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Dopo due lunghe settimane, tutto quello studio aveva portato i suoi frutti sui voti di Damiano.
Solo due materia mancavano al recupero effettivo e Thomas poteva ritenersi particolarmente soddisfatto ma questo non toglieva che gli esami finali del moro erano lontani di meno di un mese.

Avevano affrontato molto spesso quel discorso, Damiano doveva finire la scuola con ottimi risultati e Thomas lo avrebbe aiutato in ogni modo possibile.

Quel venerdì sera, il biondo era rimasto a casa di Damiano, dopo una lunga e faticosa giornata di studio intensivo.

Lo aveva messo sotto con circa cinque materie, e Damiano aveva studiato tutto in modo molto serio stranamente. In qualche modo da quando Thomas lo aiutava ci teneva un po' di più, stranamente.

Era circa l'una e mezza, Thomas stava finendo di correggere alcune tesi e vari compiti che il più grande avrebbe dovuto consegnare, la luce della cappa della cucina ad illuminare la stanza.

Un callo si stava formando sul dito di Thomas a furia si scrivere e correggere, mentre le palpebre si facevano pesanti. Una tazza di tè vuota se ne stava poco lontano dal suo braccio, mentre uno sbadiglio lasciava le sue labbra.

Finì dopo poco, mentre si alzava cercando di non fare rumore con la sedia. Spense la luce della cappa mentre si dirigeva in salotto. La luce della abat jour arancione della madre del ragazzo dava un'aria eterea alla sfanza. Il suo sguardo si posò immediatamente sulla figura dormiente di Damiano.

Se ne stava sdraiato di pancia, il libro di storia adagiato a terra accanto alla sua mano che poco tempo prima lo reggeva. I capelli scuri erano sparsi sulla schiena e sul cuscino disordinatamente, mentre la sua espressione erano tranquilla e pacata.

Thomas decise che avrebbe passato la notte sulla poltrona, che in quel momento era occupata da alcuni libri che a loro volta coprivano la felpa del ragazzo.

Aveva freddo, sentiva brividi ovunque, ma diede anche colpa alla stanchezza. Cercò di non fare rumore alzando i libri, ma puntualmente caddero a terra rovinosamente, creando molto rumore.

Sentì un mugulio provenire dal divano. Damiano si svegliò mettendosi seduto, gli occhi scuri rimasero chiusi. "Pagita 457, paragrafo 15, La Riconquista" disse mentre si trovava la figura di Thomas davanti. Tutto quello studio lo aveva accompagnato nel sonno probabilmente.

Il biondo rise appena mentre si infilava la felpa. E si sedeva sulla poltrona. "Damiá torna a dormire sono solo io" il moro lo guardò e inarcò un sopracciglio. "E dove dormi te?" chiese mentre si alzava.

"Qua sulla poltrona, ma se vuoi andare nella tua stanza dormo sul divano" disse semplicemente.

Damiano alzò gli occhi al cielo. "Dormiamo di lá, movete" e si incamminò verso un corridoio accanto alla cucina.

Thomas sospirò e si alzò mentre decise di andare a prendere dell'acqua per la notte in cucina.

Quando entrò nella camera dell'altro trovò dei vestiti sul letto e Damiano già cambiato in un paio di pantaloncini da calcio e una maglia degli AC/DC.
"T'ho preso dei vestiti pa' a' notte, vado a struccarme e torno" disse mentre lasciava la stanza.

Thomas posò la bottiglia d'acqua accanto al letto da una piazza e mezza e per poi iniziare a spogliarsi.

La felpa verde scuro di Oxford gli andava larghissima, le maniche gli coprivano le mani e il busto era totalmente coperto. I pantaloni della tuta gli andavano larghi e non cadevano sul bacino sottile, così dovette legarli.

Si sedette sul letto mentre appoggiava la schiena contro la parete e osservava i vari poster affissi sui muri della camera. Buttò l'occhio fuori al balcone, Roma era silenziosa, mentre la gente già dormiva da qualche ora.

𝙋𝙖𝙥𝙚𝙧 𝘽𝙤𝙮 - 𝑻𝒉𝒐𝒎𝒊𝒂𝒏𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora