Fat Bottomed Girls

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Arrivai sfinita a casa.
Mi misi subito sotto la doccia e pensai a cosa sarebbe potuto succedere quella sera.
Ero molto in ansia, poiché "devo uscire con il ragazzo che voglio, ma di certo non mi farò mettere i piedi in testa e non sarò una delle sua tante scopate se lui vuole questo", dissi fra me e me.
Erano le 19:45 e alle 20 Roger sarebbe passato a prendermi.
Decisi di mettermi una gonna di jeans a vita alta, una maglia attillata nera e le mie care e vecchie scarpe nere col tacco (dato che il tempo sembrava buono decisi di non mettermi nessuna giacca). Mi misi un po' di mascara e i capelli erano lisci.
Volevo fare colpo.
Suona il campanello.
Mi dirigo verso la porta e rimango abbastanza scossa.
Mi ritrovai Roger in camicia bianca, giacca di pelle e pantaloni neri, accompagnati da un paio nuovo di Adidas.
Alla mia vista Roger non fiatò.
R:"ehm... eh..."
Roger era diventato tutto rosso, il che mi fece diventare un peperone come lui.
R:"sei molto b-bella",disse guardando a terra.
Sole:"grazie mille, anche tu non sei niente m-male".
Mi girai per chiudere la porta di casa mia e feci un lungo respiro.
Dopo un po', per alleviare l'ansia, mi accesi una sigaretta e gliene offrii una.
Finita la "fumata", mi sedetti nella macchina di Roger. Appena mise in moto, gli chiesi dove stessimo andando, e lui mi disse che saremmo andati ad un pub abbastanza tranquillo nel cuore di Londra.
Durante il tragitto ci furono delle risate, poiché Roger non riusciva a stare zitto per più di 20 secondi.
Arrivammo al pub e ci sedemmo ad un tavolo abbastanza distante dalle altre persone. Ordinammo e cominciammo a parlare.
R:"Brian mi ha detto che suoni la batteria", disse lui accennando un sorriso.
S:"oh, sì è vero. Ma non è la mia unica passione, mi piace anche ascoltare musica... ho molti cd a casa"
R:"il nostro prossimo show sarà al William Pub, se ti va di venire..."
S:"si mi farebbe molto piacere venire a vedervi".
R:"se vuoi puoi venire anche prima, ci saremo noi ragazzi a fare le prove"
S:"ok rog non ci sono problemi, domani fammi sapere l'orario".
La faccia di Roger era abbastanza contenta.
Arrivarono i nostri ordini e mentre mangiavo, Roger faceva le solite battutine che on mi facevano godere il pranzo, dato che al posto di mangiare stavamo solamente ridendo.
Quando andammo a pagare, Roger pagò tutto, nonostante le mie richieste di pagare almeno la mia parte. Uscimmo dal locale e stava piovendo.
S:"non ci posso credere, proprio oggi che non mi ero portata la giacca".
Roger non rispose ma prese la sua giacca e la mise sulle nostre teste, cominciammo a correre e per arrivare alla macchina.
Entrammo ridendo completamente fradici.
Roger mi accompagnò sotto casa e dato che in qualche modo volevo ringraziarlo per aver pagato la cena, gli offrii di salire per prendere un caffè. Quando salimmo gli offrii una felpa di mio fratello, che mi ero portata da casa.
Senza pensarci troppo, si tolse la camicia davanti a me, il che mi recò molte emozioni.
S:"ehm...ehm...passami la c-camicia"
Quando me la porse corsi nella mia stanza poiché mi dovevo cambiare anche io. Nel mentre che percorreva il corridoio, gridai "VADO A CAMBIARMI, NEL FRATTEMPO METTI UN PO' DI MUSICA SUL GIRADISCHI, ARRIVO SUBITO".
Sentii delle risate da parte di Roger.
Mi chiusi in camera e ripensai a cosa avevo visto. Mentre prendevo le cose per cambiarmi, per sbaglio presi la camicia di Roger. Aveva un buon profumo. Nel mentre che ero in reggiseno, nel tentativo di cercare una maglia pensavo a quanto fosse stata bella quella cena. Presi la prima cosa che trovai e tornai dal biondo.
Appena scesi, sentii una delle mie canzoni preferite <<can't help falling in love di Elvis >> ...
S:"te ne intendi di musica, rog".
Roger annuì sorridendo.
Mi avvicinai a lui e gli presi la mano.
R:"Dove mi porti, bellezza? "disse lui, S:" 1. Non chiamarmi bellezza, 2. Vieni con me e vedrai. "
Roger mi sorrise.
Quanto era bello quel sorriso.

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