Pubblicazione a sorpresa, amatemi almeno un po'
<<Tesoro, ce l'hai fatta!>> esclamò Mary spingendo la sedia a rotelle per portare Jack al bar dell'ospedale. Arrivò Finn, posò una mano sulla spalla della madre.
<<Mamma, faccio io tranquilla.>> sorrise. Finn spinse la sedia a rotelle, entrando al bar.
<<Un caffè e...>> cominciò Finn, con uno sguardo interrogatorio come per voler chiedere a Jack cosa lui volesse.
<<Una ciambella.>> sorrise Jack. Un uomo dietro al bancone sorrise ai due, porgendo loro l'ordine. Finn e Jack si recarono al tavolo. Il corvino seduto in una sedia mentre per Jack spostò la sedia, portando la sedia a rotelle tra due angoli del tavolo, essendo così l'uno di fronte all'altro. Finn mise la mano con il palmo su appoggiata sul tavolo, Jack poggiò la sua su quella del fidanzato. Il corvino lo guardò negli occhi, sorridendo genuinamente, i suoi occhi diventarono lucidi e una lacrima di gioia scese sulla sua guancia.
<<Oh Finn...>> sorrise Jack. <<Perché piangi?>> chiese.
<<Sono così contento, col tempo riuscirai a camminare sempre meglio, riuscirai a fare molte cose che magari prima o non potevi fare oppure ti venivano difficili.>> rispose Finn. <<E...nemmeno puoi immaginare quanto io sia felice e anche fiero di te.>> continuò Finn, un'altra lacrima scese. Anche gli occhi di Jack diventarono lucidi. Arrivò Eric, e i due si lasciarono velocemente la mano.
<<Ragazzuoli miei, come va?>> chiese l'uomo.
<<Bene, grazie.>> sorrise Jack.
<<Tra un po' dovremmo tornare a casa, perciò Finn aiuta Jack a sistemarsi. Abbiamo pagato la sedia all'ospedale, possiamo tenerla fino a quando ci servirà.>> disse Eric.
<<Tra un paio di minuti andiamo, papà.>> rispose Finn con un sorriso.❛ ━━━━━━・❪ ❁ ❫ ・━━━━━━ ❜
Entrarono finalmente in casa, Jack venne portato in camera sua da Finn che lo aiutò a sdraiarsi sul letto. Una volta fatto, il corvino gli face compagnia e si sdraiò anche lui, guardandolo. O meglio, fissandolo.
<<Cosa?>> ridacchiò Jack sentendo gli occhi di Finn addosso.
<<Sei bellissimo. Posso darti un bacio? Mi mancano le tue labbra.>> disse Finn. Jack annuì avvicinandosi un po' di più a Finn. Quest'ultimo fece combaciare le loro labbra, mentre teneva una mano sulla guancia del moro. Le loro lingue si mescolavano, e le loro labbra scorrevano le une contro le altre in un bacio passionale. La mano di Finn scorse il petto di Jack da sopra la maglia, finendo alla zip dei pantaloni.
<<Posso?>> chiese Finn guardandolo. Jack annuì preso dall'eccitazione di quel momento. Il corvino aprì la cerniera dei jeans di Jack, rivelando un rigonfiamento che era abbastanza visibile anche con i pantaloni addosso. Infilò la mano nei boxer, stringendo leggermente tra le dita l'erezione di Jack, che ansimò al contatto. Finn prese impugnò tra le dita il membro di Jack, cominciando a fare movimenti verticali su e giù. Jack cominciò ad ansimare sempre più profondamente, e alcuni gemiti uscirono dalle sue labbra.
<<Finn-sto per ven->> disse Jack gemendo.
<<Vieni per me, piccolo...>> sussurrò Finn con voce roca, anche lui preso dal momento. Continuò per un minimo lasso di tempo finché Jack non si riversò sulla sua mano con un ultimo gemito più acuto.
<<Cazzo, Finn. Devo ammettere che sei molto eccitante così...>> disse Jack a bassa voce passandoci una mano in fronte.
<<Ti ho dato il bentornato a casa no?>> sorrise Finn prendendo un fazzoletto e pulendosi la mano.
<<Baciami stronzo.>> disse Jack, e così fu. Finn poggiò le sue labbra su quelle di Jack in un bacio casto.
<<Dobbiamo pranzare, Jack.>> disse Finn un'ora dopo.
<<Non è che mi daresti una mano, Finnie?>> chiese Jack appoggiandosi con il gomito sul materasso per cercare di alzarsi. Finn non esitò, aiutando Jack ad alzarsi e mettersi sulla sedia. Finn si abbassò un attimo all'altezza di Jack, dandogli un bacio.
<<Sono fiero di te, ti amo.>> sussurrò. Una volta a tavola, la famiglia Wolfhard parlava di lavoro, notizie dell'ultima ora sentite poco prima in televisione, e del più e del meno. Quando ci fu poi un attimo di silenzio. Jack ne approfittò dicendo "grazie." e guardando l'uno dopo l'altro i membri della famiglia.
<<E di cosa, tesoro?>> chiese Mary.
<<Per tutto. Principalmente per avermi adottato, per avermi dato una casa dove stare, per avermi fatto sentire come parte della famiglia. Non avrei mai potuto immaginare che una famiglia decidesse di adottarmi, per motivi abbastanza chiari, ma voi l'avete fatto, e non vi ringrazierò mai abbastanza. Se mia madre e mio padre potessero vedere come stanno andando le cose, sarebbero felici di vedermi stare qui in questa famiglia, non potevo averne una migliore. Ammetto che avevo un po' paura quando mi hanno detto che una famiglia mi avrebbe accolto, era un'esperienza nuova. Eppure, credo che sia stato davvero molto fortunato a capitare qui. Grazie anche per avermi permesso di fare l'operazione e di avermi pagato la terapia. Grazie, davvero.>> disse Jack cercando di trattenere le lacrime.
<<Oh tesoro, non è nulla. Sei un ragazzo d'oro, meriti il meglio. Ormai sei parte della famiglia, potrai sempre rivolgerti a noi per qualsiasi cosa. Sempre.>> disse Mary sorridendo.
<<Vieni qui figliolo, abbraccio di famiglia.>> disse Eric.
<<Odio quando lo fa, ma oggi non posso dargli torto.>> ridacchiò Nick facendo ridere tutti. La famiglia si alzò andando verso il posto dove era seduto Jack. Erano tutti lì ad abbracciarlo: Mary, Eric, Nick e Finn. Jack sentì le lacrime agli occhi, e non poté trattenersi nel lasciarne cadere una. Anche Finn, lasciò che una lacrima cadesse sulla sua guancia.
<<Ti vogliamo bene, Jack.>> disse Nick.
<<Però io ti amo.>> disse Finn con voce bassissima all'orecchio di Jack, che sorrise. Ognuno tornò al suo posto, continuando a mangiare e parlare animatamente.
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ᴘʀᴏᴍɪꜱᴇ↬𝕱𝖆𝖈𝖐 [MOMENTANEAMENTE SOSPESA]
Fanfiction16 parti [11|08|2019] Jack Dylan Grazer, un ragazzino di 16 anni rimasto orfano solamente all'età di 3. Quando aveva 6 anni ed era un po' cresciuto venne mandato dagli zii in un orfanotrofio dove potevano fornirgli aiuto e cure per la sua malattia...