amo Kim Taehyung" fummo interrotti dagli altri che si precipitarono in fretta nella stanza riempiendola di schiamazzi. Vidi Taehyung sorridere ad ognuno di loro e mi innamorai ancora di più. Mentre osservavo il gruppo di amici ricongiungersi mi resi conto che avrei voluto passare una vita intera a guardarlo ridere. A guardare ridere la mia notte stellata.

~Spazio Autrice~
sono tornata! scusate l'assenza ma sono stata molto impegnata ultimamente e non sono riuscita a pubblicare. Spero che vi sia piaciuto😘

Falling in love in a coffe shop [K.th]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora