Per Damiano sembrava di essere caduto in un limbo ovattato e tiepido.
Le parole di Thomas gli stavano assopendo il cervello lentamente.
Era la loro prima lezione della settimana, avevano voluto iniziare con letteratura italiana.
La guancia di Damiano aveva iniziato a bruciare dopo troppo tempo che la teneva premuta contro le nocche sprovviste di anelli e quella posizione gli stava intorpidendo anche il collo.
La sua sedia era spinta all'indietro mentre il busto era appoggiato al tavolo tondo della biblioteca, sovrastando fogli e libri.Si era perso ormai da 20 minuti buoni ad osservare le varie forme che assumevano le labbra di Thomas ad ogni parola, come lettere scritte in corsivo sulle righe di un quaderno.
Ogni tanto i capelli lunghi e ribelli gli solleticavano le guance mentre annuiva distrattamente alle frasi troppo lunghe e complicate pronunciate dal biondino.La biblioteca era quasi completamente vuota come al solito, quattro grandi librerie li circondavano mentre i suoni si potevano udire ovattati e spenti.
Da una finestra faceva capolinea un raggio di sole impolverato che andava a stuzzicare minuziosamente l'iride verde spento di Thomas che come per magia sembrava accendersi come una lampadina. Non ne sembrava infastidito in effetti, sembrava non farci caso.Le dita smaltate di nero del biondo accarezzavano la carta del libro dolcemente, formando cerchi e concetti che Damiano non stava assorbendo.
Lui non era fatto per studiare. Non lo era mai stato. Non si ricordava un singolo giorno della sua carriera scolastica dove al posto di un libro in mano aveva qualche oggetto di puro svago. Era fatto così lui, le cose le rendeva pratiche, non drammatiche e oscenamente dilungate in un turbine di sentimenti e paroloni come i letterari che Thomas con tanta enfasi stava elencando e spiegando.
-Nun me stai ascoltando Damiano- disse il biondino sbuffando mentre rivolgeva uno sguardo risentito nei confronti del più alto.
-So stanco de sentí questa robba così complicata, me se sta a spappolá er cervello- commento sedendosi composto ora, quasi afflosciandosi sulla sedia scura.
Thomas alzò gli occhi al cielo guardando la pagina fittamente piena di informazioni. -Fermate n'attimo e dopo continuiamo- disse poggiando i gomiti sul tavolo.
Damiano annuì distrattamente poi però si sporse sul tavolo di poco, guardandolo.-Perché nun me parli n'pó de te?- chiese muovendo gli occhi dal libro al tavolo mentre i capelli mossi oscillavano appena mossi dal suo respiro.
Thomas inarcò un sopracciglio leggermente confuso dalla richiesta. Era uno scherzo? O forse non era serio tutto qua, oltre che ad essere stupendo era pure stronzo er principe qua. Non c'era da negare che a Thomas pizzicano i polpastrelli quando Damiano si avvicinava troppo con quel suo profumo, quei suoi vestiti di seconda mano, gli orecchini troppo eccessivi, il piercing al naso e...
Si scosse dai suoi pensieri osservando la fonte di essi che si parava davanti a lui. -Voi cervelloni nun c'ha'vete la lingua? La usate solo pe' parlare de scuola?- era obbiettivamente un pensiero di bassa lega, uno di quei pensieri che avrebbe potuto formulare un ragazzino di seconda media. Eppure Damiano l'aveva finita da anni la seconda media, solo Dio sa come.
-Che voi che te dica? Età, altezza e er colore preferito?- ironizzó Thomas guardandolo ancora, incapace di levare lo sguardo dal suo.
-L'età nun sarebbe così male però fiorellì- rispose girandosi tra le dita callose una penna bic quasi scarica nera.
-C'ho 17 anni- rispose ignorando il nomignolo assai fastidioso.
-19, anche se sembro più grande- quasi si vantó Damiano. Thomas sentí la gola seccarsi leggermente. Aveva quasi sempre avuto un debole per quelli più grandi, due anni non erano molto, però Damiano ne dimostrava almeno 28.
Guardò uno scaffale lontano da loro in maniera pensierosa.
-Suoni a' chitarra fiorellí?- chiese indicando le sue dita sottili e lunghe.
Erano callose in certi punti, anche rovinate o arrossate dallo sfregamento sulle corde rigide.-Si, come o' capisci?- era leggermente incredulo e che Damiano ne sapesse qualcosa dei postumi di uno strumento gli faceva sentire un pizzichio al fondo dello stomaco. Il bruno annuì. -Mi fratello suona a' chitarra, so come so fatte e' mani de quel pischello- aggiunse Dam mentre si sedeva leggermente più composto.
Passarono dieci minuti in cui Thomas si era perso completamente a scorrere la lista delle cose che Damiano doveva studiare, era la lista più lunga che avesse mai visto, neanche la lista degli invitati in quelle discoteche da quattro soldi in cui lo portava Victoria erano così fitte, appunto perché facevano schifo.
Il più grande si era preso una pausa in bagno e Thomas non sapeva che fare mentre aspettava il suo ritorno.-Fiorellí me ne devo anná, domani vieni a casa mia, non c'ho voglia di venire qui- disse all'improvviso, prendendo il suo zaino che era rimasto abbandonato sul pavimento.
Il viso di Thomas assunse un espressione particolarmente confusa e poi incredula quando Damiano aveva lasciato aleggiare un foglietto col suo numero di telefono sul tavolo. -Chiamane fiorellí- aveva detto poi, uscendo da quel posto a grandi falcate lasciando una scia del suo profumo pizzicante schiaffeggiare le narici di Thomas con irruenza.
Il biondo sbuffò, storse il naso come al solito e velocemente buttò i suoi libri nello zainetto rosso scuro logoro.
Si sentiva irritato, come poteva decidere sempre tutto lui? Con quell'aria tanto da superiore che faceva ribollire il sangue nelle vene a Thomas.Quando fu finalmente sul pullman si lasciò cullare dagli sbalzi del mezzo, mentre la musica gli bucava i timpani.
Il giorno dopo sarebbe dovuto andare a casa David contro sua grande voglia, ma infondo lo faceva anche per i soldi. Fare ripetizioni era stata proprio una buona idea, pensó il biondo soddisfatto.
A/a✨
Allora premetto che questo capitolo è molto di passaggio, serve per inquadrare la situazione per ora. Vi avverto che i prossimi capitoli saranno leggermente più piccanti, voglio rendere la cosa appositamente così, molto spontanea e veritiera c;
Spero vi sia piaciuto lo stessooo💕
Vi lascio la mia page Instagram dove potete trovare alcuni edit che ho fatto suoi Måneskin :3
@blue.soy.sauce
ily❤️
ria🍂

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𝙋𝙖𝙥𝙚𝙧 𝘽𝙤𝙮 - 𝑻𝒉𝒐𝒎𝒊𝒂𝒏𝒐
أدب الهواةTi fermi e lo osservi indispettito, il tuo naso lentigginoso si increspa. Sembra un soggetto così sbagliato in quel momento, in quell'ambiente. La luce pallida della biblioteca si riflette sulla vasta quantità di anelli che decorano la sua mano sini...