Il grande giorno.

591 35 1
                                    

Questa mattina ha un sapore diverso. Io, che appena sveglia non proferisco alcuna parola prima del caffè, ora avevo voglia di parlare anche con il muro.
Appena sveglia, getto un'occhiata al comodino per assicurarmi che Niccolò fosse ancora lì, e c'era.
Poggio i piedi per terra e avanzo verso lo specchio.
Dio, mi vedo anche più bella.

"Non ti sembra di esagerare?"
"Mmh?"

Rivolgo lo sguardo verso mia sorella, che mi guarda e non smette di trattenere le risate. Poggio la tazzina e la guardo con odio.
"Cioè, è un firmacopie..."
"Non è un semplice firmacopie. È il fir..."
"Di Ultimo, bla bla bla"

Trovo in me stessa il coraggio di non continuare la discussione. Nessuno qui capisce quanto quel ragazzo sia importante. Nemmeno io a volte me ne capacito.
La conversazione termina, con mia sorella convinta di aver avuto la ragione, e corro in camera mia.

Dopo aver usufruito del bagno, metto su "Il ballo delle Incertezze" e scelgo i vestiti.
Opto per un jeans con qualche strappo qua e là e una semplice t-shirt rossa.

"Ho camminato in equilibrio su di me
mischiando il tuo sorriso alle mie lacrime
ma la coscienza non si spegne ed io mi chiedevo dov'è il senso
se c'è un senso a tutto questo e..."

Canticchio ed è un po' come se fosse qui davanti a me. A cantare per me.
Finisco di vestirmi, afferro il cd e dopo essermi truccata, un po' senza esagerare, vado in salotto.
Saluto mia sorella che mi guarda incredula:
"Dove vai?"
"Al centro commerciale"
"Ah. È di mattina?"
"No, è pomeriggio alle 17."

Ironica, guarda il suo "orologio immaginario" al polso e fa spallucce.
"A stasera."



"Ciao!"
Una ragazza è appena arrivata dietro di me, poggiata alla transenna accanto a noi.
Credo abbia la mia stessa età, ha il suo cd stretto tra le mani e la fascia con su scritto "Dalla parte degli ultimi per sentirmi primo" stretta alla testa.

"Ehi! Ciao!"
"Io sono Giorgia. E tu?"
"Mi chiamo Allison."
"Piacere di conoscerti. Da quanto tempo stai?"
"Ehm, in realtà sono arrivata cinque minuti fa. Non volevo essere una delle ultime nella fila."
"Oh! Anche io! Ma anche tu non vedi l'ora che arrivi? Cioè pensa a quando lo vedremo e ci sorriderà e..."

La lascio parlare e mi diverte un sacco. È molto simpatica e ho subito stretto amicizia con lei.
Almeno ho qualcuno con cui parlare, altrimenti sono sicura che il tempo non sarebbe mai passato.
Eravamo a pochi metri dalla piattaforma dove sarebbe arrivato lui. A pochi metri da Niccolò.

Erano le 16:00, e io non stavo più nella pelle.
"Sono le 4! Avanti Niccolò, mostra la tua umiltà e presentati mezz'ora prima almeno!", ha esordito Giorgia, scatenando le risate di altri ragazzi stretti vicino a noi due.
Ormai era tutto pieno, ma io e la mia nuova amica eravamo sicuramente messe meglio rispetto a molte altre persone qui.
"Ma dai Giorgia, avrà anche i suoi impegni no?"
"Avrà gli impegni che vuole, ma stasera lo incontrerò!!!"
Rido e controllo il cellulare per l'ora: 16:04. Avevo dimenticato che l'avevo controllato esattamente 4 minuti fa.

Il tizio col microfono era convinto ci tranquillizzasse con il suo:
"Ultimo sta arrivando. È qui vicino ma c'è un po' di traffico. Tra non più di 15 minuti lo avremo con noi! Quanto siete emozionati?!".
Invece non faceva che incrementare il mio battito cardiaco. Il cuore sembra voler uscire dal petto e non so se riuscirò a resistere.
Sono le 16:57.

"Ultimo! Ultimo! Ultimo!"
Sono le 17:16 e ancora non c'è.
Mi tremano le gambe. Il cuore a mille. E ancora non è arrivato.
"A-Allison!"
Giorgia urla alla mia destra. Scatto subito la testa verso il suo sguardo.
Sgrano gli occhi e lui è lì.

"Ed eccolo! Ultimo! Vieni vieni."

Mi sento svenire. Mi manca l'aria e faccio fatica a respirare.
"Buonasera, buonasera a tutti."
Agita la mano nella nostra direzione.
Indossa i suoi inseparabili occhiali da sole, un giubbino nero in pelle e dei jeans.

"Allison!!"
Giorgia mi scuote leggermente, euforica.
"È bellissimo."
"È strafigo.", risponde lei.

"Volevo ringraziare tutti quanti voi per l'accoglienza. Grazie, siete tantissimi."
"Niccolò, vogliamo iniziare?"

Un addetto alla sicurezza apre la transenna quasi vicino a noi e lascia passare i primi.
Ormai manca poco. Lui è lì, io sono qui.

Dopo quasi venti minuti, è il turno di Giorgia.
Raggiunge Niccolò, lo abbraccia e gli da un bacio. Riprende il cd e va via, dopo aver fatto la foto.

Sembra tutto così veloce, così all'improvviso. Eppure è così dannatamente importante.
Mi manca l'aria, seriamente.
Ho incrociato il suo sguardo 2 volte. La prima, quando ha scattato una foto con una ragazza: io lo guardavo e lui ha ricambiato per un millesimo di secondo. La seconda, quando ha posato gli occhiali da sole sullo sgabello accanto a lui e ha poi rialzato lo sguardo, passando da me.

Ok. Tocca a me.
"Avanti signorina."
Mi faccio coraggio, cammino lentamente verso di lui, che per fortuna in questo momento sta parlando con qualcuno.
Raggiungo il tavolino alto e poggio il cd.
"Ciao..."
Finalmente rivolge il suo sguardo su di me e non reggo il contatto nemmeno per un secondo.
"Ciao!"
Il fotografo si posiziona.
Niccolò poggia la sua mano sulla mia spalla e io gli tengo la vita.
Mi porge il cd autografato e gli do un bacio.
"Sei bellissimo."
Glielo dico con le lacrime agli occhi. Tengo ancora la sua mano ma poi mi spostano via da lui.
Mi giro a guardarlo e lui mi sta ancora guardando.

Cammino a stento, cerco di trovare Giorgia. Non ci riesco.
Buio.











Eccolo il nostro Niccolò. Alla prossima! Che arriverà.. beh a breve! Fatevi sentire vorrei sapere che ne pensate, consigli e critiche! Un bacione

I tuoi particolari // ULTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora