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<<Mi hanno chiamato, dovrai partire dopodomani. Okay?>> disse Mary una volta a tavola per la cena.
<<Ma io pensavo tra una settimana o massimo 4 giorni, non ho nulla pronto...>> disse Finn.
<<Vuol dire che dopo cena andrai a sistemarti le cose.>> disse il padre facendo spallucce.
<<Visto Jack? Avrai per un mese la camera tutta per te.>> disse Nick sorridendo al moro.
<<Già, il lettone tutto per me.>> rispose Jack facendo una linguaccia a Finn.
<<Pff, solo il letto? Significa che potrai mettere la musica che più ti piace a volume altissimo senza che Finn rompa le scatole parlando sopra, la televisione nei canali che preferisci, giocare alla play senza che Finn voglia giocare con te...è bellissimo!>> disse Nick. Finirono di mangiare cominciando a parlare di discorsi in generale.
<<Io vado a sistemare la valigia, vieni con me Jack?>> chiese Finn. Jack annuì alzandosi lentamente dalla sedia appoggiandosi alla spalla di Finn che lo prese tenendolo per i fianchi. Andarono in camera, Jack seduto sulla sedia della scrivania e Finn che cominciava a prendere vestiti buttandoli sul letto.
<<Non lo so...>> disse Finn di punto in bianco.
<<Cosa non sai?>>
<<Io non so se voglio davvero andarmene, so che è solo per un mese ma non voglio lasciarti, soprattutto dopo quello che ho fatto due settimane fa...>> sbuffò il corvino sedendosi sul bordo del letto più vicino alla sedia dove era seduto Jack.
<<Finnie, mi mancherai è vero, che sia un mese, un anno, un minuto, un'ora o un secondo, mi mancherai. Ti ho già detto non mi importa di quel che hai fatto con Noah, ti sei scusato, hai capito e va bene. A me basterà anche solo un messaggio al giorno, certo è poco ma...>> si fermò Jack ridacchiando. <<A me basta sapere che stai bene, davvero. Ti amo Finn.>> continuò Jack. Finn si avvicinò a lui stampandogli un bacio sulle labbra.
<<Mi consigli cosa posso mettere in valigia? Ti va?> chiese Finn.
<<Sì certo.>>
Cominciarono a sistemare le cose nella valigia di Finn fino a quando Jack cominciò ad avere sonno.
<<Mi dai una mano?>> chiese Jack alzandosi piano dalla sedia per spostarsi sul letto.

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<<Finn tra mezz'oretta io e tuo padre andiamo a fare la spesa. Anche se a dirla tutta mi scoccio.>>ridacchiò Mary.
<<Se vuoi posso andarci io.>> propose Finn.
<<Già, potrei andare anche io con Finn.>> disse Jack che era seduto nel divano col corvino a guardare la TV.
<<Non vi nego che mi fareste un grande favore, Jack sei sicuro di voler andare con Finn?>>
<<Certo, nessun problema. Poi mi piacerebbe fare una passeggiata.>>
<<Bene, prendete i giubbotti che mentre io vi faccio la lista delle cose da prendere.>>
<<Deduco sarà una lunga lista>> disse Finn allungando la "u" sulla parola "lunga".
Dopo un po' uscirono di casa prendendo la lunga lista che Mary aveva fatto. Il supermercato distava alcuni metri, ma nulla che non si potesse fare a piedi tranquillamente. Jack aveva la sua stampella e Finn, non c'era niente di cui preoccuparsi.
<<Voglio fare una cosa. Ti va di metterti dentro il carrello? Così almeno non ti stanchi.>> disse Finn sganciando un carrello dalla coda.
<<Ti sembro un bambino?>> rispose Jack.
<<Sì, il mio.>> sorrise Finn, Jack incrociò le braccia sorridendo.
<<Va bene.>> si decise Jack, cercò di alzare piano la gamba senza risultati eccellenti. Finn lo sollevò prendendolo il braccio e mettendolo dentro il carrello.
<<Bene, possiamo andare?>> chiese Finn.
<<Ma non ti viene pesante? Voglio dire, peso e sono forzut->> disse Jack venendo interrotto da Finn.
<<Oh sì, pesante e forzuto come la piuma di un uccellino appena nato.>> disse Finn ridacchiando e alzando gli occhi al cielo.
Dopo un po' uscirono di casa prendendo la lunga lista che Mary aveva fatto. Il supermercato distava alcuni metri, ma nulla che non si potesse fare a piedi tranquillamente. Jack aveva la sua stampella e Finn, non c'era niente di cui preoccuparsi.
<<Voglio fare una cosa. Ti va di metterti dentro il carrello? Così almeno non ti stanchi.>> disse Finn sganciando un carrello dalla coda.
<<Ti sembro un bambino?>> rispose Jack.
<<Sì, il mio.>> sorrise Finn, Jack incrociò le braccia sorridendo.
<<Va bene.>> si decise Jack, cercò di alzare piano la gamba senza risultati eccellenti. Finn lo sollevò prendendolo il braccio e mettendolo dentro il carrello.
<<Bene, possiamo andare?>> chiese Finn.
<<Ma non ti viene pesante? Voglio dire, peso e sono forzut->> disse Jack venendo interrotto da Finn.
<<Oh sì, pesante e forzuto come la piuma di un uccellino appena nato.>> disse Finn ridacchiando e alzando gli occhi al cielo.
<<Allora, qui c'è scritto marmellata. Dovrebbe essere in questo reparto.>> disse Jack una volta che furono già in procinto di finire la spesa.
<<Uh guarda gli oreo, è il pacco grande!>> urlò Finn prendendo il pacco dallo scaffale.
<<Porgimeli così li metto qui dentro.>> disse Jack che era rimasto ancora dentro il carrello, Finn gli lanciò il pacco di oreo in testa.
<<Ahia coglione!>> urlò Jack facendo sì che una bambina si girasse a guardarli scioccata. Jack uscì dal carrello con l'aiuto di Finn, camminò piano verso il reparto delle bibite, involontariamente andò contro ad un ragazzo biondino, occhi azzurri e poco più alto di Jack.
<<Oh scusa.>> mormorò il ragazzo prendendo la bottiglia d'acqua che gli era caduta. Jack lo guardò notando che aveva un tubicino legato alle narici, tipo quello che mettevano i malati di cancro, il filo andava lungo un carrellino che questo ragazzo si trasportava dietro.
<<Non f-fa nul-la>> disse il biondino prendendo la bottiglia.
<<Tutto bene? Non ti ho fatto male vero?>>
<<No tranquillo, tu sei un po' zoppo, ti ho fatto male? Comunque piacere, Michelangelo.>> disse il ragazzo porgendo la mano.
<<Piacere, sono Jack. No, non mi hai fatto male, ho una malattia alle gambe, è per questo.>>
<<Ti capisco, sono affetto da cancro ai polmoni, secondo stadio.>> disse Michele facendo un mezzo sorriso.
<<Mi dispiace tanto.>>
<<Figurati, non puoi farci nulla tu, neanche io a dirla tutta.>>
<<Meno drammatico?>> chiese Jack ironico.
<<Sono quel tipo di persona che usa il sarcasmo anche per difesa.>> disse Michelangelo.
<<E sentiamo, da cosa dovresti difenderti adesso?>> chiese Jack.
<<Da te?>> disse il biondo.
<<Da me?>>
<<Da te.>> affermò Michelangelo.

ᴘʀᴏᴍɪꜱᴇ↬𝕱𝖆𝖈𝖐 [MOMENTANEAMENTE SOSPESA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora