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Mi sveglio con pochissima voglia di vivere, prendo dei pantaloncini e una maglietta dalla mia valigia, vado in cucina e mi preparo un the caldo ai frutti di bosco, mi prendo delle merendine che trovo in un ripiano, e vado sul piccolo balcone, che si trova in camera di Nelson, mi attira molto questo posto.

D: Com'è che ti trovo sempre qua?

L: Buongiorno Dario, e molto bello, anche più di te!

D: Non ti permettere mai più eee!

L: Uuu che paura...

Dico girandomi, ma quest'ultimo mi rinchiuse sulla ringhiera, io per non sentirmi inferiore prendo la merendina e me la infilo in bocca, e cercando di uscire dalla sua presa, poso il the su un comodino, e cerco di toglierli le mani, ma senza risultati, mi arrendo mettendogli le mani sul petto

L: Ok hai vinto, potresti lasciarmi andare?

Dario non fa niente, solo che guardarmi, e comincio ad avvicinarsi, eliminando anche quel piccolo spazio che era rimasto tra di noi, il suo profumo menta, mi invasero le narici e mi mandandomi a fanculo il cervello, mi aveva contagiato solo con uno stupidissimo profumo molto forte.

Senti le sue labbra posarsi dolcemente sulle mie, avevo ancora le mani sul suo petto, e lo respinsi, no so il vero motivo ma non sentivo niente nei suoi confronti, non voglio illuderlo, quindi meglio agire prima di spezzare un cuore.

D: Scusa io...non volevo...fare quello...che pensi...io...

L: Dario, non fa niente è solo che hai scaricato i tuoi sentimenti, è normale, tranquillo.

Mi sorride ancora un po' imbarazzato, quando decido di abbracciarlo, non so perché ma mi sento in colpa, anche se forse non ho fatto niente, ma la colpa me la prendo lo stesso.

Si staccò, e senza dire nulla cominciò a guardare il cielo.

L: Senti, io vado da Nelson, se vuoi puo.....

D: No. Voglio restare qua.

L: Va bene...allora io ti lascio...

Me ne andai un po' confusa, per quel cambio improvviso di umore, mi fa capire che Dario è abbastanza lunatico ma è normale, ognuno è fatto diversamente.

L: Hey Nelson, come va? Dico dandogli un bacio sulla guancia

N: Hey, Lary tutto apposto, tu?

L: Insomma, Dario è come dire...è sempre così lunatico?

N: Dario, si sempre e anche molto, può sembrare stressante per l'inizio ma con il tempo ti abituerai, perché hai avuto una conversazione, un po' spinta?

L: Sì, anche troppo spinta direi. Dico buttandomi sul divano e mettendomi le mani sulla faccia.

N: Ne vuoi parlare?

L: Sinceramente, con lui qua mi sento un po' in imbarazzo.

N: Va bene allora dopo, o meglio sta sera ne parliamo, ok!?

Annui e in quel momento arrivo Dario mi alzo mettendomi seduta, e guardo per terra, non voglio avere nessun contatto visivo, adesso, con lui!

Suona il citofono.

N: Vado io! Sarà il mio pacco che ho ordinato!

Io guardo ancora per terra, ma dopo poco mi stufo e mi distendo il divano, sta volta guardo il soffitto...

D: Per quanto tempo hai ancora intenzione di non guardarmi?

L: Non vorrei essere rinchiusa nuovamente nel tuo sguardo, tenebroso, ignoto ma anche molto profondo, prendilo come un complimento.

D: Sai mi dispiace se sono... insomma, se sono così, così lunatico.

L: Non ti devi scusare. Ognuno ha i suoi pregi e difetti.

D: Già...

L: Senti Dario, posso farti una domanda?

D: Sì.

L: Ma p......

N: Ragazzi! Ho una notizia importante!

Mi giro, mentre Dario sbuffa rumorosamente.

N: Sapete, che vi ho parlato di uno spazio che avrei comprato per fare il nuovo set per Space Valley?!

D: Sì e quindi?

N: Mi hanno dato la conferma, che possiamo ufficialmente partite con i nostri lavori!

L: Ma è una cosa magnifica, grande Nelson!

Lo abbraccio, e lui mi abbraccia stra felice per la notizia. Era vero ero molto contenta per lui, ha fatto un grande passo.

Al pomeriggio, andammo io e Nelson in un ristorante, non molto costoso a mangiare qualcosa, pensavo che quello fosse stato il momento perfetto per parlare di Dario.

L: Senti Nelson, ti volevo dire che insomma, vado diretta al punto, la mattina io e Dario eravamo sul balcone, quando ad un certo punto me lo ritrovai davanti e in un solo colpo senza esitare mi diede un leggero bacio sulle labbra, io lo respinto e da lì cominciai a capire com'è il carattere di Dario...

N: Beh insomma anche io mi sarei comportato così, insomma comunque lo hai friendzonato non penso sia una cosa molto bella. Ma puoi rimediare!

L: Beh in effetti hai ragione, ma cosa potrei fare?

N: Non so, vai a casa sua e parlate, se riprova a baciarti lasciato trasportare dal momento, e poi solo in quel momento potrai sentire quello che provi veramente per lui, se invece proprio non senti niente, continua con il bacio ma per veramente poco tempo, se no comincerai ad illuderlo.

L: Ok ma quando ci potrei andare?

N: Adesso, in questo momento, muoviti!

L: Va bene! E Nelson, grazie per tutto.

N: Vai a scoprire le tue sensazioni.

Dario mi aveva detto un girono dove abitava e non era molto lontano da questo ristorante, infatti arrivai dopo circa 20 minuti di camminata continua.

Suonai il citofono, e mi rispose lui

D: Chi è?

L: Sono Larissa, posso salire?

D: Sì, terzo piano prima porta a sinistra.

Arrivai alla porta semi chiusa, ed entrai. Non era male come posto anzi molto bello molto tranquillo, e pacifista.

D: Ciao. Come mai qui?

L: Hey. Volevo solo fare due chiacchiere.

D: Siediti pure. Vuoi qualcosa da bere o mangiare?

L: No ho appena finito di cenare con Nelson, ma grazie...

D: Ok...Senti cosa volevi dirmi sta mattina prima che Nelson ti interrompesse?

L: A sì, ecco è proprio per questo che sono venuta qua...ecco insomma...

Faccio un respiro profondo, e mi prendo coraggio.

L: Come mai oggi mi hai baciata?

D: Ecco semplicemente, vado al punto. Tu mi piaci ecco mi piaci molto e volevo sapere se anche tu provavi le mie stesse emozioni, ma quando mi hai respinto ho capito tutto...

Appena ha finito abbassa la testa, allora mi faccio coraggio, e mi avvicino gli prendo il volto tra le mie mani, e gli do un bacio leggero, ed è proprio in quel momento che qualcosa dentro di me si attivò tutto d'un tratto, come se mille farfalle avessero invaso il mio stomaco. Lui continua il bacio, scendendo dalla sedia su cui era seduto, e mettendo le sue mani sui miei fianchi, mi prese dalle cosce e mi alzò, così da essere alla sua altezza, mi staccai dolcemente dal bacio

L: Wow.

Sorrise, e in quel momento capii tutto, tutto quello che provavo per questo ragazzo. Si avvicino di nuovo a me e ricominciò a baciarmi, si sedette sul divano e mi toccò un pochino di troppo il mio fondoschiena, sorrisi e mi prese il labbro tra i suoi denti, provocandomi un gemito che lo emoziona parecchio.

SCRITTA IL 16/02/2019❤️

Semplicemente...tu.||Dario Matassa||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora