Ah Harry?

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Quella domenica mattina mi svegliai piuttosto tardi e stiracchiandomi entrai in cucina. Tre paia di occhi si posizionarono su di me guardandomi dalla testa ai piedi, io aggrottai le sopracciglia confusa.

«Cosa?» chiesi esasperata dopo dieci minuti.

I tre si scambiarono un occhiata e poi tornarono a guardami, rendendomi ancora più confusa.

«C'era un ragazzo in mutande in cucina quando mi sono svegliata e io sono sicura di non aver portato a casa nessuno ieri sera, oltre loro due.- disse Queenie indicando Niall e Georgia che il fine settimana dormivano da noi abitualmente. -Poi tu sei entrata in cucina conciata così, cosa dovrei pensare?» chiese maliziosa.

Io, se possibile, ero ancora più confusa di prima. Guardai verso il basso per controllare il mio abbigliamento e vidi che indossavo solo una felpa blu lunga appena fin sotto al sedere con scritto sul petto "NYU" e il logo della mia università. Niall mi aveva già visto altre volte in queste condizioni e non ci aveva mai fatto troppo caso quindi non me ne curai. Poi pensai al ragazzo di cui Queenie aveva parlato ma non mi venne in mente niente; di prima mattina facevo fatica a collegare le cose. Le chiesi di cosa stesse parlando legando i miei capelli in una crocchia e cominciando a prepararmi del caffè.

«Mh, vediamo... Riccio, alto, occhi verdi, bel fisico, figo, molto scopabile, ti dice niente?» chiese descrivendo il ragazzo.

Io ci pensai un po' poi collegai e «Ah, Harry?» chiesi tranquilla.

«Non lo so come si chiama, quando l'ho visto non era certo il suo nome a catturare la mia attenzione.- rispose mettendo su un sorrisetto perverso che la diceva lunga. -Peccato si sia dileguato subito dicendo che doveva prendere una cosa in camera.- continuò assumendo un cipiglio deluso. -Comunque te lo sei scopata?» tornò ad usare il suo tono malizioso.

Niall e Georgia mi guardavano in attesa di una risposta. La mia vita sessuale sembrava essere diventato il centro dei loro interessi.

«No, lui, beh... Come dire, lui è...» non sapevo se dirlo o meno, Harry la sera prima mi aveva detto che nessuno sapeva che stesse con un ragazzo quindi probabilmente avrei dovuto stare zitta.

Fortunatamente qualcuno venne in mio soccorso. «Gay.» quando mi voltai trovai proprio Harry con addosso dei pantaloni della tuta grigi e una felpa rossa con su scritto "Manchester United".

Si alzò un coro di "ohh" tra i miei amici.

«Che peccato.» si rabbuiò la mia migliore amica. Non cambiava mai.

«Oh, sono sicuro che il mio ragazzo non la pensi allo stesso modo.» rise Harry.

«Eh, cazzo, ci credo. Venderei un rene per essere al suo posto.» commentò Queenie ridendo.

Anche io, Niall e Georgia ci unimmo alle loro risate, poi io ed Harry ci sedemmo al bancone con le nostre tazze di caffè davanti.

«Comunque, Harry, perché hai passato la notte qui?» chiese Georgia curiosa.

«Ho litigato con il mio ragazzo.» disse scrollando le spalle.

«Vi conoscete da tanto tu e Scar?» fu il turno di Niall di fare domande.

«Ci siamo conosciuti ieri sera alla festa in spiaggia, c'eravate anche voi?» chiese.

«COSA?! Ti porti gli sconosciuti a casa? Sei impazzita?!» urlò Queenie guardandomi sconvolta, ignorando la domanda di Harry.

«Stai scherzando? Tu porti a casa sconosciuti quasi ogni sera!» le feci notare divertita.

Lei stette zitta per un po' poi annuì dandomi ragione.

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