Cap.8

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-Bene bene bene...Quindi tu sei la nuova fiamma di Bieber,non è così?.-

-Io...-.

-Zitta puttana.-

Ero legata al mio letto.

Dio,quanto vorrei che Justin fosse qui.

Vidi Tyler scrivere un messaggio a non so chi,avevo paura.Tanta,tanta paura.

Credo che mi abbia addormentata,perché mi sono svegliata tutta stonata.

-Oh,la mia piccolina si è svegliata.-Fece un sorriso maligno.

-Okay dove sono i miei genitori?.-

-Oh...Hanno da fare.-rise.

-Che cosa vuoi Tyler?.-

-Te.-e iniziò a togliersi la maglia,mettendo in mostra i suoi bicipiti ben scolpiti.

-Tyler tu...-.

-Shhh.-disse avvicinandosi a me e dandomi un bacio sulle labbra.

-Lasciati trasportare dal piacere.In fondo,le verginelle sono sempre le più piacevoli da usare.-

Prese la mia mano,la mia piccola mano e la portò sul cavallo dei suoi jeans.

-Piccola,vedi come mi fai eccitare.-

Incominciai a piangere,però lui mi zittì.

All'improvviso la finestra si spalancò,e vidi un'ombra sfocata.

-Lasciala o giuro che ti uccido.-urlò. Sembrava la voce di un...ragazzo.Però non riuscì ad individuare chi.

-Hey Bieber,ti sei fatto vivo.-

Bieber,il mio Bieber.

-Tyler Jhonson,te lo ripeto un'ultima volta.Lasciala o chiamo la polizia.-

-Come se potrebbe farmi qualcosa.-ridacchiò.

Vidi Justin prendere il telefono.

-Justin,che stai facendo?.chiesi spaventata.

-Oh,sto solo portando delle prove alla polizia.-

Sentì un 'click' e poi:

-Tyler,lasciala oppure farò vedere questa foto alla polizia. E giuro che lo faccio.Mi devi un favore,ricordi?.-

-Mh,che favore Bieber?.-si posizionò davanti a lui.

-Se non ti ricordi,hai ucciso una certa persona di nome Allison.Io non ho detto nulla alla polizia che l'assassino era il mio migliore amico.-

A quelle parole,Tyler si ammutolì.

Raccolse da terra la sua maglia,se la infilò,si avvicinò alla porta e prima di uscire disse:

-Bieber,me la pagherai.-disse con voce arrabbiata.

-Si,certo.-rispose Justin ridendo.

Tyler uscì dalla camera sbattendo la porta con forza.

Io non credevo ancora ciò che mi aveva fatto.

-Justin,ti devo la mia vita.-dissi.

-Nah,mi devi un pranzo.-

Sorrisi.

Lui si avvicinò a me per baciarmi ma io mi schivai.

-Sel,ma cosa?.-

-Justin non posso.Io non credo di amarti sul serio.Sei un bel ragazzo ma,ci conosciamo da poco e so poco della tua vita.Insomma,so quello che mi hai raccontato in discoteca e basta.Justin io ti voglio,ma come amico.Io dico solo di aspettare.-dissi tutt'un fiato.

-Se devo aspettare,se devo aspettarti,aspetterò.-

Feci un sorriso forzato.

Justin mi piaceva davvero tanto,ma penso sia leggermente troppo presto.

Ci conosciamo da 2 giorni,stiamo correndo troppo.

Per Justin mi dispiace,ma io devo ancora conoscerlo meglio e lui deve conoscere me.

Non è che si arriva e ci si fidanza,neanche il tempo di presentarsi.

Justin è un amico fantastico,senza dubbio,però devo essere certa delle scelte che faccio e sopratutto devo essere certa di quello che è realmente.

-Almeno,posso avere un abbraccio?.-mi disse con voce sottile.

-Certo,se magari mi sleghi.-

Scoppiammo a ridere entrambi,il suo sorriso è bellissimo.

-Sai,hai un sorriso bellissimo.-dissi sorridendo.

-Tu sei bellissima.-

Mi slegò i polsi e inziai a massaggiarli.

Mi sedetti sul letto e lui si mise accanto a me.

All'improvviso,misi il mio braccio sulla sua spalla e lui mi tirò a sé,facendomi sussultare ma dandogli quell'abbraccio che si meritava davvero.Sorrisi.

-Justin?.-

-Si?.-

-Grazie.-lo guardai in faccia.

Lui mi sorrise e io ricambiai il sorriso.

Un sorriso sincero.

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