#7- Non è allegria è allergia...

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~4 settimane dopo~

Lo studio finalmente era completato, hanno fatto davvero un bellissimo lavoro, ho cercato di aiutare il più possibile, ma mi dicevano che non mi dovevo preoccupare, e allora mi ero dedicata al mio appartamento, devo dire che è molto moderno, come piace a me, per quanto riguarda la mia storia con Dario, ha avuto molti alti e bassi...

flashback

Ero appena arrivata a casa di Dario, mi ero seduta sul suo divano, dovevo dirglielo non potevo tenermelo, non avrebbe fatto bene alla nostra ipotetica relazione, devo dirgli che non possiamo più continuare, siamo così diversi e ogni giorno sento che mi sto allontanando sempre di più. Devo dire di essermi persa nel discorso della mia mente, che non mi sono accorta che Dario mi chiama toccandomi il braccio.

D: Cosa c'è piccola, stai bene?

L: Ecco...scusa mi sono persa nel mia mente...volevo dirti qualcosa, ma mi sono dimenticata, scusa...

Mento. Se ne accorge. E...

D: Stai mentendo, dimmi cosa è successo.

Ecco...appunto.

L: Dario io...

Prendo un respiro profondo, e mi faccio coraggio.

L: Io voglio, solo che tu la prenda bene, ma non so la tua reazione, quindi...

Alzo gli occhi, e lo guardo.

L: Ti prego di essere comprensivo, e non farmi troppe secenette. Io so che questa, relazione tra di noi, non può continuare, mi rendo conto solo ora che siamo così diversi, e mi sembra impossibile e insensato continuare.

Giuro, che posso vedere una lacrima scorrergli sulla guancia, perché lo dico? Perché non lo mai visto piangere.

D: Io...io voglio solo che tu sia...sia felice.

Avrei potuto consolarlo, avrei potuto dirgli che in realtà non ero felice, avrei potuto fare di tutto, ma sapete cosa ho fatto, ho accennato una semplice conferma, una fottutissima conferma, mi alzo e vado verso la porta, ma appena la apro, lui mi abbraccia.

D: Ci vediamo domani.

Confermo, di nuovo.

fine flashback

Ora che sapete tutto quello che ho, o meglio abbiamo vissuto, posso dirvi che ho finito il mio appartamento e posso vivere da sola, anche se vivere con Nelson non era male, ma non potevo di sicuro stare lì tutta la mia vita!

A si un'altra cosa molto importante, ho cominciato la scuola, ho ancora tre anni di liceo scientifico, poi finalmente posso andare all'Università per diventare veterinaria, oggi è il primo giorno, spero solo che vada bene.

D: Di sicuro andrà bene.

Ecco il problema, nonostante io non lo ami, non riesco a togliermelo dalla mente, mi ricordo troppe cose di lui, e non posso fare niente. Mi direte ora che sono una troia, che sono la solita ragazza puttana che lo lascia e poi non può fare a meno di lui! Ma ve lo posso assicurare che non lo sono, ho cercato sempre di essere diversa dagli altri ma nel senso buono della cosa, ho cercato di far vedere che sono me stessa, e non mi serve un modello di vita, per fare la mia, ho cercato sempre di arrangiarmi con tutto.

Prendo lo zaino, le chiavi e l'abbonamento per l'autobus, se no qua multe a manetta...

Esco, e mi incammino verso l'autobus, con le cuffiette nelle orecchie, mio solito ormai.

Semplicemente...tu.||Dario Matassa||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora