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<<Cazzo, io...>> cercò di dire Finn, mentre si baciavano, Jack si strusciava involontariamente sul membro di Finn e lui si sentiva non poco eccitato, fin troppo.
<<Che succede?>> chiese Jack quasi con l'affanno staccandosi dal bacio.
<<No, nulla, è che...>> Finn si bloccò di nuovo. Jack si sistemò sopra di lui e senti leggermente premere tra il suo membro e il suo interno coscia.
<<Ti sei eccitato?>> chiese Jack all'orecchio di Finn, quasi come se lo volesse provocare.
<<Anche tu non sei niente male.>> disse Finn guardando i pantaloni di Jack, dove trovò un rigonfiamento. Il moro arrossì leggermente per l'imbarazzo. Finn gli sfilò la maglietta piano piano, così se Jack avesse voluto fermarlo poteva farlo, ma quest'ultimo annuì lasciando fare al corvino.
<<Vuoi provare una cosa?>> chiese Finn guardandolo. Jack annuì semplicemente.
<<Sdraiati, mi metto io a cavalcioni su di te, devo farti provare questa cosa, tu rilassati.>> disse Finn. Jack si mise sdraiato lasciando che Finn si mettesse sopra di lui. Il moro era assolutamente nuovo a tutte quelle situazioni e sensazioni. Il corvino cominciò a cospargere di baci il mento del moro, poi il collo, poi le clavicole, scendeva lungo il petto, disseminò baci leggeri vicino l'ombelico, quel contatto a Jack fece venire letteralmente i brividi. Finn slacciò i pantaloni di Jack facendoli scendere sotto i glutei una volta che Jack alzò un po' i fianchi. Finn poi abbassò anche i boxer, lasciando Jack scoperto completamente, non lo aveva mai visto nudo del tutto lì sotto, Jack le mutande le metteva da solo nonostante il suo problema.
<<Che vuoi fare?>> chiese Jack ormai curioso.
Il corvino toccava con uno sfioramento di dita i fianchi nudi del ragazzo e poi andando a scendere pompando l'erezione con le mani, Jack inarcò la schiena e la testa indietro.
<<Cazzo...>> gemette il moro quando Finn prese il membro in bocca facendo su e giù.
<<Finn s-sto per veni-re>> disse Jack ormai all'apice del piacere. Jack venne sulla mano di Finn che asciugò con un fazzoletto. Jack si tolse i pantaloni rimanendo con i boxer che aveva rialzato. Finn si sdraiò accanto a lui e ridacchiò leggermente.
<<Allora?>> chiese Finn.
<<Wow, cioè, è stato magnifico Finn...>> rispose Jack mettendosi di fronte a lui.
<<Non so come si faccia una cosa del genere, non sarei capace di restituire quel che hai fatto.>> continuò Jack.
<<Sarà per la prossima volta, piccolo.>> disse Finn baciandolo sul naso.

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Stavano dormendo sotto le coperte abbracciati, anche Finn era rimasto solo con i boxer, non perché avevano fatto altro, semplicemente li aveva levati.
Nick fece capolino sulla soglia della porta intravedendo le loro spalle nude.
<<Avevo detto che alla fine oggi avrebbero scopato.>> disse Nick sottovoce a sé stesso per poi uscire.
Jack aveva una gamba tra quelle di Finn, la testa appoggiata al suo petto nudo e le mani vicino al viso. Finn invece teneva abbracciato Jack come fosse un peluche stretto a sé. Niente poteva andare storto. Rimasero a dormire per le prossime ore, nessuno li aveva svegliati neppure per la cena.
Jack si mosse nel sonno accoccolandosi ancor di più a Finn, il quale si svegliò sentendosi solleticare dai riccioli di Jack.
<<Che ore sono?>> chiese Finn strofinando gli occhi.
<<Le 4 del mattino, domani è domenica Finnie, possiamo ancora dormire.>> disse il moro socchiudendo gli occhi.
<<Notte Jackie. Ti amo.>> disse Finn baciandogli la teta fra i capelli, ma si era già addormentato.
Finn si alzò lentamente senza svegliare Jack, entrò in cucina e prese un bicchiere d'acqua mettendosi seduto nel divano col cellulare. 16 messaggi da Noah inviati 2 minuti fa.

Noah:

Finn

Finn rispondi

Ho bisogno di te

Vieni a casa mia

Adesso

Ti prego

So che è tardi ma sarai sicuramente sveglio

Finn ti prego

Ti devo spiegare una cosa

È importante

Erano tutti messaggi del genere, lo implorava di andare a casa sua perché voleva spiegargli una cosa, alle 4 del mattino. Arrivò una chiamata da Noah a cui Finn rispose dopo due squilli.
<<Finn, puoi venire da me?>> chiese Noah dall'altra parte del telefono.
<<Noah sono le quattro, io->>
<<Ti prego, devo parlarti. Adesso.>> lo interruppe Noah.
<<Arrivo.>> tagliò corto Finn.
Si mise dei jeans e una felpa uscendo di casa.
Arrivò a casa di Noah, suonò il campanello e quando Noah lo fece entrare si sedettero sul divano.
<<Allora, che ti serve? Sei solo a casa?>> chiese Finn sorridendo, avevano deciso di essere migliori amici quando si erano lasciati, Finn ci aveva sofferto, è vero, ma non voleva perderlo. Noah annuì.
<<Mi dispiace...>>  disse Noah mordendosi il labbro.
<<Per cosa?>> chiese Finn non capendo a cosa si riferisse l'amico.
<<Ti ho visto sai? Quando un mesetto fa ti hanno picchiato, ero al parco. Ho messo io quelle voci in giro sul fatto che fossi gay, ti hanno preso di mira per colpa mia. Io ho messo quelle voci, Finn. Scusa, so cosa ti hanno fatto.>> rispose.
<<Hai davvero visto tutto?>>
<<Sì. Ho visto quando tornavi da scuola da solo, ti avevano chiesto di fare quel che sai con Hamilton, dicendo che ti sarebbe piaciuto, ti sei rifiutato ovviamente e ti hanno pestato a sangue. Vogliono solo umiliarti. Per colpa mia.>> disse Noah, sembrava realmente pentito.
<<Senti, lo so. Sarà anche colpa tua, è vero, ma abbiamo deciso di lasciarci alle spalle la nostra storia e rimanere amici. Non scusarti.>>
Ci fu un attimo di silenzio e poi Noah si fiondò sulle labbra di Finn, baciandolo. Finn lo respinse subito, era la persona più confusa al mondo.
<<Scusa, davvero. Se vuoi andare vai.>> disse Noah.
<<Fà nulla, faccio finta di niente Noah.>> rispose Finn appoggiando i gomiti alle ginocchia.
<<Ti va qualcosa di quel tipo?>> chiese Noah.
<<Lo fai ancora? Ti avevo pregato di smetterla.>> disse Finn.
<<Solo un po'>>
Finn annuì. Dopo un paio di minuti Noah tornò in salotto con un cucchiaio, una bustina, un accendino e una siringa.
<<Cos'è questa?>> chiese Finn prendendo in mano la bustina trasparente che presentava all'interno dei 'cristalli' trasparenti.
<<Mentanfetamina.>>

ᴘʀᴏᴍɪꜱᴇ↬𝕱𝖆𝖈𝖐 [MOMENTANEAMENTE SOSPESA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora