Cap.16

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*Una settimana dopo i Jelena ritornarono a Londra.*

-Casa dolce casa.-esclamai buttandomi sul divano.

-Signorina,dove sei stata?.-disse mio padre più incazzato che mai.

-Cazzi tuoi?No.-risposi seccata.

-Selena Marie Gomez!.-mia madre si posizionò davanti a me,dove cazzo stava?Non l'avevo vista.

-Ho 19 anni cazzo,faccio che cazzo voglio.Ora andateve a fanculo.-risposi salendo in camera mia.

-Sei in punizione! 2 mesi!.-urlò mia madre.

-Cosa?! 2 mesi? Non possiamo farne uno?.-urlai disperata.

-Vediamo come ti comporti,se sei rispettosa possiamo fare anche una settimana.-rispose mio padre.

-Va bene.-sbuffai.

-Potrai uscire solo per andare a scuola.-disse mia madre.

Aprì la porta della mia camera e sul letto vidi un bigliettino.

*Dobbiamo parlare,urgente. -Spencer.*

Quando Spencer doveva parlarmi era grave la cosa.

Uscì dalla mia camera e andai in camera sua,ma non c'era.

-Mamma,dov'è Spencer?.-

-Chiamala.-

-Okay.-

Sbuffando,andai in camera mia e chiusi la porta violentemente.

Presi il telefono e digitai il suo numero.

-Pronto?.-

-Spenc.-

-Dov'eri finita?.-

-Ti spiego dopo,dove sei?Ho letto il bigliettino..-

-Sono al parco,raggiungimi.-

-Si,ecco sono in punizione.-

-Chiedilo a mamma ma non riattaccare,così se poi rifiuta me la passi.-

-Okay.-

Ancora una volta uscì dalla mia camera.

-Mamma,posso andare al parco da Spencer.-

-Come sono sicura che vai da Spencer?.-

-È al telefono,può dirtelo lei.-

-Va bene,vai.-

-Ciao.-

Presi la mia borsa e uscì di casa.

-Sto arrivando,a tra poco.-

Chiusi la telefonata,presi le cuffiette e collegai il cavo al telefono.

Iniziai ad ascoltare 'Black Widow.' di Rita ora e Iggy Azaela.

Cavolo se non mi trasmetteva energia quella canzone.

Iniziai a pensare.

A Justin,a New York,a Steph...

Non finì di dire quel nome che mi arrivò un messaggio.

Da:Anonimo.

*Stai attenta bellina,pensi che la tua vita andrà sempre rose e fiori?Ed ecco che un ostacolo,un grosso ostacolo sta per offuscare la tua vista. -A.*

Cosa voleva dire quel messaggio?.

Arrivai al parco e vidi Spencer fare un cenno con la mano per farsi vedere.

Era seduta su una panchina e appena mi vide un sorriso si piazziò sul suo viso.

-Spenc!.-sorrisi.

-Ma dove sei stata?.-chiese abbracciandomi.

-A New York con Justin.-dissi sedendomi su una panchina.

Non avevo paura di raccontare la verità a Spencer,perché sapevo che non mi avrebbe mai tradito.

-Cosa?E perché?.-

-Volevamo prenderci una pausa.Siediti e ti spiego tutto,poi tocca a te.-

Si sedette e le spiegai tutto,dal diario alla notte in cui ho perso la verginità.

Dall'incontro con Stephanie alla rissa con Sam.

-E quindi ecco dove sono stata e cosa ho fatto durante la settimana.

-Sapevo che tu e Justin sareste ritornati insieme!Anzi,se devo dirti la verità,ti ho vista a New York.-

-COSA?!.-urlai.

-Già carissima.-scoppiò a ridere.

-Cosa?!Ma io..tu..-balbettai.

-Tranquilla...Io devo parlarti di una cosa.-

-Cosa?-domandai curiosa.

-Io e Ian ci sposiamo.Vorrei tu e Justin come testimoni.-

-CHE?!.-urlai.

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