Ricordo 10

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Era sera, eravamo appena tornate da una festa dove avevamo bevuto un po' troppo. Avevamo anche ballato insieme, ed io mi ero divertita tantissimo.
Non avevo ancora avuto il coraggio di dire a Harry quello che stava succedendo, anche per Nora alle volte era strana. Succedevano cose tra noi e poi nei giorni dopo era come se non fosse successo nulla.. non sapevo cosa stessimo facendo né cosa significasse per lei, come quello che successe quella notte.

Eravamo in bagno, ci stavamo preparando per andare a letto, eravamo stranamente silenziose. Ci stavamo lavando i denti, tutte e due davanti allo specchio, lei indossava dei pantaloncini succinti con solo il reggiseno.
La sua pancia scoperta mi attirava, sembrava così liscia, morbida, la toccai ma mi resi conto solo dopo, quando Nora si fermò a guardarmi, che lo avevo fatto davvero.

Restammo a guardarci poi d'un tratto lei getto lo spazzolino nel lavandino, sputando la saliva che aveva in bocca, e si avvicinò pericolosamente a me, mi toccò il volto, la sua mano sulla mia guancia mi diede un senso di pace e tranquillità, chiusi gli occhi per assaporai il momento.
Iniziò a muovere la sua mano lungo il mio corpo, sfiorandolo con i polpastrelli provocandomi i brividi, seguendo con gli occhi il suo movimento.
Arrivo fino al mio basso ventre per poi portare la mano dentro i miei pantaloni.
Io quel momento, presa alla sprovvista, aprii gli occhi e guardai i suoi, seri, con un tocco di lussuria e desiderio. Prima che potessi dire qualcosa o magari fermarla, anche se non era di certo mia intenzione, iniziò ad agitare il dito medio sul mio clitoride, provocandomi piacere, portai la testa all'indietro mentre il mio respiro iniziò a farsi irregolare.
Improvvisamente mi girò verso lo specchio facendomi appoggiare il bacino sul piano del lavandino. Mi tirò giù i pantaloni insieme alle mutande e con un gesto inaspettato, infilò due dita dentro di me ed iniziò a muoverle velocemente, senza darmi il tempo di riflettere.
Non avevo mai provato una sensazione del genere, la mia pancia stava per esplodere, un formicolio si espanse per tutto il mio corpo, cercai di non emettere alcun suono ma era davvero difficile. Era così trasgressivo, veloce, piacevole, desiderato, che venni in poco tempo.

Subito dopo, Nora uscì da me e si lavo le mani in silenzio per poi tornare in camera, mentre io ero ancora ansimante appoggiata contro il lavandino. Mi tirai su le mutande e i pantaloni, mi sentivo quasi come se fossi stata violata ma allo stesso tempo mi era piaciuto più del dovuto.
La seguii poco dopo nella stanza buia, spegnando la luce del bagno. Controllai mio fratello, era crollato giocando con il nintendo, glielo tolsi dal letto e lo appoggiai sul comodino stando attenta a non svegliarlo.
Alzai lo sguardo e trovai quello di Nora intento a guardarmi, mi fece spazio nel letto invitandomi a sdraiarmi con lei ed io mi avvicinai cautamente, mi misi sotto il lenzuolo bianco ed iniziammo ad accarezzarci il corpo. Adoravo la sensazione delle sue mani su di me, era un tocco leggero, quasi impercettibile, ma che mi faceva venire i brividi.

La baciai.
Istintivamente, fu più forte di me, quei suoi occhi che mi fissavano e quelle sue labbra umide, mi attirarono.
Avvicinai il mio corpo al suo, finendo lo spazio tra noi, le nostre lingue si intrecciarono in un bacio pieno di passione.
Quando ci staccammo, lasciammo le fronti una vicina all'altra, i nostri respiri però erano ancora intrecciati.

«Fate le coccole?», sentii quella vocina squillante provenire da dietro di me, scattai a sedere e lo guardai, era proprio in piedi nel lato del letto di fianco a noi e non l'avevamo notato. Aveva un tenero sorriso sulle labbra, «anche io voglio le coccole!», disse quasi frignando notando che non gli stavano rispondendo.

«Shh.. no, nano, non sono affari tuoi..», dissi alzandomi e spingendolo verso il suo letto, «ci stavamo solo dando la buonanotte..», continuai guardandola con la coda dell'occhio, la vidi sorridere.

«Aspetta! Anche io!», si liberò da me e corse verso Nora, si sporse verso di lei mostrandole le labbra per farsi baciare. Lei inizialmente non sapeva che fare poi lo prese di peso e lo trascinò sul letto riempiendolo di baci.

«Buonanotte mostriciattolo», aggiunse quando lui scese dal letto. Si arrampicò e si sdraiò nel suo, fece lo stesso gesto con me e gli diedi un innocente bacio.

«Notte».

Amore di un'estate (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora