Nella sua testa non era ben chiara la dinamica degli eventi che li aveva fatti finire distesi sul letto a darsi al petting spinto. Si ricordava, appena si ritrovarono da soli nella camera, dell'imbarazzo iniziale di entrambi, Ethan che rompeva il silenzio irreale per annunciare che doveva andare in bagno, con una voce un po' troppo artificiosa che tradiva la sua agitazione. Quando tornò dal bagno trovò Thomas ad aspettarlo, seduto a gambe incrociate sul letto; si era tolto le scarpe e giocherellava col il bordo della sua camicia. Farfugliò qualcosa sull'aver dimenticato le rose in macchina, ma non importavano davvero in quel momento, precisò subito. Poi alzò lo sguardo e incrociò il suo sguardo.
Forse fu in quel momento che Ethan si avvicinò al letto per baciarlo, non ne era totalmente sicuro, ma l'importante era solo che in quel momento erano entrambi stretti l'uno all'altro, e tutto sembrava perfetto.
"Ethan..." sospirò Thomas. Ethan era sopra di lui, sovrastandolo completamene, mentre gli leccava e gli mordicchiava il collo, erano distesi sul grande letto matrimoniale dell'hotel che Thomas aveva fissato. Ethan non sapeva neanche bene come avrebbe fatto il biondo a nascondere quella spesa ai suoi, ma in quel momento non gliene importava più di tanto. L'albergo in cui l'aveva portato era il posto più elegante che Ethan avesse mai visto. Credeva che il suo ragazzo avesse prenotato un albergo in stile "classico", arredato con mobili antichi e sfarzosi, invece l'ambiente era moderno, quasi tutto era bianco e nero, le linee dei mobili che riempivano l'entrata dell'hotel erano diritte e semplici, ma comunque tutto sembrava estremante costoso, come ovviamente doveva essere. Si sentì estremamente fuori posto mentre lui e Thomas si registravano alla reception e mentre un facchino li accompagnava fino alla camera (che poi, ce ne era davvero bisogno? Ethan era abbastanza sicuro di saper trovare la camera da solo). La camera era stupenda, anche quella estremamente moderna e "chic". Ethan non si era ritenuto un ragazzo a cui piacessero le cose superficiali, a lui bastava che una casa fosse confortevole, non importava se non fosse arredata al meglio, ma non poteva negare che tutto quello non fosse fantastico.
Erano ancora vestiti, cosa che in quel momento non aveva alcun senso: stavano per fare sesso, i vestiti non erano contemplati. Ethan si stacco dal collo del biondo e lo tirò su con sé a sedere.
"Spogliati" gli disse, mentre iniziava a togliersi la camicia. Thomas posò le mani sulle sue.
"Voglio spogliarti io" annunciò. Lo lasciò fare, alzando le mani in segno di resa. Thomas lo spogliò dalla camicia, con movimenti lenti che probabilmente avrebbero voluto essere anche sensuali, ma che risultarono molto impacciati. Appena si ritrovò a petto nudo Ethan si sbrigò a togliere anche lui la camicia all'altro ragazzo, tornando subito dopo a baciarlo, alternando baci sulle labbra a baci sul collo, indeciso su cosa voleva divorare prima. Thomas gli slacciò i pantaloni e, senza tante cerimonie, gli infilò una mano dentro i boxer, afferrando il membro già semi eretto.
"Ah!" esclamò Ethan, rabbrividendo per quel gesto improvviso "Fermo Thom" gli posò una mano sulla sua. vide Thomas alzare gli occhi al cielo e buffare.
"Fermo? Credevo fossimo venuti qui per farlo" disse, pensando che il suo ragazzo sarebbe ripartito con la sua fissazione di andare con calma. Ethan gli tolse piano la mano dal sé, e se la portò alle labbra, baciandogli piano le nocche.
"Certo che siamo venuti qui per... quello... ma voglio prendermi io cura di te" Thomas vide tutta la sincerità e l'amore nel suo sguardo "lascia fare a me" annunciò il moro.
Thomas annuì, colpito da quelle parole. Ethan finì di spogliarlo e di spogliarsi, baciandolo in continuazione mentre completava la sua opera. Quando furono completamene nudi si ricordò dei preservativi e del lubrificante nel suo zaino, ma quando si alzò per prenderli Thom lo afferrò per un braccio e si aggrappò a lui.
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Only A Fake - Måneskin
Fanfiction"Volevo chiederti un favore. Ma è una cosa un po'... particolare" disse, agitato. "Dimmi. Ti giuro che non ti giudico" "Ok, allora: vorrei che tu facessi finta di essere il mio ragazzo" quasi urlò Thomas. Ethan si bloccò di botto e smise di camminar...