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Mi sveglio di soprassalto. Mi metto a sedere sul letto in cui mi ritrovo. Il mio cuore batte forte per il brusco risveglio. Mi passo una mano sulla fronte per calmarmi e cercare di riprendermi.
"sei sveglia." queste due semplici parole mi fanno risaltare per lo spavento. Mi giro e vedo un uomo che mi fissa. Lo squadro bene. Ha i capelli biondi e gli occhi di un celeste limpido come il mare. È seduto su una sedia al lato del mio letto, e quando si alza è evidentemente molto più alto di me. E sicuramente molto più sexy e muscoloso. Indossa una maglia nera e dei semplici jeans. Non ha nessun arma con se, ma ho il presentimento che mi potrebbe uccidere con una sola mano.
"ti ho portato da mangiare,sai, per riprenderti."
Mi passa un vassoio con sopra un tramezzino, un pezzo di pizza ancora caldo, una mela verde e un bicchiere d'acqua.
Lo guardo indecisa se fidarmi o no, ma la mia pancia sceglie per me. Faccio bocconi enormi, non so neanche da quanto tempo non mangio qualcosa di diverso dalle piccoli razioni che mi davano.
Non mangiavo la pizza da chissà quanto, non me la ricordavo così buona.
In pochi minuti ho finito la pizza e il tramezzino e prendo un sorso d'acqua,mentre mi metto di nuovo a fissare il ragazzo seduto accanto a me.
"non mi sono presentato. Sono Steve Rogers. Tu sei..."
Chiede lasciando la frase in sospeso per darmi tempo di rispondere. Io intanto ho addentato la mela e prima di rispondere mando giù il boccone.
"Abigail. Il mio nome é Abigail." sussurro abbassando lo sguardo.
"é un bel nome, Abigail." io rialzo lo sguardo e vedo che mi sorride di conforto.
"Non vedo un sorriso da tanto." non mi accorgo di averlo detto ad alta voce finché Steve non mi risponde con:
"beh, spero ti piaccia come primo sorriso dopo tanto tempo." mi sorride di nuovo e io alzo di poco i lati della bocca.
"ora, visto che stai bene e sei sveglia, se vuoi fare una doccia, c'é il bagno lì e il cambio sono dei vestiti di una mia amica, spero ti vanno. Ora io vado a chiamare il resto del gruppo." lo guardo male, più per paura di incontrare questi 'altri'. Poi sono costretta ad annuire per cercare di calmarmi.
Esco dalle coperte e cerco di alzarmi in piedi. Quando tocco il pavimento peró le mie ginocchia non tengono il mio peso e faccio per cadere.
Con un gesto fluido Steve mi prende per i fianchi e mi impedisce di cadere.
"grazie." sussurro imbarazzata mettendomi in piedi e cercando di fermare l'incessante tremorio delle mie ginocchia. Levo le mani dalle braccia muscolose di Steve e aspetto che lui esca.
Appena si chiude la porta dietro di lui, comincio a camminare a stento verso il bagno, al lato della camera. Appena entro vedo una vasca molto più grande di quanto mi aspettassi. Al lato del lavandino si trovano un paio di jeans neri e una maglia monocolore bianca ben ripiegati. C'é anche l'intimo pulito e un asciugamano per i capelli. Mi levo ció che ho addosso, cioé una maglia di almeno due taglie più grande e un paio di pantaloncini corti. quando sono intimo mi avvicino alla vasca e apro il rubinetto per l'acqua calda. Mentre aspetto che si riempe cerco dei sali da bagno, che trovo ai piedi della vasca. ne butto un po' dentro la vasca che, intanto ha finito di riempirsi. Non faccio un bagno da tanto. certo, ogni settimana mi facevano fare una doccia, ma non avevo questo lusso dell'acqua calda e perfino dei sali da bagno.
Mi levo anche il resto che ho addosso e immergo il mio corpo poco alla volta. Quando sono dentro del tutto tranne la testa comincio a rilassarmi e a pensare. Forse tutto questo é un sogno. Un sogno dell'Hydra. Un test. Solo che, nwgli altri test, nessuno era così bello e rilassante.
Immergo nella vasca anche la testa e bagno i capelli. Appena esco dall'acqua con la testa e riapro gli occhi, penso che forse vogliono vedere solo come me la cavo con i miei poteri. Forse é un'altro dei tanti incubi. E spero con tutta me stessa che non sia così.
~
*qualche minuto dopo*
~
Esco dal bagno con un asciugamano in mano per asciugarmi i capelli ancora bagnati.
Quando sto per avvicinarmi alla porta quando sento una voce metallizzata che mi fa allontanare bruscamente.
"Salve, signorina Russell, io sono Jarvis. Gli Avengers la stanno aspettando nello studio, ovvero l'ultima porta in fondo a destra di questo corridoio."
"g-grazie, credo." dico guardandomi intorno.
"non c'é problema, signorina Russell."
Mi avvicino alla porta ed esco il prima possibile. Vado nello stanza che mi ha detto Jarvis o come si chiama. Appena entro mi ritrovo nella stessa stanza con il lungo tavolo nero in centro, e quasi tutte le sedie occupate.
Si alzano quasi tutti, e io mi sento a disagio in questa forma di cortesia.
Tra le paia di occhi, riconosco subito quelle celesti di Steve, l'uomo che era con me al mio risveglio.
Abbozzo un sorriso e poi sento una voce femminile parlare, spezzando il silenzio creatosi.
"ciao, Abigail. Io sono Natasha Romanoff, conosciuta come la vedova nera. Vuoi sederti mentre ci conosciamo meglio?" mi sprona a sedermi a capotavola.
"chiamatemi Abbie, per favore. Odio il mio nome intero." dico quando si sono seduti tutti ai miei lati.
Speriamo che mi spieghino come mai sono qui e soprattutto cosa vogliono da me.
E soprattutto voglio sapere se sono ancora un oggetto. Un esperimento.

Bad Memories 🌹🖤|Steve Rogers' Fanfiction 💪|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora