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Domenica, inutile dire, che alla fine Dario ha dormito da Nelson, solo pk aveva paura che mi succedesse qualcosa, vabbè lo lasciato restare volva dormire sul divano, ma ho insistito che dormisse con me, ed eccomi qui, che guardo il soffitto, alle 3 di notte o mattina, non l'ho mai capito...

Non riesco a dormire, a differenza di Dario che come si è messo nel letto e già sprofondato nelle braccia di Orfeo fortunato lui. Sto pensando, forse anche troppo, lo so, ma non ce la faccio proprio, solo di notte mi viene in mente tutto, tutti i pensieri negativi, positivi, felici o tristi, sono una persona molto strana, infatti me lo diceva sempre mia mamma, che dovrei pensare di meno, perché questo è l'effetto che mi provoca, un effetto collaterale.

Mi giro verso Dario, sta dormendo così bene che non vorrei neanche avvicinarmi, sorrido a quell'immagine sembra veramente un bambino indifeso, non è così "aggressivo" come lo potrebbe essere, quando è sveglio.

Prendo il telefono e guardo un po' Instagram, trovo il profilo di Dario, comincio a seguirlo, vedo le sue storie e vedo che ha messo una foto che abbiamo fatto prima quando stavamo cucinando le lasagne; subito dopo trovo, una foto, mentre io sto dormendo e la sua mano tra i miei capelli, che mi fa i grattini, rido a quella scena molto buffa, chiudo Instagram e spengo anche il telefono, non riesco proprio a dormire, mi sto quasi per mettere a piangere.

Decido di scendere dal letto in silenzio, prendo una felpa dalla mia valigia, e me la metto su, anche se siamo in estate, di sera di solito c'è un po' di venticello. Prendo le ciabatte, e vado fuori sul balcone, a guardare il mondo, sempre in silenzio, sempre così monotono, guardo il cielo, e sorrido, sorrido alle stelle, dove li si trova mia nonna e mio nonno, due stelle sono mie, sono di mia proprietà, sono sempre con me da ormai 2 anni, gli ho sempre voluto un bene dell'anima ma ormai non si può più fare niente, la vita è così, la vita va avanti.

Sento che qualcosa si posa sulla mia spalla, mi giro velocemente e mi allontano, ma non appena vedo che è Dario mi rilasso e ritorno dove ero prima.

D: Hey, ma che ci fai qui? Sai che sono le 3 vero?

L: Sì lo so perfettamente, ma non riesco a dormire, quindi sono venuta qua fuori per non disturbarti, volevo lasciarti dormire, ma non ce l'ho fatta, scusa...

D: Non mi hai svegliato tu, ma una notifica che mi era arrivata su Spotify.

L: Ah ok.

D: Senti entriamo dentro, così riuscirò a farti addormentare io, fidati.

L: No, puoi provarci quanto vuoi ma non c'è la farai mai, neanche i miei genitori ci riuscivano...

D:Vieni.

Dice prendendomi la mano e portandomi dentro, e mettendomi sul letto, prende il mio è il suo telefono, e li porta in salotto, prende due candele che trova per casa, non so da dove le avrà mai potuto trovare, ma va bene così; le accende, e le mette sui due comodini, chiude la porta e abbassa le tapparelle, dopo di che si avvicina,
si siede sul letto e mi toglie la felpa con cautela, mi mette sotto le coperte, e dopo si mette anche lui, mi prende la vita con una sua mano, e mi avvicina a lui, sentivo il suo respiro sul mio collo, era qualcosa di strano ma allo stesso tempo meraviglioso, prende la mia mano e fa intreccia le nostra dita, mi da un bacio sul collo facendomi partire una scarica di brividi su tutta la spina dorsale, lui non so come ma lo sente, dopo di che sorride, e questo era tutto quello che mi ricordo di quella notte meravigliosa.

Sono le 9 di mattina, e Dario e già sveglio che guarda il soffitto, mi stiracchio, e lo guardò con il sorriso, si gira e mi sorride, un sorriso sincero, un sorriso vero.

L: Buongiorno...

D: Giorno, dormito bene?

L: Mai dormito meglio, tu?

Semplicemente...tu.||Dario Matassa||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora