#2

829 27 1
                                    

La mattina del sabato, presto molto presto, mi alzo e vado fuori a farmi una passeggiata senza guardare il telefono, amo il sabato mattino, dove tutto il mondo è spento, dove le persone stanno ancora dormendo, mi prendo una pausa dal mondo intero, metto ogni dubbio e ogni pensiero da parte, e lo lascio per dopo, perdo tempo, perdo ore della mia esistenza, per avere quelle poche ore di pausa, di pace, dalle ansie e dalle persone.

Non c'è anima viva, nessun negozio aperto, ma solo alcuni bar qua e là. Decido di fermarmi in un bar, per prendermi un succo di frutta, alla pesca.

Dopo aver finito, vado in un parco dove mi consigliava Nelson, quando mi volevo rilassare, ne farò buon uso, di quei pochi momenti di pace, tra la natura che mi, è ci circonda, mi siedo su una panchina che ho trovato, il più vicino a un laghetto che ho visto, per osservare e memorizzare bene.

I miei pensieri e ragionamenti, vengono fermati, vengono ostacolati, da un ragazzo alto con un'aria famigliare, non appena si avvicina riesco a riconoscerlo, e Dario, la vera domanda è "Che ci fa lui in piedi, alle 5 del mattino?"

Noto che anche lui mi ha riconosciuta, e gli faccio un sorriso per fargli capire che so chi sia.

L: Buongiorno.

D:Buongiorno, già in piedi?

L: Sì, mi piace il silenzio mattutino nessuna anima viva, il mondo spento, il mondo in pace, il mondo così silenzioso, il mondo ....

D: Potresti continuare a parlare del mondo, per ore giusto? Dice ridendo

L: Sì, diciamo che non sempre mi capita di avere un silenzio, così muto. Comunque, tu a proposito che ci fai qui?

D: Anche io, amo la pace, la pace interiore, vengo sempre qui per rilassarmi, perché a casa mia, c'è ogni forma di distrazione possibile, amo la quiete, la tranquillità...

Mi piace molto questa nostra passione, in poche persone si può trovare, è molto difficile, essere fermi senza riflettere, senza fare nulla, stare seduti e ascoltate tutto quello che ci circonda.

Mi avvicino a lui e gli prendo la mano, lo faccio con tutti, cerco di sentire lo stato d'animo delle persone, riesco a sentire come si sente una persona grazie al suo palmo della mano; metto la mano sopra il suo palmo della mano, e comincio a fargli dei grattini

D: Ma cosa stai facendo...?

L: Sto cercando di capire il tuo stato, d'animo, in questo momento sei un po' in ansia per qualcosa, vorresti spiegarmi perché?

Ed ecco che il silenzio cala come una mattone che cade per terra, lo guardò e vedo che sta guardando ogni mossa che faccio, la tolgo leggermente, ma lui la riprende facendo interfacciare le nostra dita, mi sentivo quasi una bambina, mi ricorda quando mio papà mi prendeva la mano così, quando andavamo al parco e prendevamo un gelato, mi fa scendere una lacrima, e tolgo freneticamente la mano dalla sua e mi asciugo la lacrima, mi mancano tanto i miei genitori, soprattutto mio papà.

D: Scusa, io non ......

L: No tranquillo, mi hai fatto riportare a un flashback, con mio papà...

D: Ti manca, giusto?

L: Sì e anche tanto.

La situazione calò in un silenzio imbarazzante, quindi decisi di fare una domanda molto a caso.

L: Hai animali domestici?

D: Ehm, si ho un cane, tu?

L: Sì, ho due cani e due conigli.

D: Mi è venuto in mente qualcosa, che ne dici se facciamo tutti quanti insieme un salotto?

L: Ma lo state già facendo.

Semplicemente...tu.||Dario Matassa||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora