Alla Tana Ronald Weasley stava impazzendo per la notizia appena appresa. Camminava avanti e indietro per la stanza urlando mentre la signora Weasley cercava inutilmente di farlo calmare.
-Non è possibile! Non può essere vero, sono tutte frottole. N...non può essere vero!- gridava Ron.
-Calmati Ronald! È tutto vero, me l'hanno confermato la McGranitt e Lupin.- lo interruppe la madre. -Vedi di comportarti in modo rispettoso nei loro confronti visto che questa sera verranno a cena da noi.-
-C...cosa?- balbettò Ron sconvolto, -N...non possono venire a cena qui!- urlò beccandosi un'occhiataccia dalla madre.
-Sì che possono. Tuo padre li ha invitati a cena per festeggiare e, visto che hanno gentilmente accettato, tu ti comporterai bene e non mancherai di rispetto,- disse facendo una breve pausa, -O te ne pentirai amaramente signorino- rispose Molly.
-D'accordo, ma almeno dimmi che non ci saranno gli altri.-
-Oh, certo che ci saranno, ho appena inviato un gufo ad Harry e ad Hermione.-
Mentre alla Tana Ron si stava calmando, a Grimmauld Place, Sirius Black stava cercando di tranquillizzare Harry che aveva appena ricevuto una lettera.
"Caro Harry,
saremmo molto felici se questa sera venissi a cena da noi alla Tana. Porta con te anche Sirius.
Inviami una risposta appena puoi.
Molly
P.S. Ci saranno anche Draco e Lucius Malfoy."
-Harry, Harry, per le mutande di Merlino, calmati- continuava a ripetere Sirius.
-CALMARMI?-
-Sì, calmarti!-
-Io non ci vado a quella cena, non posso vedere quei due-
Il ragazzo aveva praticamente sputato fuori le ultime due parole come fossero un'insulto.
-Cos'hai contro di loro? Ci hanno aiutato a vincere la guerra!-
-Sì, ma quello che avevano fatto prima?-
-L'hanno fatto solo perché erano sotto copertura.-
-E chi ti dice che non sia tutta una farsa, un modo per salvarsi da Azkaban?-
-Io lo sapevo Harry. Sapevo che erano sotto copertura, l'ho sempre saputo, ma non potevo dire niente a nessuno o avrei messo in pericolo la loro vita, non capisci?-
-Non sono ancora sicuro di volerli incontrare, non mi fido di loro.-
-Silente si fidava di loro, io mi fido di loro.-
-D'accordo, verrò. Anche se non sono per niente contento e so che dovrò sopportare gli insulti di Malfoy.-
Detto questo Harry si avviò verso camera sua per rispondere alla signora Weasley.
Intanto Draco era chiuso in camera sua e rifletteva su com'era stata la sua vita.
Pensava.
Pensava a come aveva fatto soffrire chi sarebbe dovuto essere suo amico.
Pensava a come aveva insultato e fatto soffrire la donna che amava.
Pensava a come aveva dovuto fingere di essere amico di chi avrebbe dovuto, e voluto, odiare con tutto sé stesso.
Pensava a come la sua vita era stata una messa in scena e come lui era uno degli attori a che ci facevano parte.
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Non tutto è ciò che sembra [Harry Potter fanfiction]
RomanceDraco Malfoy non era come tutti credevano fosse. Non era il bambino arrogante che tutti conoscevano. Non era il figlio di un mangiamorte. Lui non era un mangiamorte. [14/14]