"Non ci posso credere!! Gli hai detto veramente di sì! E io che pensavo che il mio discorso non fosse servito a niente!" in questo momento Liv è entusiasta il triplo di me.
"Eiei calmati! Gli ho voluto dare una possibilità ma non so se ci sarà mai qualcosa tra noi due" affermo seria.
"Perché? Hai già un ragazzo a Londra, vero? Clary, lo sai che le relazioni a distanza non durano mai, soprattutto se siete in due emisferi diversi! Quindi secondo me dovresti lasciarlo subito, almeno soffri di meno" non so se questa ragazza sia una veggente o mi abbia solamente stalkerata, fatto sta che ha indovinato, solo che il ragazzo in questione l'ho lasciato ancora prima di partire.
"Ma quale ragazzo a Londra? Io non ho proprio nessuno, e avere un ragazzo ora è l'ultimo dei miei pensieri" sbotto.
"Va bene, scusami" afferma in modo offeso e si gira verso il prof.
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Al suono della campanella che annuncia la fine delle lezioni raccolgo le mie cose e mi dirigo verso l'uscita, non posso sopportare di stare un minuto di più dentro queste mura, quindi decido di saltare anche il pranzo in mensa.
Per strada mi fermo in un bar vicino alla spiaggia e dato che non ho intenzione di digiunare ordino un panino e una coca cola. Appena finisco di mangiare l'ultimo boccone mi vibra il telefono. Lo afferro subito e guardo il mittente: Luke. Alzo gli occhi al cielo, che altro vuole adesso?
Non ti ho vista a pranzo oggi, che fine hai fatto? -L
Digito velocemente la risposta anche se vorrei ignorare il suo messaggio. Non voglio che mi rovini ulteriormente la giornata, come ha già fatto prima all'intervallo.
Non che siano affari tuoi, ma sono uscita prima da scuola e mi sono fermata in un bar a mangiare da sola.
Certe volte mi stupisco della mia simpatia verso le altre persone. La risposta non tarda ad arrivare.
Capisco. Comunque, volevo proporti di andare a fare qualcosa insieme stasera, so che ti annoierai a morte insieme ad Alex :) -L
Un sorriso involontario si crea sul mio viso. Ho l'istinto di rispondergli di sì ma questo vorrebbe dire che ha vinto lui e che aveva ragione, quindi rifiuto, anche se a malavoglia.
Non se ne parla. Ho accettato di uscire con Alex perché lo voglio davvero, e di sicuro mi divertirò di più con lui che con te.
3 bugie in una sola frase, devo ammettere che sono davvero brava a mentire, soprattutto a Lucas. Premo il tasto invio e, dopo aver avvisato mio padre che stasera uscirò con i miei amici, spengo il cellulare e lo getto nello zaino, voglio stare da sola per qualche ora.
Dopo aver pagato il pranzo esco dal bar e mi dirigo verso la spiaggia, il luogo che riesce a rilassarmi più di qualsiasi altra cosa, o almeno quasi. Come al solito mi siedo sulla sabbia morbida e dorata e mi tolgo le scarpe e le calze, così che possa infilare i piedi nell'acqua fresca. Appena essi vengono sfiorati dal mare sento un brivido che inizia a solleticarmeli. Chiudo gli occhi e mi rilasso: sento il vento che mi scompiglia leggermente i capelli e alcuni gabbiani che svolazzano sopra la distesa d'acqua. Resto in quella posizione per circa un'ora, successivamente prendo le cuffie e, dopo aver riacceso il telefono e aver ignorato le notifiche che mi sono arrivate, riproduco la mia playlist preferita. In essa è compresa anche la canzone di me e Lydia e immediatamente il mio cervello ritorna al passato, quando ero ancora felice a Londra. Ripenso a quando da piccola andavo tutti i giorni a casa della mia migliore amica a giocare con le barbie o a fare i giochi di ruolo, la prima volta in cui siamo andate in bicicletta insieme e facevamo le gare a chi andava più veloce; ricordo che ogni volta che stavo male lei mi raccontava la storia di quando ero caduta e mi ero sbucciata il ginocchio e già da bambina ha capito che ero una persona forte perché mi sono rialzata da sola e ho continuato a pedalare come se non fosse successo niente, perché a volte capita di cadere ma poi ci si rialza più forti di prima. Ricordo quando a Natale le nostre famiglie si riunivano per festeggiarlo tutti insieme e io mi sono arrabbiata con lei quando le hanno regalato un cane; ricordo tutte le litigate che facevamo e i bigliettini che ci mandavamo subito dopo per fare pace. E poi arriva il ricordo più devastante: la morte di mia madre. Tutti i sentimenti che avevo sepolto nel profondo nel mio cuore riemergono e non posso fare a meno di lasciar scivolare una lacrima salata sul mio viso. Me la asciugo subito e scatto in piedi. Guardo l'orario: sono le 17. Credo sia arrivata l'ora di tornare a casa e prepararmi per la mia serata con Alex.
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Mancano 10 minuti all'arrivo di Alex e io sono in ritardo, come sempre. Sono in piedi davanti al guardaroba per decidere i vestiti da mettermi ma sono indecisa: devo vestirmi elegante o come se fosse una normalissima uscita tra amici? Alla fine opto per dei jeans larghi e strappati e un top nero a maniche lunghe, anche se stasera fa caldo. Mi dirigo in fretta in bagno e mi trucco con una sottile linea di eye-liner e un rossetto rosa chiaro, infine lascio i capelli che avevo accuratamente arricciato sciolti.
Sento suonare il telefono sul letto e leggo il messaggio di Alex.
Sono qui sotto.
Fortunatamente è stato intelligente e non ha suonato il campanello o bussato alla porta, immaginando che ci fosse anche mio padre, ed evidentemente ha pensato anche lui che sarebbe stato imbarazzante presentarsi a mio padre subito alla prima uscita.
Mi infilo le converse nere e prendo la borsa, successivamente scendo velocemente le scale per poi uscire di casa. Dall'altro lato della strada vedo Alex che mi fa un cenno per assicurarsi che lo abbia riconosciuto. Appena siamo uno davanti all'altro accenna un "Sei bellissima stasera" e io lo ringrazio timidamente; nessuno mi aveva mai detto di essere bellissima durante un appuntamento, anche perché non ne ho mai avuto uno oltre alle scappatine con Liam.
"Allora dove mi porti?" gli chiedo mentre iniziamo a camminare. Alex non ha ancora preso la patente perciò ci tocca andare in giro a piedi, anche se non mi dispiace del tutto.
"E' un segreto" sorride in modo malizioso e mi fa l'occhiolino.
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Strangers •l.h.•
FanfictionE se un incontro avvenuto casualmente cambiasse totalmente la vita di una diciassettenne con un disturbo alimentare e istinti suicidi?