Bad Memories 🌹🖤|Steve Rogers' Fanfiction 💪|

9

Le mie palpebre si aprono così velocemente che ho paura si possano strappare.
Mi alzo dal freddo pavimento dove mi trovo sdraiata e mi siedo. Mi guardo intorno e cerco qualcuno.
"Wanda! Ehi!" urlo al buio.
Nessuna risposta.
Una sola luce illumina il posto in cui mi trovo, e illumina solo una piccola parte, ovvero dove mi trovo io, ma non vedo oltre i cinque centimetri di luce bianca.
Cerco di alzarmi del tutto, ma un movimento nel buio mi fa congelare sul posto.
Dopo pochi secondi nel silenzio interrotto solo dal mio forte battito, velocizzato dalla paura, una persona spunta dal buio, con un braccio steso verso di me, con la mano che impugna una pistola.
La persona si avvicina sempre di più, e si fa avanti nella luce. Nella penombra vedo dei lunghi capelli che le ricadono sulle spalle, e un corpo esile, quindi deduco che è una donna.
Una donna che mi sembra di riconoscere.
Quando la canna fredda della pistola tocca la mia fronte, la faccia della persona viene del tutto alla luce.
E la riconosco perché quella donna sono io.
Le mie labbra si schiudono, per l'incredulità e il terrore.
Chiudo gli occhi.
Poi un suono assordante.
Riapro gli occhi, e la pistola è a terra.
Riguardo la ragazza che sono io, confusa.
Ora ha gli occhi rosso sangue.
E poi comincia ad andare a fuoco.
Ed io insieme a lei.
~~~
Mi risveglio urlando dal dolore.
E non fisico, più psicologico.
Non capisco cosa mi sta succedendo.
Forse sto diventando pazza.
"ehi! Abigail, calmati!" sento Steve che mi sussurra all'orecchio, accorgendomi che l'ho abbracciato. Fra le sue braccia mi sento per un attimo al sicuro,ma poi non riesco a fermare il pensiero che mi sfiora la mente.
Steve mi aiuta ad alzarmi, e vedo che mi fissano tutti. Wanda mi guarda come se fosse colpa sua, così la difendo.
"Wanda. Non è colpa tua. Anzi, grazie. Ora so dove devo andare." le dico, ma tutti mi fissano come se non capissero dove voglio andare a parare.
~~~
Arriviamo davanti alla porta, e io busso. Appena si apre una Alexandra più grande di quanto me la ricordassi mi abbraccia così forte da soffocare.
"Abbieee!! Mio Dio, quanto mi sei mancata!! Quando tuo fratello ha detto che eri ancora viva, non ci credevo!" mi dice, urlandomi nell'orecchio.
"anche tu mi sei mancata tantissimo!!" le dico, sorridendole fra i suoi capelli biondi.
Mi lascia dall'abbraccio e fissa con un sorriso sulle labbra Natasha e Steve, che mi hanno accompagnato.
"Alex, loro sono Natasha e Steve, dei miei amici." le dico presentandoli.
Poi guardo attraverso l'entrata e dico:
"c'è mio fratello? Dovremo parlare." le dico, mentre ci fa entrare e chiude la porta dietro di noi.
"certo, è in camera, vado a chiamarlo." mi dice, e va verso le camere.
"allora è lei la tua amica?" mi dice Natasha, mentre si guarda intorno sospettosa.
"si, è la mia amica di liceo, e la fidanzata di mio fratello." le spiego, mentre aspettiamo nel salone.
Quando ritorna Alexandra è seguita da mio fratello che mi bacia sulla guancia, e ci fa sedere tutti sul grande divano. Io mi sistemo sulla poltrona con le gambe incrociate, e fisso la mia migliore amica vicino a me, che sembra molto cambiata. Lei mi sorride premurosa e mi prende la mano.
"mi sei mancata tantissimo." mi ripete.
"anche tu." dico, sorridendo di rimando.
"allora? Come mai questa visita?" mi chiede mio fratello, spezzando il silenzio imbarazzante.
"vorrei sapere che cosa è successo ai nostri genitori. Non riesco a dormire la notte, perché mi continua ad assilare questo pensiero. Io sono l'ultima persona ad aver visto i nostri genitori. Allora perché ho un vuoto nella mia mente, di quella sera? Insomma, ho proprio il vuoto, il nulla. Quindi pensavo che se chiedevo a voi, almeno sapevate un pezzo della storia. E vorrei saperla, anche se è ancora una ferita aperta per me. "
Dico spostando lo sguardo tra mio fratello e la mia amica.
"Beh, ma è solo stato un incidente, Abbie, non devi darti la colpa per..."
Inizia Alex.
"per ciò che è successo? Il problema è proprio questo Alex. Non so a cosa mi sto dando la colpa. È questo che mi assilla di più."