Capitolo 2

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Draco Malfoy attendava in cortile l'arrivo del padre quando un rumore lo fece voltare.

Hermione Granger avanzava verso Malfoy Junior con in mano due piatti con dei dolci.

-Sei venuta anche tu per insultarmi?- chiese Draco.

-No. Sarei venuta solo per portarti il dolce e per convincerti a rientrare ed ignorare Ron.-

-Perché dovrei? Tutto sommato ha ragione ad odiarmi. L'ho insultato per più di sette anni, chi può biasimarlo.-

-Ci hai insultati perché faceva parte della tua copertura. Non pensare di essere il Malfoy che conoscevamo a scuola, presentati come Draco, solamente Draco.- disse Hermione porgendogli uno dei piatti.

Lui lo afferrò e cominciò a mangiare.

-Posso farti una domanda, Granger?- chiese Draco.

-Certo, Malfoy-

-Perché non mi odi come Potter o Weasley? Insomma, voglio dire, ti ho insultato molto più pesantemente di loro, eppure tu sei qui.-

-Perché io so che sei cambiato e che vuoi ricominciare tutto da capo.-

-Io...ci provo, ma...non so da dove iniziare, l'unica persona che mi è rimasta è mio padre, siamo rimasti soli.- disse Draco.

Era evidente quanto gli pesasse quella situazione, quanta fatica facesse a rimanere le giornate chiuso in casa, solo.

-Perché non provi a ricominciare tutto da capo?- propose Hermione.

-E come faccio? Tutti sono pieni di pregiudizi e mi ricordano come "il mangiamorte pentito" o "il figlio di uno dei più fedeli seguaci di colui-che-non-deve-essere-nominato" o persino come "il ragazzo che non ha avuto scelta", ma io non sono un mangiamorte, né tanto meno il figlio di un mangiamorte e non è che non ho avuto una scelta, io ce l'ho avuta e ho voluto seguire le orme di mio padre, fare la talpa mettendo in pericolo la mia stessa vita.-

-Forse devi provare a cambiare vita, prova ad essere gentile e disponibile.-

-Ma se tutti quando mi vedono mi insultano solo per colpa dei loro stupidissimi pregiudizi, non riesco quasi mai ad aprire bocca-.

-E tu impara a fati scivolare addosso tutti gli insulti e ad andare avanti per la tua strada.-

-Forse hai ragione tu, Granger-

-Chiamami Hermione, Draco-

-D'accordo! Forse è meglio rientrare ora,- disse Draco, -Non vorrei che Weasley mi accusasse di averti rapita.-

Detto questo, da bravo cavaliere quale sapeva essere, la aiutò ad alzarsi e, insieme, rientrarono.

Quando tornarono a casa, Lucius notò che suo figlio era, come dire... felice, per la prima volta dopo molto tempo.

Draco stava finendo di mettersi il pigiama, quando qualcuno bussò alla porta.

-Avanti- disse, -Padre, come mai sei qui?-

-Draco, per favore, chiamami come vuoi ma non "Padre", mi fa pensare a come sono stato e, come ben sai, non sono ricordi felici, quindi, ti prego, non chiamarmi mai più così-

-D'accordo, scusami.-

-Tranquillo.- rispose Lucius sorridendo, -Per rispondere alla tua domanda, te ne faccio una io... come mai sei così felice? Non mi fraintendere, mi rallegro del fatto che tu lo sia, ma mi chiedevo cosa ti rendesse così felice.-

-Quando questa sera me ne sono andato, mi ha raggiunto Hermione. Abbiamo chiacchierato per un bel po', e credo mi abbia convinto che le persone possono cambiare le opinioni su qualcuno e superare i pregiudizi che si erano prefissati. Questo mi ha fatto sperare in un futuro migliore,- disse Draco, -Quando sto con lei...non lo so...è come se mi sentissi meglio-

Non tutto è ciò che sembra [Harry Potter fanfiction]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora